NBA, la crisi di Golden State: le sconfitte e il calendario ora fanno davvero paura
Nella notte, per gli Warriors è arrivata la 4° sconfitta consecutiva sul campo di Phoenix. Dopo aver aperto alla grande la stagione con 12 vittorie nelle prime 15 partite, i ragazzi di coach Steve Kerr sembrano aver smarrito il passo giusto. E tra i problemi fisici di Steph Curry e un’identità di squadra ancora troppo debole, ora Golden State è attesa a un ciclo di partite difficilissime e che potrebbero indirizzarne la stagione
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- Nella prima parte di regular season, gli Warriors erano stati una delle sorprese più clamorose. Con 12 vittorie nelle prime 15 partite, Steph Curry e compagni erano schizzati in testa alla classifica della Western Conference, dando poi battaglia a Oklahoma City per un primato che non era affatto scontato nelle previsioni prima dell’inizio di stagione
- A stupire, nell’avvio lanciatissimo di Golden State, era stata soprattutto la rotazione molto ampia, spesso addirittura a 12 giocatori, utilizzata da coach Steve Kerr. Un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati e che sembrava il frutto di un mercato estivo finalmente azzeccato nonostante il pesante addio a Klay Thompson
- Difficile individuare il momento esatto in cui la stagione di Golden State ha cambiato tendenza, ma di certo l’infortunio che lo scorso 20 novembre ha chiuso la regular season di De’Anthony Melton, arrivato in estate da Philadelphia e elemento subito prezioso per gli equilibri della squadra, ha rappresentato un punto di svolta. Da lì in poi gli Warriors, protagonisti anche di qualche calo di tensione di troppo durante le singole gare, hanno cominciato a fare fatica
- Che, al di là della profondità del roster e del positivo inserimento dei nuovi acquisti, la stagione di Golden State dipendesse dallo stato di forma di Steph Curry è sempre stato fuori dubbio. E la prima parte di regular season della stella degli Warriors è stata davvero eccellente, con alcune singole prestazioni, come quella contro Dallas, da incorniciare. Quando la tendinite che ha colpito entrambe le ginocchia ha cominciato a dare fastidio a Steph, però, la squadra ha subito perso brillantezze e efficacia, soprattutto in attacco
- Calendario alla mano, anche le prossime settimane si prospettano complicate per Golden State. Le avversarie che attendono i ragazzi di Kerr, infatti, sono tra le più impegnative di tutta la NBA, con in mezzo anche il quarto di finale della Emirates NBA Cup contro un’avversaria ancora da definite. Al termine di questa serie di partite, il 4° posto in classifica a Ovest potrebbe rivelarsi solo un ricordo
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