![fotogalleryHeroDesktop](https://static.sky.it/images_static/sport/hero/fotogalleryHeroDesktop.png.transform/hero-mobile/2e7359ee138bc6c01dcb3f55c5503e9bb19720ef/img.jpg)
Fratelli in galera, triple doppie, capelli corti e Donald Trump: le due settimane folli di Lonzo Ball
Tra la situazione legata al fratello arrestato in Cina e le provocazioni reciproche tra il papà LaVar e il Presidente Donald Trump, il rookie dei Lakers ha avuto una quantità assurda di distrazioni a cui pensare – il tutto dovendo fare i conti con un tiro che non vuole saperne di entrare. Ecco una cronistoria di quanto successo
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/01_cover.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/1e281473d349b5920c1f465f1183b21a3e68e20d/img.jpeg)
Prima del Draft un po’ tutti si aspettavano che l’impatto dentro e fuori dal campo di Lonzo Ball sarebbe stato gigantesco, ma il livello di follia che lo ha circondato nelle ultime due settimane ha raggiunto livelli raramente visti prima. Dall’arresto del fratello in Cina fino alla faida tra su padre LaVar e Donald Trump passando per i suoi alti e bassi sul parquet, ecco quello che è successo nell’incredibile vita del rookie dei Los Angeles Lakers – solamente nelle ultime due settimane.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/02.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/ae34ececb04441982fc862d487ea845827c04239/img.jpeg)
7 NOVEMBRE | Tutto comincia (o, per meglio dire, diventa più assurdo del normale) quando LiAngelo, il figlio “di mezzo” dei tre di LaVar Ball, viene arrestato in Cina per aver taccheggiato in tre diversi negozi di alto livello, rubando degli occhiali da Louis Vuitton. Insieme a lui vengono arrestati altri due compagni di squadra di UCLA, Cody Riley e Jalen Hill: i tre vengono trattenuti per una notte prima di essere rilasciati a condizione del ritiro del passaporto, impedendo loro quindi di viaggiare con la squadra e tornare negli Stati Uniti mentre veniva risolta la questione legale. Tutto questo è successo mentre papà LaVar insieme al figlio minore LaMelo sta lanciando dei temporary shop in Asia della linea d’abbigliamento di famiglia, la Big Baller Brand: la notizia diventa ovviamente di portata internazionale.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/03.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/8942184e18fa06552cfeb482dabeb85b9d5bf95b/img.jpeg)
8 NOVEMBRE | Lonzo inizialmente dichiara di non aver parlato con la sua famiglia, anche perché nel frattempo è impegnato a Boston dove la miglior difesa della NBA gli rende la vita difficile: le cifre grezze non sono nemmeno così male (9 punti, 5 rimbalzi, 6 assist, 4 stoppate), ma il 4/15 con cui chiude al tiro fanno precipitare le sue terribili percentuali sotto il 30% dal campo e sotto il 25% da tre punti. Un crollo che lo porta a dichiarare dopo la gara: “Devo essere onesto, è diventato un tarlo che ora ho nella mia testa” –
Percentuali al tiro disastrose per Lonzo Ball: "È un tarlo nella mia testa"![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/04.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/cc91b866ccc627901e31d9c1b0129416122ba14c/img.jpeg)
9 NOVEMBRE | Un giorno dopo a Washington si continua a parlare della situazione legata a suo fratello, e Lonzo continua a faticare sul parquet: contro gli Wizards tocca quota 10 punti, ma il tiro continua a non entrare (3/12) e i Lakers perdono la seconda partita in fila
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/05.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/4e5ae10fc2d2b483645f183889e65421d2a2c331/img.jpeg)
11 NOVEMBRE | Il riscatto personale arriva due giorni dopo, forse non a caso quando gli viene lasciato un giorno di (relativa) tranquillità: contro i Milwaukee Bucks di Jason Kidd, il giocatore a cui più spesso è stato paragonato (anche se l’interessato l’ha definita “una forzatura”) diventa il più giovane giocatore nella storia della NBA a far registrare una tripla doppia, superando di soli 5 giorni LeBron James a quota 20 anni e 15 giorni. Per lui 19 punti, 13 assist e 11 rimbalzi a cui aggiunge anche 3 recuperi e 3 stoppate, diventando il quarto rookie della storia dei Lakers a realizzare una tripla doppia insieme a Elgin Baylor, Jerry West e Magic Johnson. Ma la sua squadra perde e per questo lui accoglie i record scrollando le spalle: “Non mi importa. Abbiamo perso, non conta nient’altro” –
