NBA sempre nel segno di Kobe, i risultati della notte: vincono Gallinari e Belinelli
Gallinari firma 19 punti nel successo OKC a Sacramento, San Antonio batte Utah grazie ai 38 punti di DeRozan (10 per Belinelli), Brooklyn rende omaggio a Bryant e supera Detroit, super testa a testa Lillard-Westbrook nel successo di Portland. Indiana vince all’OT contro Chicago con un canestro di Oladipo - al rientro dopo oltre un anno - Memphis passa a New York e fa 4 in fila. Di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte
SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 100-120 | Partita dominata e sempre in controllo per gli Oklahoma City Thunder, che a Sacramento ci mettono meno di un quarto d’ora per lasciare il segno e scappare via nel punteggio – senza più voltarsi indietro contro un avversario che non va oltre i 23 punti di Bogdan Bogdanovic e i 19 di De’Aaron Fox. Per OKC è il sesto successo nelle ultime sette gare
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Lascia il segno ancora una volta anche Danilo Gallinari, autore di 19 punti con 7/13 dal campo, 4 triple, 4 rimbalzi e 4 assist in 29 minuti. Il suo +16 di plus/minus è il dato che più rincuora coach Donovan, che sa bene quanto la riuscita e il funzionamento dell’attacco dei Thunder passi dalle mani del n°8 azzurro - una pedina che OKC potrebbe anche perdere sul mercato in questa ultima settimana
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SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 127-120 | Vittoria prestigiosa e importante per San Antonio, che supera i Jazz e interrompe una striscia di tre sconfitte in fila nonostante l’assenza di LaMarcus Aldridge- fermato da un problema al pollice. A Utah non bastano i 31 punti di Donovan Mitchell, i 20 di Jordan Clarkson (nato a San Antonio) e i 17 con 19 rimbalzi di Rudy Gobert
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Partita convincente per il nostro Marco Belinelli, sconvolto come tutta la comunità NBA per la scomparsa di Kobe Bryant e autore di 10 punti con in 24 minuti con 4/7 al tiro, un paio di triple a bersaglio e tante giocate utili per i texani
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Il miglior realizzatore del match invece è DeMar DeRozan: 38 punti (nuovo massimo in stagione), con 11/19 dal campo e mantenendo le sue alte percentuali realizzative e di resa al tiro. Per la decima stagione in fila l’ex giocatore dei Raptors supera così senza grossi problemi quota 1000 punti segnati, il prossimo obiettivo è quello di non perdere il treno playoff
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BROOKLYN NETS-DETROIT PISTONS 125-115 | Serata ricca di commozione al Barclays Center, la prima gara dopo la tragica scomparsa di Kobe Bryant. Una partita speciale per Kyrie Irving - autore di 20 punti e profondamente segnato da quanto successo, grande amico di Kobe, in lacrime prima della palla a due e durante l’intervista finale. Spencer Dinwiddie invece ha onorato al meglio la sua prima partita con il numero 26 (dopo aver deciso di togliere l’8 dalla sua schiena): 28 punti con 8/13 dal campo in 29 minuti in uscita dalla panchina
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Brooklyn vince così una partita che si è messa in discesa grazie a un parziale da 12-4 in apertura di quarto periodo che ha definitivamente scavato il solco: inutili a quel punto i tre giocatori oltre quota 20 in casa Pistons, tra cui gli ormai soliti 22 punti di Derrick Rose, sempre più leader di una squadra senza grosse speranze
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INDIANA PACERS-CHICAGO BULLS 115-106 OT | A un anno e una settimana di distanza, torna sul parquet da protagonista Victor Oladipo - beniamino del pubblico e All-Star prima del bruttissimo infortunio. C’è anche il suo zampino nel complicato successo raccolto dai Pacers contro Chicago, il terzo nelle ultime quattro gare nonostante i 20 punti del solito Zach LaVine (per lui striscia da record di ventelli nella storia dei Bulls, tra tutti quelli che ovviamente non si chiamano Michael Jordan)
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Oladipo parte dalla panchina, entra in campo accolto dalla standing ovation del pubblico e si ritaglia il suo momento di gloria quando conta di più - segnando la tripla che a 10 secondi dalla sirena manda la sfida all’overtime. Alla fine sono 9 punti a referto, ma dal peso specifico enorme: “Ho semplicemente tirato, Mamba Mentality - sottolinea in lacrime - questo è per lui, la sua Gigi e tutte le vittime dell’incidente”, prima di scappare via con la voce rotta dall’emozione
NEW YORK KNICKS-MEMPHIS GRIZZLIES 106-127 | Quarta vittoria in fila per i Grizzlies, che vincono al Madison Square Garden e continuano a fare sul serio nella corsa ai playoff. Protagonisti sul parquet i soliti noti: Dillon Brooks, autore di 27 punti, miglior realizzatore di un quintetto tutto in doppia cifra, con Ja Morant che chiude a quota 18 e 10 assist e Brandon Clarke da 17 con il 70% dal campo in uscita dalla panchina. Un successo che porta il record di Memphis al 50% (24-24) per la prima volta negli ultimi 13 mesi
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Momenti spiacevoli di tensione nel finale di gara, quando a 48 secondi dal termine è scoppiata una rissa sul parquet: a dare il via il brutto gesto di Elfrid Payton che ha spinto via Crowder che nonostante il largo vantaggio stava tentando una tripla aperta per allargare il gap tra le squadre. Il giocatore dei Grizzlies è volato in prima fila e rialzandosi ha aggredito gli avversari (ricevendo un’espulsione al pari Marcus Morris, doppio tecnico per Payton)
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-HOUSTON ROCKETS 125-112 | Successo di grande spessore per Portland, che batte in casa Houston e prova a rilanciare la sua corsa verso i playoff. Decisivo nel match il parziale da 41-24 che nel secondo quarto ha portato avanti nel punteggio i padroni di casa, che non si sono più voltati indietro e particolarmente ispirati in una gara da 51.7% complessivo dal campo. L’unico apparso appannato e spaesato sul parquet è Carmelo Anthony, autore di soli 6 punti con 2/11 al tiro
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Partita invece più che convincente quella di Damian Lillard, autore di una tripla doppia da 36 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, a conferma dello straordinario momento di forma che sta attraversando il giocatore di Portland – l’unica vera speranza per i Blazers di risalire la china e tornare a essere competitivi a Ovest
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In casa Rockets invece tornano in campo sia Harden che Westbrook, con il Barba ancora una volta impreciso e incapace di andare oltre un modesto 5/18 dal campo (stavolta un paio di triple sono entrate) in una partita da 18 punti e 5 rimbalzi. Decisamente meglio il n°0 di Houston, che segna 39 punti con 29 tiri, attaccando di continuo il ferro e aggiungendo anche 10 rimbalzi e 6 assist. Il problema però è aver incassato la sesta sconfitta nelle ultime nove gare
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