Olimpiadi, le immagini che non dimenticheremo di Parigi 2024
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Quei cento metri corsi tutti così vicini, lo storico selfie tra Sud e Nord Corea, il ritorno di Biles, Golden Nole, le imprese azzurre e Tamberi che soccorre Barshim. Ma anche i personaggi indimenticabili: il pistolero turco e il fantino sosia di Max Allegri, la tiratrice cyborg e l'uomo volante sul surf
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- Come poter rendere ancor più storica la corsa che, già di per sé, rappresenta la storia delle Olimpiadi? Noah Lyles batte tutti, Jacobs non si conferma ma chiude quinto. E per la prima volta nella storia tutti hanno corso sotto i 10 secondi.
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- Si chiama "victory selfie" e (in realtà) è una trovata degli organizzatori di Parigi 2024, ripetuta ad ogni premiazione. L'immagine degli atleti delle due Coree diventa comunque un (nuovo) simbolo dello sport che supera le divisioni: nel 2000 e 2004 avevano sfilato sotto una sola bandiera, e anche nel 2016 le atlete Lee Eun-ju (sud) e Hong Un-jong (nord) si erano scattate un selfie.
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- Pausa, restart. Si era fermata Simone Biles, già regina incontrastata della ginnastica mondiale: a Tokyo era diventata simbolo oltre lo sport, sensibilizzando sulla salute mentale degli atleti e parlando apertamente di quei demoni (twisties) che l'avevano fermata negli ultimi Giochi, senza vergogna di doversi fermare. È tornata e lo ha fatto in grande stile: ha vinto altri tre ori; l'unica volta che è salita sul podio (ma non sul gradino più alto) si è inchinata per la rivale Andrade. Chapeau.
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- E' la storia della 38enne spadista italo-brasiliana Nathalie Moellhausen (che a Parigi ha gareggiato per la Seleçao). Prima un malore durante il suo incontro, poi ripreso e completato. A febbraio la scoperta di un tumore benigno alla regione del coccige, ma lei non ha voluto rinunciare al sogno olimpico.
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- Era l'unico grande torneo che ancora mancava nel suo straordinario palmares: batte in due set 7-6, 7-6 Alcaraz e completa il career 'Golden Slam', cioè vincere i quattro principali tornei più l'oro ai Giochi. Il quinto a riuscirci nella storia. Perché Nole la storia l'ha riscritta un'altra volta.
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- Stiamo vivendo l'epoca d'oro del tennis italiano e le Olimpiadi ce lo hanno confermato. Il numero uno al mondo Sinner non c'era: Musetti, allora, ha vinto un bronzo che mancava da cent'anni esatti vinto curiosamente sempre a Parigi (ma nel 1924), nonché unica medaglia di sempre del tennis italiano ai Giochi con Uberto de Morpurgo. Errani-Paolini hanno fatto anche di meglio nel doppio. Oro!
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- Ha festeggiato l'impresa del volley femminile, poi riceverà tutti i medagliati olimpici al Quirinale, compresi gli atleti finiti quarti a un passo dal podio. Si era aperta così la sua Olimpiade, nella non perfetta organizzazione della Cerimonia d'apertura "sorpresa" dalla pioggia. Mantella, i capelli un po' scompigliati, l'acqua che non lo ha dissuaso dall'aspettare tutto il team italiano per il suo saluto.
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- La palla dell'esercizio che prende il posto della tua testa, una metafora della dedizione e della simbiosi totale tra atleta e sport: gli anni di sacrifici, il migliorarsi giorno dopo giorno, il sogno che diventa realtà. E scrive la storia: col suo bronzo di Parigi Sofia Raffaeli ha conquistato la prima medaglia olimpica individuale nella storia della ginnastica ritmica italiana.
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- Perché agli ori già vinti da Giovanni De Gennaro (canoa slalom K1) e Alice Bellandi (judo categoria 78 kg) si è aggiunto quello di Anna Danesi col volley femminile. Tutti provenienti da una piccola cittadina nella provincia di Brescia da 9 mila abitanti… che vanta tre ori olimpici. Come quelli del Brasile e meglio di altre cinquantacinque nazioni sparse per il mondo. Mica male.
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- Un'immagine capace di svoltarti la giornata: la diciottenne Zhou Yaqin condivide il podio con le azzurre Alice D'Amato e Manila Esposito nella trave. Il suo sguardo, curioso, viaggia in direzione di quel morso alla medaglia delle colleghe italiane, grande classico delle premiazioni olimpiche. E allora perché non copiarle?
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- È stato ovunque, vestito da fantino per assistere al dressage insieme a Martha Stewart, in posa col nostro Al Bano per un selfie da universo parallelo, mentre fa addormentare un bebè, col tedoforo in mano e da corrispondente speciale della NBC. C'è un nuovo re nella capitale.
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- Ha vinto l'argento nella pistola ad aria 10m mista sparando con tanta precisione quanta nonchalance: mano in tasca, nessuna cuffia o occhiale iper tecnologico per migliorare la sua prestazione, solo talento e mira come Clint Eastwood nei film western di Sergio Leone. È lui il personaggio di Parigi 2024?
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- E tu da che parte stai, col turco Dikec e la sua mano in tasca o con tutto lo stile della sudcoreana Kim Yeji? Medaglia d'argento pure lei, un po' punk un po' personaggio di un videogame fantasy. Il cappellino chiaro al contrario, gli occhiali con la montatura sottilissima e le lenti ribaltabili, e poi quel peluche a forma di elefantino allacciato alla cintura.
