Nomi importanti (alcuni in grado di vincere più di una volta), simboli di stagioni spesso irripetibili: Bleacher Report ha stilato la lista degli MVP dal 2000 a oggi, mettendoli in ordine di “importanza”. Chi è stato il migliore dei migliori del nuovo millennio? Basta guardare chi è stato indicato all’ultimo posto per capire che questa selezione farà molto discutere
20° POSTO - ALLEN IVERSON 2000-01, Philadelphia 76ers | Cifre "gonfiate" dai quasi 41 minuti sul parquet e scarsa efficacia realizzativa (51.8 di percentuale reale dal campo, di gran lunga il dato peggiore): queste le due pecche che hanno fatto scivolare Iverson così in basso, nonostante non fosse poi così semplice immaginare una cavalcata fino alle finali NBA con quel gruppo di giocatori...
19° POSTO - DERRICK ROSE 2010-11, Chicago Bulls | Sarà anche stato il più giovane della storia, ma Bleacher Report non guarda in faccia a nessuno: i Bulls di Rose erano una squadra in grado di avere un +5.8 di plus/minus senza di lui sul parquet, sicuri che fosse così importante in quella regular season per Chicago? Ve l'avevo detto che questa classifica avrebbe fatto discutere
18° POSTO - STEVE NASH 2005-05, Phoenix Suns | Un giocatore sempre molto divertente, in grado di cambiare la concezione del gioco e di influenzare a lungo la NBA, ma in quella particolare stagione i suoi Suns non andarono oltre le 54 vittorie in regular season: un successo figlio della mancanza di alternative?
17° POSTO - LEBRON JAMES 2011-12, Miami Heat | Il peggiore dei tanti LeBron James presenti in classifica: in quella stagione, la seconda con gli Heat, per la prima volta concluse con due trofei sul tavolo, come ben raccontato dalla foto. Diciamo che dell'essere scivolato al 17° posto di questa classifica con il premio di MVP della regular season è un problema relativo per LeBron ogni volta che ripensa a quella stagione...
16° POSTO - KOBE BRYANT 2007-08, Los Angeles Lakers | Una stagione da MVP in regular season, chiusa poi però con la cocente sconfitta alle Finals contro i Celtics. Ma Kobe forse era stato addirittura meglio nelle due stagioni precedenti (sicuramente sotto l'aspetto realizzativo): sicuri che quella fosse la miglior versione del Black Mamba?
15° POSTO - TIM DUNCAN 2002-03, San Antonio Spurs | Un anno fantastico, ma non abbastanza per scalare altre posizioni. I suoi 23.3 punti di media sono il secondo dato peggiore dopo quello di Nash, ma per rimbalzi e stoppate è dietro soltanto a Shaq. Alla fine anche per lui è arrivato il titolo NBA in quella stagione: difficile chiedere di meglio
14° POSTO - DIRK NOWITZKI 2006-07, Dallas Mavericks | Che il campione tedesco fosse un MVP lo si era capito già nella stagione precedente, in cui però gli era scappato di mano il titolo NBA - il destino ha poi saputo riservargli una seconda possibilità. Nessuno ha perso meno palloni di lui tra quelli in lista (solo 167), ma tutti hanno fatto meglio alla voce assist (263, anche Shaq ha fatto meglio)
13° POSTO - JAMES HARDEN 2017-18, Houston Rockets | A proposito di giocatori che hanno cambiato profondamente il gioco: i Rockets di Harden sono stati la prima squadra a tentare più tiri da tre punti che non da due nella stagione - uno dei tanti segni del cambiamento possibile soltanto grazie allo straordinario talento dal Barba. Uno che in mezzo a tanti secondi posti è riuscito almeno una volta a prendersi il titolo di MVP
12° POSTO - RUSSELL WESTBROOK 2016-17, Oklahoma City Thunder | Comunque la si pensi sul suo conto, sull'incapacità di trascinare i suoi Thunder ai playoff (e tutto il resto), la regular season 2016-17 di Westbrook resterà per sempre nella storia della NBA: 42 triple doppie a fronte di 47 vittorie di squadra, inefficiente ma al tempo stesso una dinamo di energia inesauribile. Impossibile dimenticare quella stagione del n°0 di OKC
