NBA, risultati della notte: Brooklyn schianta Golden State, Utah sale a 18 su 19
I Big Three segnano o assistono 100 dei 134 punti segnati dai Nets sul campo di Golden State, con Kevin Durant da 20 punti al rientro dopo una settimana di isolamento. I Jazz continuano a vincere travolgendo anche Miami per la 18^ vittoria nelle ultime 19 partite. Atlanta perde in casa con Indiana nonostante i 20 punti di Gallinari, New York rifila 22 punti di scarto a Houston. Nell’NBA Saturday successo importante di Phoenix su Philadelphia con un super Devin Booker
GOLDEN STATE WARRIORS-BROOKLYN NETS 117-134 | Il rientro di Kevin Durant basta e avanza ai Nets per avere facilmente ragione degli Warriors, spaccando in due la partita con un terzo quarto da 42 punti per cominciare l’ultimo avanti di 28 lunghezze. I Big Three Irving-Durant-Harden segnano o assistono 100 dei 134 punti della squadra di Steve Nash, che supera quota 130 per la settima volta in stagione
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Gli occhi di tutti erano inevitabilmente puntati su Durant, al ritorno nella Baia di San Francisco (seppur non alla Oracle Arena dove ha giocato per tre anni) dopo il suo addio nell’estate del 2019. Per lui ci sono 20 punti con 5 rimbalzi e 6 assist, ma soprattutto un tributo video mostrato nel primo quarto e tantissimi sorrisi e battute con i suoi ex compagni, abbracciando poi uno per uno i membri del coaching staff degli Warriors
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In un quintetto tutto in doppia cifra, il miglior realizzatore è Kyrie Irving con 23 punti e la solita efficienza al tiro (10/17 dal campo), mentre James Harden ha sfiorato la tripla doppia con 19 punti, 8 rimbalzi e 16 assist con 5/8 da tre punti. Bene anche Bruce Brown con 18 e 7 rimbalzi e Joe Harris con 15, accompagnati dai 14 di Jeff Green dalla panchina per un altro largo successo di Brooklyn su Golden State dopo quello della Opening Night
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Davvero troppo evidente la differenza di talento tra le due squadre per permettere a Steph Curry anche solo di pensare di giocarsela. Il due volte MVP finisce comunque con 27 punti nei suoi 34 minuti in campo, accompagnato dai 17 di Andrew Wiggins e Kelly Oubre (anche 10 rimbalzi). Draymond Green ha chiuso con 6 punti, 7 rimbalzi e 8 assist, facendo spaventare tutti per un infortunio alla gamba dal quale si è però immediatamente ripreso
UTAH JAZZ-MIAMI HEAT 112-94 | Prova di forza impressionante dei Jazz, che in back-to-back dopo il successo su Milwaukee e in una serata in cui il tiro da tre punti non li assiste (12/46) schiantano anche i vice-campioni in carica conquistando la 18^ vittoria nelle ultime 19 gare disputate, la settima in fila. Il merito è soprattutto della difesa, che tiene gli avversari a 15 punti in un terzo quarto cominciato con un parziale di 16-0 dai padroni di casa
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I protagonisti per i Jazz — ancora privi di Mike Conley — sono ben noti: Donovan Mitchell ha guidato i suoi con 26 punti, seguito dai 19 di Bojan Bogdanovic e i 16+12 di Rudy Gobert. Ottimo anche il contributo dalla panchina di Georges Niang (14 punti con 4/6 da tre) e la solita doppia cifra di Jordan Clarkson (11) per una squadra che sta superando ostacoli difficili con grande scioltezza, veleggiando al primo posto nella Western Conference
Niente da fare per gli Heat, a cui non servono i 23 punti di Kendrick Nunn, i 15 di Jimmy Butler (3/10 al tiro) e i 14+10 di Bam Adebayo per opporsi alla squadra più in forma della NBA. Le doppie cifre di Tyler Herro (12) e Max Strus (15) dalla panchina non bastano davanti a una difesa che è riuscita a tenerli a malapena al 40% al tiro con 17 palle perse, con gli Heat che rimangono al nono posto nella Eastern Conference con un record di 11-15
ATLANTA HAWKS-INDIANA PACERS 113-125 | Altra sconfitta pesante per gli Hawks, che cominciano l’ultimo quarto avanti di nove lunghezze ma vengono travolti dai Pacers con un parziale di 27-7, subendo ben 41 punti nella frazione finale. Merito della scintilla accesa da Aaron Holiday (13 dei suoi 18 punti nel quarto periodo) che accompagnano i 26 realizzati da Doug McDermott e i 19 con 10 rimbalzi di Myles Turner per il secondo successo in fila di Indiana
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Sesto ko nelle ultime sette partite per Danilo Gallinari e soci, con l’azzurro che firma 20 punti dopo i due della sera precedente tirando 7/14 dal campo di cui 4/8 da tre, a cui aggiunge anche 7 rimbalzi in 26 minuti di gioco. Il migliore per la squadra di Lloyd Pierce è Clint Capela con 24+10 seguito dai 18 a testa di John Collins e Cam Reddish, mentre Trae Young tira poco e male (3/9 e nessun tentativo da tre) per chiudere con 15 punti e 14 assist, pur andando tanto in lunetta (9/11)
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NEW YORK KNICKS-HOUSTON ROCKETS 121-99 | I 22 punti a testa di Julius Randle e dell’infuocato Immanuel Quickley servono ai Knicks per infliggere la quinta sconfitta consecutiva ai Rockets, che dopo un buon avvio a seguito della trade di Harden (e l’infortunio di Christian Wood) sembrano essersi persi. Derrick Rose ne aggiunge 16 in una serata da 52% al tiro per i padroni di casa, rendendo inutili i 26 di John Wall e i 24 di Eric Gordon tirando 8/43 da tre di squadra
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PHOENIX SUNS-PHILADELPHIA 76ERS 120-111 | Quinta vittoria in fila per Phoenix che, dopo il successo contro Milwaukee, batte anche Philadelphia grazie a un ispirato Devin Booker che eguaglia il suo massimo in stagione a quota 36 punti. Agli ospiti non basta il solito Joel Embiid formato MVP: 35 punti e 8 rimbalzi in quella che per i Sixers è la terza sconfitta nelle ultime cinque gare
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