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- Ecco, Armand Duplantis (altro simbolo totale dei Giochi che di certo non dimenticheremo) la sua scelta l'ha fatta…
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- Da sempre canzone simolo dei Giochi, di pace e fratellanza. Durante le fasi finali della finale del beach volley femminile, brasiliane canadesi sono arrivate al faccia a faccia, separate solo dalla rete. Il DJ della serata è allora intervenuto facendo risuonare la celebre canzone di Lennon, che ha sortito il suo effetto, sciogliendo le tensioni e portando - finalmente - un sorriso sulle labbra delle giocatrici.
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- Stra favorito, campione olimpico in carica, ma quarto nei suoi 1500. Tattica suicida: parte a cannone sicuro di vincere e cede terribilmente nel finale, finendo addirittura fuori dal podio.
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- Si chiama Checker 47 e ha portato in trionfo il tedesco Christian Kukuk nel salto a ostacoli individuale a Parigi. Non tutti sanno che l'attaccante del Bayern ha una vera e propria passione per i cavalli, condivisa con la moglie Lisa; poco fuori Monaco gestiscono insieme un maneggio. Il suo ruolo lì dentro? Lo spiegò una volta alla CNN, ovviamente sempre con l'eccentrico stile Müller: "Qui sono l'amministratore delegato delle carote".
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- L'altra foto perfetta esiste ed è stata scattata nel meraviglioso scenario di Tahiti, Polinesia Francese, casa del surf olimpico. Il protagonista è il brasiliano Gabriel Medina: non ha vinto l'oro (bronzo per lui), ma ha fatto registrare il punteggio più alto di sempre alle Olimpiadi nel surf, 9.90.
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- Di loro sono state scritte le gesta in fiabe e storici romanzi, da Moby Dick alle avventure di Sindbad il marinaio. Nel 2024, in chiave moderna, una ha voluto "partecipare" alle Olimpiadi, prendendosi la scena nelle gare di surf…
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- Che avrà regalato immagini molte suggestive, ma che tanto ha fatto discutere. La contaminazione, il rischio l’escherichia-coli, i rinvii, atleti che rinunciano agli allenamenti: Parigi val bene una Senna?
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- Quel quarto di finale con l'Ungheria e la discussa espulsione di Condemi: l'Italia protesta, e lo fa contro la Spagna nel match per i piazzamenti dall'8° al 5° posto. Spalle voltate agli arbitri durante l'inno, poi in acqua con un uomo in meno per i primi 4 minuti.
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- Il gesto da perfetta purezza olimpica è a firma della cinese He Bingjiao, medaglia d’argento nel badminton femminile. L’asiatica è salita sul podio portando con sè (e mostrando) una spilla della Spagna per la collega Carolina Marin, costretta al ritiro nella semifinale contro di lei per via di un brutto infortunio.
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- Si chiama Giorgio Armani Nguichie Kamseu Kamogne ed è stato eliminato nelle batterie dei 100 stile libero a Parigi 2024. Classe 2007, ha chiuso in 1'03''42 ed è uscito di scena dalle gare, ma è entrato per direttissima nelle side story di questi Giochi.
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- Uno correva i cento metri mentre l'altro arbitrava partite di basket. Da Malta (in alto a sinistra) il corridore che non si chiama Giuseppe Grillo, ma proprio "Beppe Grillo" all'anagrafe. Sotto e col fischietto in bocca l'Antonio Conde quasi omonimo spagnolo del nuovo allenatore del Napoli.
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- Se vogliamo dirla tutta One shot, one opportunity, oltre ad essere l'apertura della canzone che ha consacrato Eminem, si sposa benissimo col concetto di tiro con l'arco olimpico. Protagonisti di questo intreccio da metaverso il nostro Mauro Nespoli di Voghera e quella sua clamorosa somiglianza con Eminem.
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- Un pisolino e una velata polemica al caldissimo Villaggio olimpico di cui proprio Ceccon si era lamentato.
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- Che, va detto, è quello col numero 2 della nazionale giapponese Togashi, il più basso a Parigi col suo metro e 67 di altezza. In foto a sinistra - contro il gigante Wembanyama (222cm, il più alto dei Giochi) - c'è il compagno di nazionale Kawamura, cinque centimetri più alto. E nemmeno Wembanyama contro Curry e il team USA ha potuto qualcosa…
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- Anche se Bob non è il suo vero nome e la sua figura resta ironicamente avvolta nel mistero. È comparso dal nulla e nel nulla è ritornato, un po' come i supereroi buoni dei fumetti. Col suo costume colorato e un fisico non proprio da nuotatore olimpionico; lui si alza, si tuffa e raccoglie le cuffie perse in fondo alla piscina. Sui social è diventato "Bob the cap catcher", Bob il raccogli cuffie. Poi riemerge dall'acqua: ovazione del palazzetto. Sipario.
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Foto Instagram Coni
- Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri, i due portabandieri azzurri alla cerimonia di chiusura allo Stade de France. Una coppia anche nella vita e grande protagonista ai Giochi: oro nella spada femminile a squadre per la schermitrice di Catania, mentre il compagno ha vinto un argento (1500 stile) e un bronzo (800 stile). Non è tutto: lo strepitoso Greg è diventato il nuotatore italiano più medagliato di sempre alle Olimpiadi
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- L'ultimo spettacolare atto a Parigi certifica il passaggio di consegne a Los Angeles, prossima sede dell'Olimpiade nel 2028. Dalla sfilata degli atleti alla musica, dai giochi di luci allo show che omaggia anche la storia dei Giochi. E dopo i discorsi delle autorità francesi e olimpiche, si chiude la 33^ edizione delle Olimpiadi estive: il testimone passa a Los Angeles con un clamoroso Tom Cruise in versione "Mission Impossibile". Appuntamento negli Stati Uniti tra quattro anni...