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IndyCar, domenica il GP di Toronto su Sky

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Matteo Pittaccio

Matteo Pittaccio

foto: Penske Entertainment - Joe Skibinski

La IndyCar sfreccia in Canada per la Honda Indy Toronto, grande classifico del motorsport USA. 90 giri nelle difficilissime e veloci stradine dell’Ontario, dove Palou proverà a conquistare l’ottavo successo per avvicinare il match-point. Gara in diretta domenica 20/7 alle ore 18:10 su Sky Sport Uno e Sky Sport F1, in streaming anche su NOW

La IndyCar si prepara all’unica trasferta al di fuori degli Stati Uniti, arrivando in Canada per la Honda Indy Toronto, tredicesimo round del 2025. La magnifica città dell’Ontario ospita la 37^ edizione di uno dei tre eventi più longevi nella storia della IndyCar, seguendo la Indy500 e il GP di Long Beach. Il punto di riferimento è chiaramente Alex Palou, fresco della vittoria nella seconda gara dell’Iowa e in vantaggio di ben 129 punti su Pato O’Ward. Con cinque gare rimanenti lo spagnolo di Chip Ganassi Racing non può ancora giocarsi il primo match-point, che potrebbe arrivare dopo il GP di Monterey a Laguna Seca, in programma il 27 luglio. Le sette vittorie, i nove podi e le quattro Pole Position raccontano un 2025 da incorniciare per Palou, ma è anche vero che la matematica metta ancora a disposizione 270 punti distribuiti in cinque appuntamenti. Nei numeri confida proprio O’Ward, protagonista di meno acuti (la prima vittoria è arrivata sabato scorso in Iowa), ma decisamente più costante delle stagioni precedenti. Tuttavia, il messicano non ha grandi ricordi a Toronto: l’anno scorso, perdendo il controllo in curva uno, il pilota Arrow McLaren ha innescato una pesante reazione a catena culminata con il decollo di Santino Ferrucci, uscito incredibilmente illeso da un’incidente che ha coinvolto almeno cinque auto.

 

Tornando alla classifica, al terzo posto si affaccia Scott Dixon, staccato di 173 punti da Palou. Il 44enne neozelandese vanta ben quattro vittorie a Toronto ed è secondo solo a Michael Andretti, primo in sette occasioni. A proposito di Andretti, la squadra gestita da Rob Edwards deve dimenticare in fretta il deludente weekend dell’Iowa, dopo il quale Kirkwood è sceso al quarto posto in classifica perdendo ufficialmente di vista Alex Palou, Colton Herta non ha mai brillato e Marcus Ericsson ha allungato la serie di risultati negativi. Andretti deve quindi ripartire da questo fine settimana per risalire la china, considerando che proprio a Toronto, un anno fa, il team abbia fatto doppietta con Herta e Kirkwood, seguiti da Dixon sotto la bandiera a scacchi.

 

Il Team Penske, invece, va ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Anche in Iowa niente gloria, con Newgarden beffato da O’Ward in Gara 1 e l’intera squadra rimasta a bocca asciutta nella seconda corsa. La storia ci dice che a Toronto Penske possa dire la sua avendo vinto cinque volte, due con Newgarden (2015-2017) e tre con Power (2007-2010-2016), numeri a cui la squadra del Capitano si attacca per provare a rendere meno frustrante questo anno terribile.

Il circuito di Toronto

La Honda Indy Toronto si è sempre corsa dal 1986 ad oggi ad eccezione di 2008, 2020 e 2021. Nel 2008 la gara è stata cancellata per via dell’unificazione tra Indy Racing League e Champ Car, pertanto la prima edizione organizzata dalla INDYCAR Series risale al 2009, quando Dario Franchitti ha vinto davanti a Ryan Briscoe e Will Power. Nel 2020 e 2021, invece, il Covid non ha permesso lo svolgimento dell’evento. La gara di Toronto è nel podio delle più longeve della storia tra quelle presenti nel calendario attuale.

 

Prima dell’inaugurazione del nuovo circuito di Detroit Toronto era la pista più corta del calendario. Si tratta di un circuito da 1.7 miglia (2,8 km) composto da 11 curve, 7 a destra e 4 a sinistra, da ripetere per 90 giri, 5 in più del solito. Una buona parte della pista si percorre con l’acceleratore al massimo: si rimane con la farfalla aperta nel rettilineo d’arrivo, nell’allungo tra curva 2 e curva 3 (Lake Shore Boulevard) e nel tratto che collega le curve 6 e 8, contraddistinto da una curva a destra che, tuttavia, non richiede una decelerazione. Il segmento più lento inizia con la staccata di curva 3, il punto migliore per i sorpassi ma anche quello più esposto a contatti e incidenti, concludendosi con la curva 6, piega ad ampio raggio che lancia i piloti verso la seconda metà della pista. Affascinanti ed al contempo difficili le tre curve finali, tra un asfalto poco regolare e le alte velocità di percorrenza.

La programmazione su Sky

Il Gran Premio di Toronto della IndyCar sarà trasmesso in diretta domenica 20/7 alle ore 18:10 su Sky Sport Uno e Sky Sport F1, in streaming anche su NOW.