L'estate ha visto diversi avvicendamenti sulle panchine della NBA e, tra esordienti e volti già noti che hanno cambiato squadra, la corsa al premio di allenatore dell'anno si preannuncia avvincente. "ESPN" ha scelto gli otto candidati che potrebbero succedere a Mike Brown, premiato nel 2023 per l'eccellente annata dei suoi Sacramento Kings
TEAM USA, LE STELLE SONO SEDUTE IN PANCHINA | LEGGI L'ARTICOLO
1. MARK DAIGNEAULT, OKLAHOMA CITY THUNDER | A Oklahoma City si attendono miglioramenti concreti, forse addirittura un passo deciso verso la zona playoff. Il materiale a disposizione è notevole e coach Daigneault ha già dimostrato di avere delle qualità non comuni. La combinazione dei due fattori lo renderebbe il favorito al premio di allenatore dell'anno
2. ERIK SPOELSTRA, MIAMI HEAT | Un vecchio slogan della NBA diceva: "Where amazing happens". E, in effetti, è davvero incredibile che Spoelstra non abbia mai vinto il premio di allenatore dell'anno. A prescindere da come andrà la squadra, quello al coach degli Heat potrebbe essere un riconoscimento alla carriera
3. MICHAEL MALONE, DENVER NUGGETS | Vincere il titolo e tornare la stagione successiva con ancora più fame e voglia di primeggiare. Si tratta di una delle imprese più difficili da realizzare e, nel caso in cui Malone ci riuscisse con i suoi Nuggets, il premio di allenatore dell'anno potrebbe arrivare in Colorado
4. TAYLOR JENKINS, MEMPHIS GRIZZLIES | Già serio candidato nelle stagioni precedenti, Jenkins verrà chiamato a gestire la complicata questione dell'assenza iniziale di Ja Morant, squalificato per le prime 25 partite della regular season. Se riuscisse a tenere il timone dritto e guidare ancora una volta i Grizzlies verso le posizioni alte dell'ovest, il premio sfuggitogli in precedenza potrebbe essere suo
5. JASON KIDD, DALLAS MAVERICKS | Gestire un duo come quello formato da Doncic e Irving e costruirgli attorno una squadra funzionale. La missione, per coach Jason Kidd, non è di quelle impossibili, ma nemmeno tra le più semplici. Se dovesse riuscire nei suoi intenti, magari portando Dallas a giocarsi qualcosa d'importante, diventerebbe un candidato più che credibile al premio
6. DARVIN HAM, LOS ANGELES LAKERS | Le doti dimostrate da Darvin Ham dopo una prima stagione da head coach iniziata parecchio in salita non sono passate inosservate. Ora, con un roster decisamente più sensato e sulla spinta degli ottimi risultati ottenuti dalla primavera in avanti, potrebbe arrivare un ulteriore salto di qualità
7. NICK NURSE, PHILADELPHIA 76ERS | Sembra passata un'eternità, ma Nurse il premio di allenatore dell'anno l'ha già vinto nel 2020. Nel frattempo si è conclusa, non benissimo, la sua esperienza a Toronto ed è arrivato il passaggio a Philadelphia, dove lo attende una situazione piuttosto intricata. I Sixers puntano forte su di lui, e se al campione NBA 2019 riuscisse l'impresa di dare un'identità alla squdara, il bis non sarebbe un'ipotesi azzardata
8. IME UDOKA, HOUSTON ROCKETS | La carriera da head coach di Ime Udoka è fin qui stata brevissima e di grande successo. Dopo il divorzio forzato dai Boston Celtics, avvenuto qualche mese dopo aver portato i suoi a due vittorie dal titolo, si ricomincia da Houston. Squadra tutta da plasmare, ma con potenzialità che potrebbero sorprendere e lanciare Udoka come candidato al premio di allenatore dell'anno
9. WILL HARDY, UTAH JAZZ | Durante la prima parte della scorsa stagione, i Jazz avevano lasciato tutti a bocca aperta. E, anche se il rendimento della squadra si è normalizzato nei mesi successivi, Hardy ha mostrato di essere l'uomo giusto al posto giusta. Utah è ancora in piena fase di ricostruzione, ma un eventuale exploit nei risultati potrebbe lanciare Hardy come possibile outsider nella corsa al premio