IndyCar, GP Portland: Palou sogna il quarto titolo, domenica la gara su Sky Sport F1
MotoriUltimo mese di gare per la IndyCar, che sfreccia a Portland per il 15° appuntamento stagionale. Palou potrà già ambire al quarto titolo in carriera, ma O’Ward farà di tutto per posticipare la festa dello spagnolo. Attenzione a PREMA, in netta crescita e in lotta per il titolo di esordiente dell’anno. Il GP di Portland della IndyCar in diretta su Sky Sport F1 domenica 10/8 alle ore 21:10, in streaming anche su NOW
La IndyCar resta nella costa ovest, spostandosi in Oregon per il Gran Premio di Portland, 15° e terzultimo round della stagione 2025. Questo fine settimana potrebbe assumere una dimensione storica per la categoria poiché Alex Palou, leader con 121 punti di vantaggio su Pato O’Ward, ha a disposizione il primo match-point per il quarto titolo della carriera. Il 28enne catalano ha già detto di voler spingere per chiudere quanto prima i giochi ed eguagliare Sébastian Bourdais, Dario Franchitti e Mario Andretti al solo sesto anno di attività in IndyCar, puntando alla nona vittoria in una stagione da record.
Palou a un passo dal titolo: match-point a portata
Per riuscire nell’obiettivo Palou non può perdere più di 13 punti da O’Ward, obbligato a ottenere l’intero bottino in palio (54 punti) tra Pole Position, vittoria e giri in testa per posticipare la festa del numero 10 di casa Ganassi almeno fino a Milwaukee. Massima attenzione, quindi, al rendimento di Palou e O’Ward, con il primo forte di dolci ricordi a Portland, pista in cui ha vinto sia nel 2021, ipotecando il primo titolo, sia nel 2023, trionfo grazie al quale ha ottenuto la seconda corona IndyCar.
La lotta per il terzo posto
Confronto aperto anche per il terzo posto, conteso tra Scott Dixon (392 punti), Kyle Kirkwood (377) e un Christian Lundgaard (233) tornato sul podio a Laguna Seca dopo tre gare altalenanti. Più attardati, invece, Felix Rosenqvist, Colton Herta, Marcus Armstrong e Will Power, tutti racchiusi in appena 89 punti, mentre David Malukas ha il compito di difendere quantomeno il decimo posto da Rinus VeeKay e soprattutto Scott McLaughlin, che si appella alle belle memorie risalenti alla vittoria del 2022 per provare a sorridere in campionato da dimenticare. Il Team Penske non può che far fede ai numeri, avendo vinto in sei occasioni con lo stesso McLaughlin, Emerson Fittipaldi, Al Unser Jr. e Will Power, entrato due volte in Victory Lane (2019 e 2024). Tra i vincitori non figura un Josef Newgarden ancora fermo al 16° posto della classifica, con soli due podi all’attivo e tanti colpi andati a vuoto.
Prema in crescita, obiettivo rookie of the year
Nei 110 giri di Portland i riflettori sono puntati anche sulla battaglia per il titolo di Rookie of the Year, premio assegnato al miglior esordiente dell’anno. Attualmente è Louis Foster a comandare con 172 punti, ma PREMA può andare all’attacco con Robert Shwartzman, staccato di solamente quattro lunghezze. Al di là della lotta tra i debuttanti, la squadra veneta è sicuramente galvanizzata avendo recentemente festeggiato i migliori risultati dall’esordio in IndyCar tra Toronto e Laguna Seca, tappe in cui Callum Ilott ha intascato prima un ottavo e poi un rimarchevole sesto posto.
La pista di Portland
Inaugurato nel 1960 sulla base dell’ex città di Vanport (distrutta da un’alluvione nel Memorial Day, 30 maggio 1948), il Portland International Raceway ospita l’Indycar dal 1984. La pista è pressoché rimasta la stessa dal momento in cui è stata aperta e ad oggi, dopo qualche marginale modifica, è composta da 12 curve ed è lunga 1.9 miglia (3,1 km). I piloti dovranno percorrerla per un totale di 110 giri, pari a 216 miglia (347,6 km). Previste tre soste con una media di 30 giri per ogni stint.
Parlando del layout si può notare l’assenza di particolari dislivelli: il circuito di Portland, infatti, è quasi del tutto piatto e ciò si traduce in numerose difficoltà nel trovare le traiettorie giuste, soprattutto nella veloce sequenza delle curve 4 e 6. Decisamente spettacolare la variante di curva 10 e 11, veloce e strettissima chicane raggiunta a circa 300 km/h. Il punto più interessante per i sorpassi è posizionato nella prima staccata, una destra-sinistra che permette ai piloti di osare. Attenzione però alla partenza: in molte edizioni si sono verificati dei contatti multipli, nati dal notevole restringimento della carreggiata nel cambio di direzione.
I numeri prima del Gran Premio
Guardando alle statistiche, il record di successi appartiene ad Al Unser Jr. e Michael Andretti, entrambi a quota tre. Tra i piloti in attività abbiamo già citato le affermazioni di Alex Palou (2021 e 2023), Will Power (2019 e 2024) e Scott McLaughlin (2022), mentre tra le squadre primeggia lo storico team Newman/Haas Racing (non più in attività) con otto trionfi. Considerando solo i team attivi Penske svetta grazie a sei vittorie, due in più di Ganassi, che nel 1998 vinse con Alex Zanardi. Due, invece, i sigilli firmati dal Team Rahal, il primo nel 2001 con il nostro Max Papis ed il secondo nel 2018 con Takuma Sato.
Come e dove guardare il GP di Portland della IndyCar
Il Gran Premio di Portland andrà in diretta su Sky Sport F1 domenica 10/8 alle ore 21:10, in streaming anche su NOW.