Lonzo Ball: "La tripla doppia? Non significa nulla, volevo solo vincere"![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/06.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/7f716afca3c73a43f614d4717b980c134065b2f4/img.jpeg)
12 NOVEBRE | L’eco della tripla doppia storica distoglie per un attimo i riflettori dai suoi problemi al tiro: LeBron James lo elogia pubblicamente facendogli le congratulazioni e dicendo che “diventerà una point guard molto, molto forte, probabilmente una delle migliori se continua a lavorare come sembra che stia facendo ora. I Lakers ne hanno preso uno buono”. Lonzo sentitamente ringrazia il suo idolo d’infanzia, definendo “un onore” le sue parole.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/07.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/b1e5a377889996f67f777c34491ab7e1ae9b1684/img.jpeg)
Anche Joel Embiid, imbeccato a pochi giorni dal primo incontro con i Lakers, dichiara di adorare il modo in cui gioca e di non avere nulla contro il numero 2 nonostante le polemiche del passato: “Amo Lonzo, con la sua famiglia è tutto un divertimento. Adoro quello che sta facendo specialmente riguardo alle sue scarpe. Si sta creando il suo spazio. La gente pensa che io lo odi, ma in realtà lo adoro”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/08.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/1ff191db9a22969367acaacde6c9598e3e48aeee/img.jpeg)
Nel frattempo, Magic Johnson conferma che la dirigenza non ha alcuna intenzione di intervenire sulla strana meccanica di tiro del chiacchieratissimo rookie: “Tira così da tutta la vita, perciò vogliamo che continui a giocare come sa. Non interferiremo con la sua meccanica”. Ciò nonostante, lascia intravedere che qualche dubbio alla fine c’è: “Se dopo la stagione i risultati al tiro non saranno buoni, ne parleremo con lui e insieme discuteremo se c’è un altro modo per approcciare la cosa o migliorare il modo in cui tira. Possiamo fare dei piccoli aggiustamenti, ma non vogliamo fare un casino: ha dimostrato di saper segnare quel tiro e vogliamo incoraggiarlo a tirare ancora”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/09.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/a8b05e5f457e2c1c8f38270695b2a20e6cd7e883/img.jpeg)
Sul fronte orientale, intanto, Lonzo dichiara che la situazione di suo fratello verrà risolta “nel giro di una o due settimane”, mentre giunge la notizia dal Washington Post che persino il Presidente Donald Trump, in visita in Cina, ha parlato con il leader cinese Xi Jinping per accelerare il ritorno a casa dei tre ragazzi. “Speriamo che Trump dia una mano e tutto si risolva in fretta” commenta Lonzo, ansioso di lasciarsi alle spalle l’ennesima distrazione. Ancora non sa che è solo l’inizio.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/10.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/5fbf5e70edf525aa2a52dee35476e242e83fa6b9/img.jpeg)
13 NOVEMBRE | Lonzo torna a Phoenix, sul campo dove alla seconda partita in NBA ha realizzato il suo massimo in carriera da 29 punti, ma i risultati sono ben diversi: i suoi Lakers vincono ma lui chiude con 7 punti e 3/10 al tiro, rimanendo a guardare dalla panchina per tutto l’ultimo quarto. “Nessuna lamentela: abbiamo vinto e questa è la cosa importante. J.C. [Jordan Clarkson] era caldo, anch’io lo avrei lasciato in campo” dichiara dopo la gara, anche se la sua esclusione un po’ fa rumore.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/11.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/5edf1ab0fa5360a121481b7b4a91442c0af58c22/img.jpeg)
14 NOVEMBRE | Al suo rientro a L.A. Lonzo trova anche il fratello, che nella giornata di martedì torna in California insieme ai suoi due compagni di squadra (venendo sospeso da UCLA). Nella conferenza stampa di scuse pubbliche, i tre ringraziano tutti quelli che li hanno aiutati a rientrare senza conseguenze dalla Cina – tra cui anche il Presidente Trump…
