Indycar: Newgarden vince nella sua Nashville e chiude in bellezza
Motori fonte: Penske Entertainment - James BlackNei 225 giri pazzi di Nashville succede di tutto e alla fine è Josef Newgarden ad imporsi, tornando a vincere dopo un anno di attesa. Secondo Palou, poi McLaughlin che batte Simpson per pochi decimi. Delusione O’Ward e Malukas, mentre PREMA manca il titolo di Rookie of the Year con Schwartzman per una penalità nel finale. La IndyCar ritorna il prossimo anno. Questo weekend entra nel vivo del GP di Monza (5-7 settembre) LIVE su Sky e in streaming su NOW
La IndyCar ha salutato il 2025 con una gara spettacolare a Nashville. Nel Music City Grand Prix ha trionfato Josef Newgarden, tornato al successo dopo oltre dodici mesi, peraltro nella gara di casa. Una vittoria dal sapore di rinascita per il pilota Penske, che nel finale ha avuto la meglio su Alex Palou per meno di mezzo secondo, mentre Scott McLaughlin ha completato il podio battendo in volata Kyffin Simpson.
Newgarden batte Palou, volata tra McLaughlin e Simpson
Nell’ultima tornata di soste, Palou ha tentato l’undercut fermandosi con otto giri d’anticipo su McLaughlin e Newgarden, riuscendo a saltare entrambi. La gioia è durata poco: i due Penske hanno rapidamente ripreso il comando, con McLaughlin che è arrivato in testa fino a venti giri dalla fine, quando ha messo le ruote sui marbles in curva uno, finendo largo e toccando le barriere senza gravi conseguenze. La caution ha permesso a McLaughlin di cedere soltanto la leadership a Newgarden. Alla ripartenza, Palou si è lanciato all’inseguimento del pilota di Nashville, che però ha difeso con lucidità fino alla bandiera a scacchi, ritrovando la vittoria proprio nella gara di casa. Per lui si tratta del primo successo dopo St. Louis 2024.
Ramussen subito out, che duello iniziale tra O'Ward e Palou
Come spesso accade negli ovali, molti sono stati gli imprevisti accaduti nell'arco dei 225 giri. Christian Rasmussen è finito a muro in curva uno per un’improvvisa perdita di aderenza al posteriore. Alla ripartenza, grande show tra Palou e il poleman O’Ward: il messicano è riuscito a respingere con decisione gli assalti del quattro volte campione, colpito poco prima del pit stop da una foratura della gomma anteriore destra. Incredibilmente, lo stesso problema ha messo ko O’Ward: al comando della gara, il messicano ha visto crollare la pressione dell’anteriore destra e la sua Arrow McLaren #5 è finita contro le protezioni. Il testimone è passato così a Will Power, ma il pilota Penske ha compromesso tutto sbagliando la piazzola al pit stop, spegnendo la monoposto e perdendo due giri mai recuperati.
Malukas perde la pazienza con Foster
Il copione è cambiato ancora quando David Malukas ha provato un sorpasso rischioso su Louis Foster, doppiato che aveva resistito a lungo. Nell’affiancamento, il pilota Foyt si è toccato con la Dallara-Honda di Foster, andando violentemente contro le barriere. Per l'eccessiva resistenza nella fase di doppiaggio Foster è stato penalizzato con un drive-through, mentre Malukas si è recato prima al centro medico e poi all'ospedale, dove ha passato con successo tutti i controlli.
PREMA: Shwartzman prende il rookie of the year per due punti
Quanto a Foster, la penalità non gli ha impedito di conquistare il titolo di Rookie of the Year. Battuto, quindi, Robert Shwartzman, autore con PREMA di una gran gara e risalito fino all'ottavo posto prima di essere penalizzato per un'ostruzione su Santino Ferrucci. Il passaggio obbligato ai box ha portato Shwartzman al 14° posto e a lasciare il titolo di esordiente dell'anno a Foster per soli due punti. Il nono posto di Callum Ilott ha consolato un po' la squadra veneta, alla sesta top10 stagionale. Tra chi avrebbe sperato di raccogliere di più citiamo Alexander Rossi, Colton Herta e Scott Dixon, non sono andati oltre il 10° e 11° posto e penalizzati dalla scelta di fermarsi nell’ultima caution che non ha pagato. Marcus Armstrong, in lotta per il podio fino all’ultima sosta complicata, è crollato al 19°, ma peggio ancora è andata a Christian Lundgaard, costretto al ritiro per un guasto tecnico in una giornata davvero storta per Arrow McLaren. La IndyCar spegne così i motori, ma il mercato ha ancora tanti tasselli da incastrare. Il prossimo campionato partirà il 1° marzo a St. Petersburg, sempre in diretta su Sky Sport.