NBA, risultati della notte: OKC batte di nuovo New Orleans, crollo Spurs a Detroit
Secondo successo nel giro di 3 giorni dei Thunder contro New Orleans: Gallinari miglior realizzatore degli ospiti con 23 punti e 11 rimbalzi. San Antonio perde ancora, travolta dai Pistons in trasferta. Dallas si aggiudica il Sundays NBA grazie ai 27 punti e alla tripla doppia sfiorata da Doncic, dominante anche contro i Lakers di LeBron James. Di seguito tutti i risultati e gli highlights delle gare della notte
NEW ORLEANS PELICANS-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-107 | Ne ha viste talmente tante Chris Paul in carriera che, a 5 minuti dalla fine contro New Orleans, gli è bastato tornare indietro nel tempo e pescare dalla memoria le decine di situazioni simili in cui è sempre riuscito a fare la differenza. Sotto di 5 lunghezze a 300 secondi dalla sirena, OKC ha ribaltato l’assunto piazzando un parziale da 12-0; sette dei quali portano la firma di CP3 (16 in totale nel match). Bersagli che rendono inutili i 26 di Jrue Holiday e i 20 di Brandon Ingram, con i Pelicans che incassano così la quinta sconfitta in fila
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Il miglior realizzatore dei Thunder è Danilo Gallinari, che chiude in doppia doppia con 23 punti, 11 rimbalzi, 8/14 dal campo, 4/7 dall’arco, 3 assist e un eloquente +16 di plus/minus. In una gara così combattuta, la sua presenza sul parquet ha fatto in molte situazioni la differenza. Un grande segnale per lui e per OKC
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Sei punti a referto e altre due triple a segno nella stagione di Nicolò Melli - utilizzato ancora una volta da coach Gentry in uscita dalla panchina per un quarto d’ora contro le riserve avversarie. Okafor resta in campo soltanto 9 minuti (nonostante la partenza da titolare), Favors è lontano dalla squadra in questi giorni dopo la scomparsa della madre, ma i Pelicans non sperimentano a lungo il quintetto piccolo e così il minutaggio del numero 20 azzurro resta invariato
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DETROIT PISTONS-SAN ANTONIO SPURS 132-98 | Batosta clamorosa per gli Spurs, travolti dall’attacco dei Pistons e condannati a incassare l’11esima sconfitta nelle ultime 13 gare. Merito di una panchina molto prolifica di Detroit (75 punti con il 67% al tiro) e in particolare di un ispirato Christian Wood - autore di 28 punti in 22 minuti, suo nuovo massimo in carriera. Drummond e Griffin restano sul parquet lo stretto necessario, prima di godersi un meritato quarto periodo di riposo
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Sei punti in 15 minuti per Marco Belinelli in uscita dalla panchina, spuntato e non incisivo come tutta San Antonio in questo mese da incubo. Gli Spurs non vanno oltre i 20 punti di DeMar DeRozan (a bersaglio anche la seconda tripla della sua stagione), scivolando sempre più lontani da quella zona playoff che per oltre 20 anni è stata per i texani una piacevole abitudine
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LOS ANGELES LAKERS-DALLAS MAVERICKS 100-114 | Successo in trasferta per i Mavericks che, trascinati dal solito Luka Doncic, portano a casa la vittoria dallo Staples Center e interrompono così la striscia di 10 partite dei Lakers. Un NBA Sundays divertente e che ha detto molto del talento e dei margini di crescita di un Doncci davvero versione extralusso in questa stagione
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L.A. CLIPPERS-WASHINGTON WIZARS 150-125 | Grande prestazione di forza dei Clippers, che riservano allo Staples Center agli Wizards lo stesso trattamento dei Lakers di qualche giorno fa: dal 43-22 di parziale nel secondo quarto infatti la gara è stato un lungo show offensivo a cui hanno partecipato tutti i giocatori di L.A., che chiude con oltre il 55% dal campo e il 43% dall’arco di squadra. Una passeggiata di saluta, che permette ai padroni di casa di tornare al successo dopo il ko di San Antonio
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A guidare la batteria di realizzatori in casa Clippers è Kawhi Leonard, autore di 34 punti con 14/21 dal campo in soli 26 minuti di gioco. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paul George, che chiude con 31 punti, 4/10 dall’arco e 8 rimbalzi restando mezz’ora sul parquet. Non manca poi il contributo in uscita dalla panchina dei soliti Williams e Harrell: 45 punti in due equamente distribuiti, con il lungo n°5 che aggiunge al suo bottino personale ben 15 rimbalzi, mentre il miglior sesto uomo dell’anno in carica condisce il tutto con 8 assist
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BROOKLYN NETS-MIAMI HEAT 106-109 | Partono forte Spencer Dinwiddie da una parte e Jimmy Butler dall’altra (aiutato da un ottimo Goran Dragic dalla panchina): Nets (8-0) e Heat (13-0) si scambiano parziali ma il primo tempo si chiude in sostanziale parità. Una parità che dura per tutti i 48 minuti, quando gli ospiti piazzano il parziale finale di 10-0 con Butler e Justise Winslow a mettere in ghiaccio la partita dalla lunetta mentre Dinwiddie (top scorer dell’incontro con 29 punti) ha nelle mani la tripla del pareggio ma non arriva neppure al ferro.
