Mercato NBA, Bob Myers resta o se ne va? L'offerta dei Golden State Warriors al loro GM
La decisione più difficile dei Golden State Warriors in questa offseason riguarda il loro general manager. Bob Myers è in scadenza a fine giugno, tutti (Curry, Green, Kerr) lo vorrebbero confermato ma sono tantissimi i corteggiatori (uno su tutti...) pronti a fargli offerte irrinunciabili. Solo questione di soldi? No, ma sono tanti i "colleghi" che al momento si dica guadagnino più di lui. E allora - secondo quanto riporta il "San Francisco Chronicle" - è arrivata l'offerta degli Warriors. Basterà? Scopriamolo
LA PRIORITÀ N°1 | Lo ripetono tutti, ormai da mesi: trattenere il general manager Bob Myers, l'architetto della dinastia Warriors capace di vincere quattro titoli NBA, è la proprietà n°1 dell'organizzazione, prima di un eventuale rinnovo anche di Steve Kerr, che ha ancora un intero anno di contratto (che scade nell'estate 2024). Myers invece no, il rapporto di lavoro che lo lega agli Warriors scade il 30 giugno 2023: ed è strano che Golden State non abbia "blindato" prima il proprio GM
TUTTI DALLA SUA PARTE | Oltre a coach Steve Kerr ("Ovvio che lo vorrei ancora con noi: abbiamo un grande rapporto professionale e anche personale"), tutti i più importanti veterani della squadra di San Francisco hanno un rapporto strettissimo e fortissimo con Myers, a partire da Draymond Green [con lui nella foto] e Steph Curry, che più volte si sono schierati dalla parte del loro GM
LA FACCIA DELLA FRANCHIGIA | Nei momenti più complicati della storia degli Warriors di questi ultimi anni, è sempre stato Bob Myers la "faccia della frachigia", l'uomo chiamato dalla proprietà a esporsi pubblicamente: lo ha fatto quando c'è stato da annunciare l'infortunio al tendine d'Achille di Kevin Durant o quello che ha tenuto ai box per un'intera stagione James Wiseman e quando c'è stato da affrontare il "fattaccio" del pugno rifilato da Green a Poole in allenamento
LA TENTAZIONE KEVIN LOVE | Ma il valore di un general manager si misura soprattutto sulle mosse di mercato fatte (e magari anche non fatte). Come nel caso di Kevin Love, che quando sfoggiava statistiche da 20 punti e 15 rimbalzi di media a stagione a Minnesota era l'oggetto del desiderio neppure nascosto del proprietario Joe Lacob, che lo voleva a tutti i costi. Anche rinunciando a...
PROTEGGERE KLAY THOMPSON | ...sì, quello che oggi conosciamo come una metà degli "Splash Brothers" avrebbe potuto tranquillamente finire sul mercato proprio per arrivare a Love, uno scambio che invece non è andato in porto proprio per l'opposizione di Myers, anche contro il volere della sua proprietà. E i fatti gli hanno dato ragione
LA CESSIONE DI D'ANGELO RUSSELL... | L'attuale giocatore dei Lakers ha giocato soltanto 33 partite in maglia Golden State Warriors, ma il suo "fit" tecnico con Steph Curry è subito stato ritenuto difficile da Bob Myers. E nonostante Russell fosse reduce da una convocazione all'All-Star Game dopo l'annata in maglia Brooklyn Nets, il GM di Golden State Warriors non ha esitato a liberarsi del prodotto di Ohio State
...L'ACQUISIZIONE DI ANDREW WIGGINS | In cambio di D'Angelo Russell, mandato a Minnesota, Bob Myers ha ottenuto dai Timberwolves Andrew Wiggins (poi fondamentale nella corsa al titolo 2022, decisivo in difesa prima ancora che in attacco, contro Doncic prima e Tatum poi) ma anche una prima scelta poi utilizzata per selezionare Jonathan Kuminga, che rimane un prospetto molto interessante tutto da sviluppare
IL PROBABILE SUCCESSORE | Questo tipo di mosse hanno cementato la reputazione di Myers come uno dei migliori general manager della lega, anche se Golden State sembra già allevare in casa il suo possibile sostituto. Si tratta di Mike Dunleavy Jr., da anni già all'interno dell'organizzazione, prima anche come giocatore e ora da assistente di Myers. Gli Warriors già oggi mandano spesso Dunleavy a rappresentare la squadra in diversi ambiti, e il suo nome sembra essere il primo della lista per assumere la guida del front office in caso di addio da parte di Myers
LE POSSIBILI DESTINAZIONI DI MYERS | Sono parecchie le franchigie NBA che proverebbero a corteggiare Myers nel caso lasciasse Golden State, ma Steve Ballmer (proprietario dei Clippers) appare essere l'uomo in pole position, anche grazie ai legami fortissimi del GM Warriors con la città di Los Angeles, dove ha prima giocato a livello NCAA (con la maglia di UCLA), dove ha studiato per il suo master (alla Loyola Law School) e dove ha lavorato da agente (all'interno del Wasserman Media Group)
L'OFFERTA DEGLI WARRIORS PER TRATTENERLO | Il futuro di Myers? Si è detto e scritto di tutto. Potrebbe fermarsi un anno (per dedicarsi alla famiglia e alle sue tre figlie), assumere ruoli di dirigenza all'interno di alcuni fondi di finanziamento privati, esplorare posizioni nel front office di altre leghe sportive o spostarsi nel campo dei media (ha già lanciato il proprio podcast). Ora però il "San Francisco Chronicle" rilancia: Golden State avrebbe proposto a Myers un contratto che lo renderebbe il GM più pagato di tutta la NBA
STIPENDI ANNUALI IN DOPPIA CIFRA (IN MILIONI DI DOLLARI) | Perché le vittorie costano e nonostante Myers sia agli Warriors dal 2011 (dal 2012 nelle vesti di GM) e con loro abbia vinto quattro anelli NBA, secondo i ben informati il suo stipendio attuale non è neppure nella top 5 tra quelli degli uomini al comando del front office di altre franchigie NBA, con alcuni suoi colleghi remunerati ben più profumatamente (anche oltre i 10 milioni di dollari l'anno). Chi? Scopriamolo assieme
DARYL MOREY | PRESIDENT OF BASKETBALL OPERATIONS, PHILADELPHIA 76ERS
MASAI UJIRI | PRESIDENTE, TORONTO RAPTORS
PAT RILEY | PRESIDENTE, MIAMI HEAT
R.C. BUFORD | CEO, SAN ANTONIO SPURS
LEON ROSE | PRESIDENTE, NEW YORK KNICKS
TIM CONNELLY | PRESIDENTE OF BASKETBALL OPERATIONS, MINNESOTA TIMBERWOLVES