NBA, la trade a tre che può mandare Markkanen a Golden State: ci sono anche i Kings
Il nome di Lauri Markkanen rimane quello che sul mercato sta accendendo la fantasia di tifosi e appassionati, e anche se lui sembra ben disposto a rimanere a Utah, molte squadre sognano di portarsi a casa un All-Star come lui. In prima fila tra le pretendenti ci sarebbe sempre Golden State, e “Bleacher Report” ha provato a immaginare una trade a tre che coinvolge anche Sacramento e che potrebbe sbloccare il passaggio del finlandese agli Warriors
TUTTE LE FIRME E GLI SCAMBI DEL MERCATO NBA
- Un po’ come successo durante le ultime due stagioni, i Jazz si apprestano a chiudere la sessione di mercato avendo costruito una squadra frutto di scelte confuse: troppo buona per il tanking ma anche troppo scarsa per puntare davvero in alto. L’impressione è che se si presentasse la possibilità, Danny Ainge, plenipotenziario del front office di Utah, opterebbe per una ricostruzione totale. Magari passando proprio dalla cessione della stella della squadra
- Ad avere le idee decisamente meno confuse è il giocatore al centro delle voci più insistenti di mercato. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, infatti, Lauri Markkanen non disprezzerebbe affatto la prospettiva di rimanere a Salt Lake City, dove si trova molto bene e dove anche la sua famiglia vorrebbe restare
- Il contratto che lega Markkanen ai Jazz scade al termine della prossima stagione, ma dal 6 agosto giocatore e franchigia potranno firmare una estensione pluriennale. La firma di un nuovo contratto toglierebbe di fatto Markkanen dal mercato, perché per le regole del contratto collettivo il finlandese non potrebbe essere scambiato per i sei mesi successivi. E la chiusura del mercato NBA è prevista proprio per il 6 febbraio 2025…
- Le premesse affinché Markkanen resti ai Jazz, quindi, sembrano esserci tutte. Questo non toglie che qualcuno, da qui al 6 agosto, proverà comunque a bussare alla porta di Utah. Per convincere Ainge, però, servirà presentarsi con un’offerta quasi irrinunciabile. Un po’ come quella immaginata da “Bleacher Report” e che coinvolgerebbe anche Sacramento
- Lauri Markkanen
- Moses Moody
- Kevon Looney
- Gui Santos
- Kevin Huerter
- Colby Jones
- Una prima scelta al Draft 2025 protetta top 5 da Golden State (oppure una prima scelta al Draft 2026 non protetta)
- Una seconda scelta al Draft 2026 da Golden State
- Uno swap per una prima scelta al Draft 2027 da Golden State
- Una prima scelta al Draft 2028 da Sacramento
- Uno swap su una prima scelta al Draft 2030 da Sacramento
- Lauri Markkanen
- Trade exception di 8 milioni di dollari per il contratto di Kevon Looney
- Trade exception di 1.9 milioni di dollari per il contratto di Gui Santos
- Moses Moody
- Kevon Looney
- Gui Santos
- Una prima scelta al Draft 2025 protetta top 5 (oppure una prima scelta al Draft 2026 non protetta)
- Una seconda scelta al Draft 2026
- Uno swap per una prima scelta al Draft 2027
- Jonathan Kuminga
- Trade exception di 9.2 milioni di dollari per il contratto di Kevin Huerter
- Trade exception di 2.1 milioni di dollari per il contratto di Colby Jones
- Kevin Huerter
- Colby Jones
- Una prima scelta al Draft 2028
- Uno swap su una prima scelta al Draft 2030
- Scelte al Draft, altri contratti da scambiare, un indebolimento ritenuto strategico per rafforzare le proprie chance nella corsa ad una posizione favorevole nella Lottery del prossimo maggio. Allora in palio ci sarà Cooper Flagg, talento che sta già ammaliando l’intera NBA e che sarebbe praticamente perfetto come nuovo potenziale uomo franchigia per i Jazz
- Ogni movimento eventuale di mercato che abbia un certo peso, per gli Warriors passa dalla cessione di Kuminga. Markkanen potrebbe essere un giocatore per cui sacrificarlo, anche perché il finlandese aumenterebbe non di poco il tasso tecnico e la pericolosità offensiva dei ragazzi di coach Kerr, rendendo Golden State una potenziale mina vagante a Ovest
- Il vuoto lasciato dalla partenza di Harrison Barnes, finito a San Antonio nello scambio che ha portato DeMar DeRozan ai Kings, non è ancora stato colmato, e Kuminga porterebbe inoltre in dote quella fisicità che in passato è spesso mancata a Sacramento nel confronto con le big della Western Conference