NBA, i risultati della notte: Giannis fa 44 e Brooklyn ko all'OT, 50 punti per DeRozan
Il n°34 greco dei Bucks domina contro i Nets, decisivo nel finale e autore di 44 punti e 14 rimbalzi nel successo all'OT che regala l’accesso ai playoff di Milwaukee, DeMar DeRozan segna 50 punti in un’altra super sfida vinta dai Bulls ai supplementari contro i Clippers. Trae Young trascina Atlanta contro Cleveland, non basta un Joel Embiid formato MVP (37 punti e 15 rimbalzi) per evitare il ko a Detroit. I Lakers perdono ancora e tornano virtualmente fuori dal play-in
ATLANTA HAWKS-CLEVELAND CAVALIERS 131-107 | Vittoria fondamentale in chiave play-in da parte degli Hawks che partono forte, segnano 66 punti di squadra nel primo tempo e dominando senza problemi contro i Cavs tirando con il 49.5% di squadra e chiudendo con 17/39 dall’arco complessivo. Gli ospiti - ancora senza Evan Mobley, un’assenza che pesa a protezione del ferro - non vanno oltre i 21 punti di Cedi Osman e i 18 con otto assisti di Darius Garland; a riposo nell’ultimo quarto e scivolati ormai lontani dalla zona d’accesso diretto ai playoff
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Atlanta invece ritrova Danilo Gallinari (4 punti in 23 minuti con +11 di plus/minus), ma non il posto da titolare ormai appannaggio di Kevin Huerter - decisivo con i suoi 23 punti e chirurgico dal campo con 5/6 dall’arco. È lui il bersaglio preferito dei nove passaggi vincenti distribuiti da un Trae Young che chiude con 30 punti a referto - sempre più leader di un attacco in splendida forma e di un gruppo che ora si candida a risalire la china in vista del momento più importante della stagione
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DETROIT PISTONS-PHILADELPHIA 76ERS 102-94 | Pesante e inattesa sconfitta per i Sixers, che rimandano l’appuntamento con la certezza della qualificazione playoff e scivolano così al 4° posto a Est, andando ko contro i Pistons - cadendo sotto i colpi di un Saddiq Bey che segna 10 dei suoi 20 punti negli ultimi 4 minuti e 43 secondi di gara. Cade Cunningham ne aggiunge 27 con sei passaggi vincenti e 12/29 al tiro, mentre non c’è storia in uscita dalla panchina: 39-8 in favore di Detroit che ritrova così il successo dopo tre sconfitte in fila
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Inutili ai fini del risultato i 37 punti e 15 rimbalzi di Joel Embiid - altra prestazione maiuscola sia nella corsa al titolo di miglior realizzatore che di MVP. Prova a incidere anche James Harden - autore di 18 punti, nove rimbalzi e sette assist, ma opaco e poco incisivo nella ripresa e in un quarto periodo in cui Philadelphia incassa il 29-15 di parziale che decide il match. Passaggi a vuoto su cui coach Rivers ha le idee chiare: “È certamente demerito di Harden più che delle riserve”
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CHICAGO BULLS-L.A. CLIPPERS 135-130 OT | Sotto anche di 16 lunghezze nel terzo quarto e a un passo da un altro pesante ko, i Bulls ritrovano la mira e trascinati da un clamoroso DeMar DeRozan forzano l’overtime grazie ai liberi a bersaglio del loro All-Star e poi conquistano la terza vittoria nelle ultime quattro gare per rilanciare la loro corsa playoff. Cruciale in quest’ottima la prossima sfida contro gli Heat, rush finale in vista dei playoff che inizieranno tra un paio di settimane
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Alla sirena finale sono 50 punti per DeMar DeRozan con 17/26 al tiro, 14/15 ai liberi e +19 di plus/minus in 43 minuti - massimo in stagione e a sole due lunghezze dal suo record in carriera. Dieci punti arrivano nel solo overtime, quando più contava per i Bulls per mantenere mezza partita di vantaggio sui Raptors che insidiano la loro 5^ posizione a Est (dopo essere stati a lungo in testa alla Conference). Chicago raccoglie anche 22 punti e 14 rimbalzi da parte di Nikola Vucevic e 21 punti di Zach LaVine impreciso che chiude con 5/17 dal campo e 1/6 dall’arco
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I Clippers invece non riescono a evitare la sesta sconfitta nelle ultime sette gare, nonostante un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 34 punti di Reggie Jackson conditi con sette assist - 12/23 al tiro e 6/9 dall’arco - mentre Paul George chiude con 22 e quattro rimbalzi, cercando di ritrovare la forma fisica migliore dopo il lungo stop che lo ha tenuto per mesi lontano dal parquet
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BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 119-120 OT | L’ultimo atto della serie stagionale tra Brooklyn e Milwaukee è una delle partite più belle dell’anno, antipasto perfetto in vista dei playoff, con Giannis Antetokounmpo protagonista del successo Bucks prima con la tripla del pareggio a bersaglio a 18 secondi dalla sirena (quella con cui supera i 14.211 punti di Kareem Abdul-Jabbar e diventa il miglior realizzatore della storia di Milwaukee) e poi con i liberi decisivi nel finale di overtime: il dolore al ginocchio destro del n°34 greco non pare essere un grosso limite
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Alla sirena finale sono 44 punti per Giannis Antetokounmpo, conditi con 14 rimbalzi e sei assist: 14/21 dal campo, l’unica tripla della serata a bersaglio nel momento più importante della regular season dei Bucks e 15/19 ai liberi che ben racconta i suoi progressi e che vale l’aritmetica conquista di un posto ai playoff da parte di Milwaukee. Da segnalare l’espulsione di Khris Middleton a metà terzo quarto, arrivata dopo aver realizzato 16 punti e per un fallo in transizione su Bruce Brown - tirato giù mentre stava andando comodamente a schiacciare in transizione
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Un passo falso che rischia di costare l’ottavo posto a Est ai Nets, agganciati sia da Charlotte che da Atlanta in classifica con cinque partite ancora da giocare: non bastano infatti i 26 punti con 11 rimbalzi e sette rimbalzi di Kevin Durant (10/21 al tiro), a cui si aggiungono i 25 e 5 assist di Kyrie Irving e i 23 punti con 8/17 dal campo di Bruce Brown. La prossima sfida contro gli Hawks in Georgia sarà crocevia fondamentale per determinare la classifica finale della zona play-in a Est
UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 122-109 | Senza gli infortunati LeBron James e Anthony Davis, i Lakers colano a picco anche contro i Jazz che tornano al successo dopo cinque ko in fila grazie ai 29 punti di Donovan Mitchell e ai 25 con 17 rimbalzi di Rudy Gobert. Un match mai realmente in discussione, dominato dai padroni di casa nonostante i 24 punti di Russell Westbrook e i 21 con 12 rimbalzi di Dwight Howard - leader realizzativi di una squadra da 4-14 di record nel post All-Star Game. Il risultato è che i Lakers a oggi sarebbero fuori anche dal play-in
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Una situazione playoff e play-in nuovamente rivoluzionata in entrambe le Conference: da una parte Philadelphia che scivola al quarto posto, con Boston e Milwaukee certe della qualificazione da una parte, mentre dall’altra scompaiono ancora una volta i Lakers dalla schermata - lasciando spazio ai San Antonio Spurs, attualmente al 10° posto e pronti alla sfida play-in contro New Orleans
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