IndyCar, St. Louis: Kirkwood vince ancora, forte incidente per Newgarden e Foster
indycarNella notte di St. Louis Kyle Kirkwood si impone e vince ancora dopo Detroit. A podio O'Ward e un grande Rasmussen, mentre Newgarden è coinvolto in un pesante incidente con Foster. Entrambi i piloti stanno bene
Sotto i riflettori della IndyCar St. Louis è Kyle Kirkwood a brillare, vincendo per la prima volta in un ovale e conquistando il terzo successo stagionale, importantissimo in ottica campionato. Ancora a secco Chevrolet, che vede Honda salire a quota otto trionfi consecutivi. Il numero 27 di Andretti ha quindi la meglio in un'intensa corsa da 260 giri nel Word Wide Technology Raceway, precedendo la Arrow McLaren di Pato O'Ward ed un eccezionale Christian Rasmussen, che dal 25° posto in griglia rimonta e firma il primo podio in IndyCar. A condizionare fortemente il risultato sono i quattro ingressi della Pace Car, il primo al giro 4 per l'incidente di Devlin DeFrancesco, seguito al 47° passaggio dal ko di Will Power, partito dalla Pole ma costretto al ritiro per un contatto con le barriere provocato dalla foratura dell'anteriore destra.
Incidente pesante per Newgarden e Foster, piloti ok
Ma il vero scossone arriva al giro 130, quando il leader Josef Newgarden viene coinvolto in un pesante incidente all'altezza della curva 4, punto in cui Louis Foster, prossimo al doppiaggio, perde il controllo, sbatte e torna in traiettoria, incrociandosi con l'auto di un Newgarden che si ritrova schiacciato contro il muro dei box, cappottandosi e percorrendo diversi metri sottosopra. Nonostante il forte impatto, entrambi escono illesi e superano con successo i controlli al centro medico.
Prema e Ilott provano il tutto e per tutto, ma non basta
La gara riparte così dopo 18 giri percorsi alle spalle della Pace Car, per poi essere interrotta al 195° per una leggera toccata alle barriere di David Malukas, in lotta con Kyle Kirkwood. A quel punto l'unico a non essere rientrato ai box per la terza e penultima sosta è Scott Dixon, che approfitta della neutralizzazione per fermarsi, cogliere una grande occasione e passare dal 13° al 1° posto. La corsa riparte con 54 giri da fare e la grande incognita del carburante: molti provano a risparmiare o attendere un'altra caution per smarcare un ulteriore rabbocco, ma alla fine si fermano tutti e Kyle Kirkwood torna leader a quattro giri dalla fine, quando Callum Ilott e Prema si ritrovano al limite con il carburante dopo aver atteso una caution mai arrivata. Strada libera dunque per Kirkwood, che così si sblocca negli ovali e recupera qualche punto su un Alex Palou ottavo e mai incisivo, specialmente per via del forte sottosterzo percepito.
Rasmussen sorpresa della gara
Anche Pato O'Ward beneficia dei 40 punti del secondo posto per ricucire un po' nei confronti di Palou, ma come accennato la grande sorpresa del fine settimana di St. Louis è il danese Christian Rasmussen, che artiglia il primo podio in IndyCar con una prestazione altisonante. Il classe 2000 di Copenaghen parte 25°, recupera a suon di sorpassi all'esterno, ma viene spostato in fondo per un pit stop fatto con la pit lane chiusa dopo l'incidente di Newgarden e Foster. Rasmussen non si dà per vinto e dalle ultime posizioni si rilancia verso il podio, preso ufficialmente a poche tornate dalla fine battendo il 6 volte campione Scott Dixon. Una grande gioia tanto per Rasmussen quanto per il team Carpenter, estremamente bisognoso di questi risultati. Bene anche Santino Ferrucci, quinto, così come Conor Daly e Rinus VeeKay, che regalano al team Juncos e a Dale Coyne il sesto e settimo posto avendo la meglio su Alex Palou e Marcus Armstrong.
Prima Top10 Prema, Penske affonda
Se Ilott non riesce a far funzionare la strategia Prema, diverso è il discorso per Robert Shwartzman, bravissimo a piegare Alexander Rossi e David Malukas nel finale conquistando il 10° posto, il miglior risultato assoluto per l'israeliano e per la squadra veneta dal debutto. Chi, invece, non riesce proprio a voltare pagina è il Team Penske: Power fuori per foratura, Newgarden per incidente e, infine, McLaughlin costretto al ritiro per un danno alla sospensione posteriore destra, il tutto mentre il neozelandese stava viaggiando in Top5. Tanto amaro in bocca per il team di Roger, che dopo le ottime qualifiche confidava nei 260 giri di St. Louis per provare a raddrizzare una stagione difficilissima in pista e fuori.
Ora la IndyCar si sposta a Road America, teatro questa domenica del nono round stagionale. Dopo St. Louis Palou si ritrova a 335 punti, 73 in più di O'Ward e 75 di vantaggio su Kirkwood, fino a due gare staccati di più di 100 lunghezze. Nonostante il dominio di Palou il campionato potrebbe regalare ancora molte sorprese, specialmente se O'Ward e Kirkwood dovessere continuare così.