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/13.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/dad6b63d16a3ee78ba03da5aabfbaaf09a362630/img.jpeg)
15 NOVEMBRE | Intanto i problemi in campo di Lonzo non si fermano, anzi: nella sconfitta interna contro i Philadelphia 76ers gioca forse la sua peggior partita in NBA chiudendo con 2 punti e 1/9 al tiro (0/6 da tre), passando l’ultimo quarto di nuovo seduto in panchina. Ben Simmons e Joel Embiid, invece, dominano a piacimento, con il secondo che segna 46 punti e successivamente prende in giro lui e la sua famiglia su Instagram –
La serata perfetta di Embiid: i record in campo e la stoccata a LaVar Ball![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/14.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/8d56e3929efb569999d71a7219c00b477718d9a4/img.jpeg)
17 NOVEMBRE | La situazione è talmente grigia che Luke Walton deve confermare davanti ai media che Ball rimarrà il playmaker titolare della squadra e che l’idea di farlo uscire dalla panchina non è mai stata neanche contemplata. Nel frattempo si diffonde la notizia che dopo la sconfitta coi Sixers Ball si è fermato a tarda sera per lavorare sul suo tiro, in preda alla frustrazione e per scaricare la tensione legata a suo fratello. “Per forza la situazione ha pesato su di lui: la sua famiglia è molto unita” dice Walton. “Se mio fratello minore venisse arrestato in Cina, per me sarebbe pesante. Ma dovete chiederlo a lui”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/15.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/04a3810f2dbf4c3de1ce20f913a505a14328cce7/img.jpeg)
In suo soccorso arriva anche il compagno Kyle Kuzma, con il quale ha creato il miglior rapporto in spogliatoio: “Riuscite a immaginarvi a essere nei suoi panni? Tutti pensano che sia facile, ma nessuno potrebbe davvero riuscirci. Si trova in una situazione difficile, ma ha la testa giusta, non si fa prendere dallo sconforto e lavora ogni giorno. So per certo che vuole migliorare e diventare quel giocatore in grado di fare la differenza. I media e chiunque altro in questo paese vogliono che sia un Hall of Famer, o anche un All-Star in questo preciso istante, ma è ancora un rookie. Giocare a questo livello è difficile per tutti: ci sono veterani con 10 anni di esperienza che giocano peggio di quanto faccia lui ma nessuno ne parla. Ma andrà tutto bene: ha 20 anni, non dobbiamo preoccuparci per lui” –
Kyle Kuzma, il compagno di giochi di Lonzo Ball che fa sognare i Lakers![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/16.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/ccca3bd786de32236f5ce7c85f5b15bbc6d98d89/img.jpeg)
Ball prova a lasciarsi tutto alle spalle come farebbe una persona reduce da una delusione amorosa: tagliandosi i capelli e allenandosi da solo. Il video di lui che segna da tre con il nuovo taglio di capelli, cioè una non-notizia per definizione, nel mondo di Lonzo Ball diventa una notizia. “Gli sta bene” è l’unico commento che coach Walton riesce a dare, ritrovandosi a dover parlare perfino dei capelli di un suo giocatore.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/17.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/f8dc885b93121b5e4b9e6c363b56c142a523f576/img.jpeg)
Peccato che la partita successiva contro Phoenix venga accompagnata da un’altra polemica. Lonzo chiude con 6 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, ma a fare notizia è il fatto che, non appena si accende una rissa tra Caldwell-Pope e Ulis che coinvolge qualche altro giocatore, osserva la scena e si allontana il prima possibile, lasciando da soli i compagni. Le immagini sono peggio di quanto realmente succede, visto che Ball si giustifica – per certi versi a ragione – dicendo che “nella NBA nessuno si picchia per davvero, perciò non ho voluto prendermi un tecnico per una scaramuccia”. Con tutto quello che gli è successo nelle ultime settimane, gliene si può fare davvero una colpa se ha evitato di farsi coinvolgere nell’ennesima controversia?
