NBA, Zion Williamson sopra quota 30: tutti i record di precocità del rookie dei Pelicans
Con 31 punti, 9 rimbalzi e 5 assist in meno di 28 minuti, Zion Williamson alla sua nona partita NBA ha riscritto diversi record di precocità per un rookie. E lui stesso ammette: “Non mi aspettavo di avere un impatto del genere, sono sorpreso anche io”
Forse per una volta l’hype davvero non era esagerato. Sin dal suo debutto in NBA Zion Williamson ha fatto vedere un talento speciale, con quella esplosione da 17 punti in quattro minuti che ha cambiato la stagione dei New Orleans Pelicans, che con lui in campo hanno un record positivo
IL DEBUTTO DI ZION WILLIAMSON CONTRO GLI SPURS
Ieri notte contro Portland la prima scelta dell’ultimo Draft ha concesso il bis, superando quota 30 punti per la prima volta in carriera: 31 punti, 9 rimbalzi e 5 assist in meno di 28 minuti di gioco nel successo per 138-117 dei suoi, arrivati alla terza vittoria consecutiva e ora distanti 4.5 partite dall’ottavo posto occupato da Memphis
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Portland non ha avuto risposte contro Williamson, cercando di mettergli davanti diversi marcatori come Hassan Whiteside, Carmelo Anthony e Trevor Ariza. Zion ha fatto quello che ha voluto contro tutti, sfruttando la velocità contro Whiteside, l’esplosività contro Anthony e la stazza contro Ariza, una combinazione letale per qualsiasi difesa
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Secondo i dati di Elias Sports Bureau, con questa prestazione Williamson ha riscritto diversi record nella storia della NBA. Zion è il terzo giocatore negli ultimi 30 anni ad avere realizzato sette “ventelli” nelle prime dieci partite in carriera, unendosi a due Hall of Famer come Shaquille O’Neal e Grant Hill
Zion è anche l’unico ad aver avuto bisogno di sole nove partite per riuscirci, diventando il primo a farlo dai tempi di Ron Harper (1986-87)
Nelle ultime dieci stagioni, Zion è il quinto ad aver realizzato una prestazione da 30 punti nelle prime dieci partite della carriera
Williamson è anche la quarta prima scelta assoluta più veloce a realizzare un “trentello”, il più veloce dai tempi di Allen Iverson che ci riuscì al debutto nel 1996. Gli altri furono Shaquille O'Neal alla terza partita NBA e Joe Smith alla quarta
Zion è il 20° giocatore a realizzare almeno 14 punti nelle sue prime 9 partite NBA, il primo a riuscirci dai tempi di Dikembe Mutombo (1991-92). Prima del centro ci erano riusciti Patrick Ewing e Michael Jordan, mentre 15 dei 19 giocatori a esserci riusciti prima di Zion sono poi finiti nella Hall of Fame
Zion ha chiuso con più punti che minuti per la seconda volta: dal 1954-55, l’unico altro a riuscirci nelle prime 10 partite in carriera è stato Michael Jordan (minimo 15 minuti in campo)
Gli altri 19enni in grado di realizzare una prestazione da 31 punti, 9 rimbalzi e 5 anni rispondono ai nomi di tre rookie dell'anno come LeBron James, Kevin Durant e Luka Doncic — ma Zion è quello che ci è riuscito nel minor numero di minuti tra i quattro
Anzi, ancor di più: sempre secondo Elias Sports Bureau, Williamson è il primo rookie dal 1976 a chiudere una gara da 30+5+5 in meno di 30 minuti sul parquet
Williamson ha avuto un plus-minus di +25, che parametrato su 100 possessi rende un differenziale di +44.9 (140.3 in attacco e 95.4 in difesa). Solo E’Twaun Moore in questa stagione ha avuto un Net Rating migliore in una partita con almeno 25 minuti disputati (+45.7 contro i Rockets il 29 dicembre)
Nelle nove partite disputate finora, Williamson ha un Net Rating di +15.2 (115.7 in attacco e 100.6 in difesa). È primo in NBA tra quelli che giovano almeno 25 minuti a partita: i quattro che lo seguono fanno tutti parte dei Milwaukee Bucks
“Mi aspettavo di avere un impatto, ma non mi aspettavo una cosa del genere” ha ammesso lo stesso Williamson dopo la partita. “Pensavo solo a entrare in campo e non combinare casini. Ma i miei compagni e gli allenatori mi spingono sempre ad andare fuori dagli schemi. Il mio gioco è molto particolare, sono in grado di adattarmi al volo a ogni situazione. Ma allo stesso tempo ho solo 19 anni: ho tantissimo potenziale ancora da esplorare. Farò dei casini, non sono perfetto — ma imparerò”
Se Williamson è sorpreso di se stesso, i suoi compagni invece non sembrano esserlo particolarmente. Almeno è quello che pensa Jrue Holiday: “Bisogna aspettarsi prestazioni del genere: onestamente, non vedo nessuno che possa marcarlo” ha detto la guardia
Stesso pensiero anche per Lonzo Ball, che ha sottolineato come i Blazers non avessero alcuna risposta per il rookie. “Sono carico all’idea di quello che può fare: voglio dire, può solo migliorare. Ha solo 19 anni, è arrivato a metà stagione, penso che non sia nemmeno nella forma fisica in cui potrebbe essere. È spaventoso pensare a quello che può fare in futuro, ma anche solo 31 punti ce li prendiamo ogni sera”
Conclude il giro di opinioni una delle voci più importanti della franchigia, quella di coach Alvin Gentry: “Zion ha fatto quello che fa Zion. E farà molto di più. Lo diciamo sempre: non ha neanche grattato la superficie del suo talento”. Le altre 29 squadre sono avvisate