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Nei Miami Heat che hanno 25 punti dalla panchina da un ottimo Goran Dragic (9/18 dal campo e 3/6 da tre per lui) e 20 anche da Jimmy Butler (con solo 5/17 al tiro, ma leader nel finale) spicca la doppia doppia di Bam Adebayo, che chiude con 17 punti e 16 rimbalzi di cui ben 6 offensivi (21-6 i punti da seconda opportunità a favore degli Heat). Seconda vittoria in fila e ottava nelle ultime dieci per Miami, che mantiene il terzo posto a Est.
NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 104-113 | Si decide nel quarto quarto (32-19 per Boston) una sfida che ha visto New York a lungo anche avanti con un vantaggio anche di 9 punti. Guidati dai 26 punti di Julius Randle e dai 17 dalla panchina di Dennis Smith Jr, i padroni di casa cullano il sogno di tornare alla vittoria dopo 5 ko in fila ma devono arrendersi ai Celtics, cinici nel giocare al meglio quando conta seguendo la leadership di Jayson Tatum e Jaylen Brown
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Fanno 58 punti in due per la coppia Tatum-Brown: il primo chiude a quota 30 con 5 triple a segno ma tira un po’ peggio (10/23) del compagno, autore di un ottimo 11/18 per i suo 28 punti finali. Vanno in doppia doppia sia Kemba Walker (16 con 10 assist) che l’ex Enes Kanter, autore di 11 punti e altrettanti rimbalzi in neppure 16 minuti. Il conto degli assist premia Boston (25-15), che sfiora il 37% da tre punti
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-MEMPHIS GRIZZLIES 107-115| Senza Ja Morant, bloccato dalla schiena, i Grizzlies vanno a prendersi una bella vittoria nel Minnesota di squadra, mandando 7 giocatori in doppia cifra (di cui tre dalla panchina) guidati dai 26 punti con 4/5 da tre punti di Dillon Brooks. Determinante l’apporto delle riserve di coach Taylor Jenkins, con Solomon Hill a +22 di plus/minus e Grayson Allen a +18. Non bastano ai padroni di casa i 21 con 12 rimbalzi di Karl-Anthony Towns: 18, ma solo con 6/17 al tiro, per Andrew Wiggins
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ORLANDO MAGIC-GOLDEN STATE WARRIORS 100-96 | Successo sofferto dei Magic contro gli Warriors, che vincono soltanto per la seconda volta negli ultimi 13 incroci con Golden State. Merito del canestro di Evan Fournier a 9.3 secondi dalla sirena - quello del definitivo allungo che vale il +3 contro un quintetto tutto in doppia cifra, guidato dai 19 punti di Glenn Robinson III e dai 17 di un Eric Paschall alla decima in fila oltre quota 10
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Il protagonista del match in casa Magic invece è Evan Fournier, autore di 32 punti - massimo in carriera eguagliato e raggiunto grazie al bersaglio decisivo nel finale. Ottime anche le percentuali al tiro: 13/21 dal campo e 6/10 dall’arco, in una stagione decisamente positiva sotto questo punto di vista per il francese. Oltre ai suoi canestri, ce ne sono 19 in uscita dalla panchina per Ross e 14 a testa per Fultz e Isaac
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TORONTO RAPTORS-UTAH JAZZ 130-110 | Bastano i 77 punti segnati nel primo tempo a Toronto (record stagionale) per indirizzare il match contro i Jazz e mantenere così l’imbattibilità casalinga e il secondo posto a Est. I Raptors infatti toccano anche le 37 lunghezze di margine prima dell’intervallo lungo, in una gara in cui Utah non è mai realmente entrata nonostante i 20 punti di Mike Conley e i 19 in uscita dalla panchina di Jeff Green
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Protagonista ancora una volta in casa Raptors è Pascal Siakam - il più migliorato dei giocatori più migliorati in carica di sempre. Trentacinque minuti sul parquet chiusi con 35 punti a referto, tirando 14/22 dal campo e 5/9 dall’arco, senza dimenticare difesa, intensità, energia e presenza a rimbalzo. Lui e VanVleet (21 punti e 5 triple) sono il motore e la ragione dei successi raccolti in questi primi 40 giorni dai campioni NBA in carica
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