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/18.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/4ba9df9b9751dc27fa9059b4d2ccd71264ccaa3d/img.jpeg)
Evidentemente sì, perché il giorno successivo non si parla d’altro che del suo comportamento “da traditore”. Walton ammette che un compagno gli ha parlato di quanto successo facendogli capire che saranno dalla sua parte solo se Ball dimostrerà di essere con loro, per quanto a parole tutti lo supportino. Brook Lopez, ad esempio, dice che ha fatto la cosa giusta nel rimanere lontano dai guai: “Io sono grosso abbastanza per buttarmi lì in mezzo e cercare di riportare la calma. Se qualcuno tira un pugno, magari può anche colpirmi ma io riesco a incassarlo. A differenza di mio gemello Robin, probabilmente”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/19.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/2b17dfdb4f4e3f0257bd4187e7adc033b0ca023f/img.jpeg)
18 NOVEMBRE | In tutto questo c’era solamente una persona che ancora non si era fatto sentire poi troppo: papà LaVar. E non appena le acque si erano calmate un minimo, eccolo calare il carico da 90: quando ESPN gli chiede un commento sul tentativo di Trump di prendersi il merito del rilascio del figlio, il capo-famiglia Ball risponde solo “Chi? Per quale motivo era andato lì? Non raccontatemi storie. Tutti vogliono far passare la storia come se mi avesse aiutato”. Precedentemente LaVar aveva anche cercato di minimizzare quanto fatto da suo figlio: “Io vengo da L.A., ho visto cose peggiori di un ragazzo che ruba degli occhiali da sole”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/20.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/8d9b4cdd66a6177af6223b6e2dd9ab3f2b5b046f/img.jpeg)
19 NOVEMBRE | Una faida tra LaVar Ball e Donald Trump era esattamente quello che ci mancava nel 2017, no? Ecco quindi il Presidente degli Stati Uniti prendere in mano il suo cellulare e twittare durante il weekend contro l’ingombrante padre di Lonzo: “Ora che i tre giocatori di pallacanestro sono lontani dalla Cina scampando anni di prigione, LaVar Ball, il padre di LiAngelo, non accetta quello che ho fatto per suo figlio e che il taccheggio non è una cosa così grossa. Avrei dovuto lasciarli in galera!”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/21.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/51f937d1d7c29aab584b0b44964a93ce71a659b7/img.jpeg)
Ancora una volta, deve essere Walton a cercare di proteggere il suo rookie prima della gara con Denver: “Ha più cose da dover gestire rispetto a chiunque io riesca a immaginare, specialmente alla sua età. Il nostro lavoro è fargli sapere che lo supportiamo e crediamo in lui. Non so a che punto diventerà troppo da sopportare e come reagirà; ci ho tenuto però a ribadirgli che noi ci saremo sempre per lui, sia che abbia bisogno di noi oppure no”.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/22.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/d3370636979b2acf7ad9700f9ab7d66d041088ac/img.jpeg)
La risposta di Lonzo, sul campo, è finalmente positiva: contro i Denver Nuggets arriva la seconda tripla doppia in carriera con 11 punti, 16 rimbalzi e 11 assist. Il secondo dato, in particolare, è la miglior prova sotto i tabelloni per un rookie dai tempi di Steve Francis nel 2000 e con questa prestazione diventa il secondo rookie nella storia dei Lakers a firmare più di una tripla doppia nella stagione d’esordio dopo Magic Johnson. Altra curiosità: la seconda tripla doppia arriva all’identica età di LeBron James, 20 anni e 23 giorni. “Questa è stata molto migliore rispetto alla prima. Su questa possiamo costruire qualcosa” dichiara con un sorriso dopo la partita.
![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/11/20/BallStory/23.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/33c66682d064bb884918b32f8e40e6e492daf8dc/img.jpeg)
20 NOVEMBRE | Uno penserebbe che almeno per una sera possa godersi un po’ di pace, vero? Ovviamente no: Trump è tornato a twittare a mezzanotte e mezza per augurargli la buonanotte accendendo l’ennesimo petardo sotto la vita dei Ball. “Il taccheggio è una questione enorme in Cina, come dovrebbe essere (5-10 anni in galera), ma non per papà LaVar. Avrei dovuto riportare a casa suo figlio nel mio prossimo viaggio in Cina. La Cina ha detto loro perché sono stati rilasciati. Che ingrati!”. Alla prossima puntata.