11° POSTO - STEVE NASH 2004-05, Phoenix Suns | Resta fuori dalla top-10 anche il primo Nash vincitore ai Suns: per dieci anni di fila alla guida del miglior attacco NBA, la point guard canadese diede in quella stagione un saggio unico della sua forza e della sua capacità di trascinare Phoenix. Peccato non gli sia bastato per scalare altre posizioni in questa classifica
10° POSTO - GIANNIS ANTETOKOUNMPO 2018-19, Milwaukee Bucks | Una stagione straordinaria quella del greco, che al momento ha un solo grande difetto: in questa regular season infatti ha dimostrato di poter fare decisamente meglio, rendendo quasi scontate le cifre da capogiro raccolte con Milwaukee 12 mesi fa
9° POSTO - STEPHEN CURRY 2014-15, Golden State Warriors | Ben 67 vittorie in regular season, record da 286 triple a segno e soprattutto primo titolo NBA per Golden State dal 1975: tutte cifre diventate quasi scontate, anzi superate "a causa" di quello che succederà 12 mesi più tardi. Ma quella versione di Curry merita un posto in top-10
8° POSTO - TIM DUNCAN 2001-02, San Antonio Spurs | Primo quintetto difensivo dell'anno per un Duncan che a 25 anni faceva del "volume" di gioco la sua forza - un concetto superato da quello di efficienza in queste ultime stagioni. Il n°21 degli Spurs restò in campo per ben 3.329 minuti - primo per canestri segnati, rimbalzi e tiri liberi, unico con almeno 3 assist e 2 stoppate di media. Insomma, faceva letteralmente tutto lui sul parquet
7° POSTO - KEVIN DURANT 2013-14, Oklahoma City Thunder | 2.593 punti: nessuno dei 20 MVP di questa classifica ne ha realizzati di più. Un assaggio di quello che volendo potrebbe essere il miglior realizzatore NBA in ogni stagione, quell'anno addirittura più efficace senza Westbrook al suo fianco
6° POSTO - LEBRON JAMES 2009-10, Cleveland Cavaliers | Tre dei primi sei posti spettano a LeBron James, che le provò davvero tutte con quei Cavaliers per provare a vincere: uno sforzo enorme che alla fine lo convinse a cambiare aria e scegliere la partenza destinazione Miami
5° POSTO - KEVIN GARNETT 2003-04, Minnesota Timberwolves | 24.2 punti, 13.9 rimbalzi, 5 assist, 2.2 stoppate e 1.5 recuperi: cifre che soltanto Kareem Abdul-Jabbar è riuscito a mettere a referto in un'intera regular season, il marchio lasciato da Garnett nella sua stagione più vincente ai Timberwolves. Una forza della natura, su entrambi i lati del campo
4° POSTO - LEBRON JAMES 2012-13, Miami Heat | L'ultimo dei suoi quattro titoli da MVP (anche questo come il terzo coronato poi dal titolo NBA a fine anno): secondo molti la stagione della sua definitiva maturazione per efficienza, visione di gioco, capacità di avere impatto sotto ogni punto di vista. Tutto questo nel pieno della sua maturità fisica e atletica: un mix straordinario e irripetibile di forza e talento
3° POSTO - SHAQUILLE O'NEAL 1999-2000, Los Angeles Lakers | Il giocatore che più di ogni altro è riuscito nella storia del gioco a far valere sul parquet la sua straripante foza fisica: Shaq versione 2000, pronto a prendersi il suo primo titolo ai Lakers, è stato leader NBA per punti, rimbalzi, percentuale dal campo e stoppate - oltre a ogni tipo di statistica avanzata immaginabile. Vera e propria dinamite sul parquet, un giocatore difficile da raccontare nonostante gli straordinari numeri messi a referto
2° POSTO - LEBRON JAMES 2008-09, Cleveland Cavaliers | Il primo titolo di MVP non si scorda mai, soprattutto se coincide con una regular season da 66 vittorie - record di franchigia per i Cavaliers. LeBron chiuse la stagione con 28.4 punti, 7.6 rimbalzi e 7.2 assist: cifre che adesso diamo per scontato, ma che a 24 anni (e con quel gruppo di giocatori attorno) non lo erano affatto
1° POSTO - STEPHEN CURRY 2015-16, Golden State Warriors | Difficile tenere il conto di quanti record è riuscito a battere Curry in quella regular season, leader di un gruppo capace di vincere 73 partite - un traguardo storico frutto dell'efficacia del n°30 di Golden State, il giocatore più produttivo della storia del gioco. Le sue 402 triple a bersaglio, le centinaia di giocate decisive: per Bleacher Report non ci sono dubbi, è Curry il miglior MVP del nuovo millennio