NBA, risultati della notte: i Bucks vincono all'OT grazie a Lillard, Minnesota ok con LA
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Lillard segna da 10 metri sulla sirena e regala a Milwaukee la vittoria al supplementare contro Sacramento in una sfida in cui sia Antetokounmpo che Sabonis chiudono in tripla doppia. Minnesota vince il big match contro i Clippers grazie ai 33 punti di Anthony Edwards, Phoenix passa a Portland grazie ai suoi Big Three. Tutto facile per le finaliste dello scorso anno: Denver supera Indiana con Jokic vicino alla tripla doppia, Adebayo guida Miami al successo su Charlotte
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- I Pacers si presentano alla Ball Arena senza Haliburton e devono rinunciare anche a Nesmith, ma giocano una partita coraggiosa e sulle spalle del grande ex Brown, autore di una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi subito dopo aver ritirato il suo anello di campione, cedendo solo nel 4° quarto. Denver dà la sensazione di amministrare senza mai cambiare marcia, ma fa pesare il divario di talento grazie alla solita eccellente prestazione di Jokic e ai 25 punti a testa di Murray e Porter Jr.
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- Il tabellino dice che Nikola Jokic (25 punti, 12 rimbalzi e 9 assist) contro i Pacers sfiora l’ennesima tripla doppia della sua stagione e della sua carriera, tirando peraltro 12/13 dal campo, ma l’impressione è che al serbo serva poco più del minimo sforzo per portare Denver alla vittoria che li avvicina ulteriormente alla vetta della Western Conference
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- Almeno per una sera in vetta all’Ovest ci sono di nuovo i T’Wolves, che vincono il big match contro i caldissimi Clippers resistendo alla rimonta degli ospiti tornati fino al -3. Rudy Gobert sbaglia 7 tiri liberi di cui due nel secondo quarto senza neanche toccare il ferro provocando le risate della panchina di L.A., ma alla fine ride lui perché ne segna quattro decisivi nell’ultimo minuto, chiudendo con 15 punti, 18 rimbalzi e 4 stoppate, di cui una su Kawhi Leonard (26 punti, il migliore dei suoi)
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- Se Gobert si è occupato della metà campo difensiva, approfittando anche dell’assenza dell’ultimo minuto di Ivica Zubac, a tutto il resto ha pensato Anthony Edwards, miglior realizzatore della partita con 33 punti, 9 rimbalzi e 6 assist per guidare i T’Wolves al 16° successo su 18 partite disputate in casa (solo Boston meglio di loro in NBA). I Clippers perdono complici anche le brutte serate di Paul George (16 punti e 5/19 al tiro) e James Harden (14 con 4/14) dovute all’ottima difesa di Minnesota
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- Nessun problema per gli Heat, che non vanno mai sotto nel punteggio contro gli Hornets costringendo gli ospiti a un primo tempo da appena 31 punti segnati, vincendo la 22^ partita consecutiva contro una rivale della Southeast Division. Bam Adebayo firma una doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi a cui si aggiungono i 21 di Tyler Herro, con l’unica nota stonata dovuta all’infortunio all’inguine di Jaime Jaquez nel secondo quarto. Charlotte non va oltre i 26 di Terry Rozier e i 21 con 10 rimbalzi e 5 assist di LaMelo Ball
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- Secondo successo in fila per i Suns, che rischiano di sprecare un vantaggio di +17 nel quarto periodo concedendo a Portland di tornare fino al -4, ma rispondono con un parziale di 10-2 per vincere la partita. Devin Booker è il miglior realizzatore dei suoi con 34 punti, a cui fanno seguito i 23 di Bradley Beal, i 21 di Kevin Durant e i 20 di Grayson Allen, approfittando anche dei soli 8 giocatori a disposizione per gli avversari, che se non altro si consolano con un grande Scoot Henderson
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- Il rookie firma la sua miglior prestazione dell’anno segnando 33 punti con 9 assist a referto, mostrando lampi del talento che lo hanno reso terza scelta assoluta dell’ultimo Draft. Senza Ayton, Brogdon e Sharpe però i Blazers faticano a mettere insieme un roster degno della NBA e i Suns ne approfittano, per quanto i padroni di casa provino a giocarsela fino all’ultimo
8/14
- Damian Lillard non avrebbe potuto scegliere momento migliore per firmare il suo primo vero highlights in maglia Bucks. Sotto di 4 nell’ultimo minuto del supplementare, i Bucks prima accorciano le distanze con una tripla di Brook Lopez a 11.5 secondi dalla fine, poi approfittano dell’1/2 dalla lunetta di De’Aaron Fox per apparecchiare la tavola per Lillard, che senza timeout a disposizione si fa tutto il campo arrestandosi a 10 metri dal canestro per segnare il canestro della vittoria sulla sirena
9/14
- Quella sulla sirena è stata la tripla numero 2.500 della carriera di Lillard, che ha trovato davvero un bel modo per festeggiare la "milestone" della sua carriera nonché il primo buzzer beater in maglia Bucks. Per lui alla fine ci sono 29 punti, 4 rimbalzi e 8 assist in una serata in cui non tira particolarmente bene (9/23 di cui 5/13 dalla lunga distanza) ma trova il momento perfetto per vincere la partita
10/14
- Nei 40 minuti in cui è rimasto in campo anche Giannis Antetokounmpo non si è tirato indietro, chiudendo la tripla doppia numero 40 della sua carriera con 27 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, pur sbagliando 7 tiri dal campo (di cui due dalla lunga distanza) e 5 tiri liberi su 14. In una serata in cui Khris Middleton viene tenuto a riposo per evitargli la terza partita in quattro giorni, chiudono sopra quota 20 anche Malik Beasley (23) e Bobby Portis (22+10), pescando anche i 17 di Brook Lopez e i 15 dalla panchina di Cam Payne
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- In un botta e risposta che va avanti da inizio stagione, Sabonis firma la sua decima tripla doppia stagionale con 21 punti, 13 rimbalzi e 15 assist con 9/10 al tiro (cifre mai viste prima nella storia NBA), salendo a quota 42 in carriera per tenersi alle spalle Giannis nella classifica all-time. Il miglior realizzatore è Fox con 32, ma il suo unico errore ai liberi è quello che ha permesso a Lillard di tirare per vincere e non per pareggiare, rendendo inutili anche i 28 punti di Monk e i 26 di Huerter
12/14
- A 9:27 dalla fine del quarto periodo, Mike Brown è entrato in campo e ha iniziato a inveire nei confronti dell’arbitro Intae Hwang, venendo immediatamente espulso e costringendo i suoi stessi giocatori a contenerlo per evitare guai peggiori. Dopo la partita l’allenatore di Sacramento in conferenza stampa ha tirato fuori un computer portatile per mostrare nel dettaglio numerose chiamate che lo hanno fatto arrabbiare
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- Questa la situazione nella Eastern Conference, dove i Bucks provano a tenere il passo dei Celtics conquistando la terza vittoria in quattro giorni. Miami risale al quinto posto agganciando Indiana, quinto ko in fila per Charlotte (solo Detroit peggio di loro con 7 in tutta la NBA)
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- Nella Western Conference invece Minnesota non sbaglia e si prende mezza gara di vantaggio su OKC e ne mantiene una piena su Denver, staccando i Clippers scesi ora a tre gare di distanza dal primo posto. Sacramento resta quinta nonostante il ko sulla sirena, Phoenix prova a fortificare l'ottavo posto prendendosi 2.5 gare di vantaggio sui Lakers undicesimi