Show degli ex in Australia. Da Leconte che si fa rianimare dal serbo al giocatore di poker Kafelnikov, passando per un Ivanisevic calciatore e una Navratilova che non invecchia mai, le leggende fanno ancora il pienone in tribuna
"Desolato, sono in ritardo": si presenta con queste parole Djokovic in conferenza stampa, dopo aver steso in semifinale Ferrer e dopo aver rianimato Henri Leconte, protagonista in doppio
Australian Open, finale Li Na-Azarenka. Bolelli-Fognini out
Il francese, in coppia con Guy Forget, ha sfidato Goran Ivanisevic e Pat Cash. Ma, dopo aver perso il primo set, è caduto rovinosamente nel cambio campo
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A quel punto è arrivato il n.1 del tennis mondiale, che con tanto di camice e stetoscopio al collo, ha verificato le condizioni di Leconte
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A sorpresa, Djokovic è riuscito nel miracolo: Leconte si è rialzato come nuovo, pronto per rifarsi sotto nel secondo set insieme a Forget
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Mentre il serbo si è preso per la seconda volta gli applausi del pubblico, dopo quelli che gli avevano tributato per la semifinale vinta in 3 set contro Ferrer
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Ma Leconte non era l'unico ad avere problemi fisici: anche per Ivanisevic, assente da 9 anni, il cemento di Melbourne non è mai stato tanto duro
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Insieme a lui l'australiano Pat Cash, chiamato per fare gli onori di casa
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Leconte ce la mette tutta per rifarsi e portare il croato e l'australiano almeno al terzo set
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Mentre Ivanisevic, con qualche aiutino, torna in piedi. I francesi vanno ko dopo il tie break del secondo set
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Altrove, qualche problema di linea per Yevgeny Kafelnikov, diventato giocatore professionista di poker
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Un altro francese che accusa il colpo è Fabrice Santoro, classe '72
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Sembra ancora a suo agio invece Patrick Rafter, australiano nella Hall of fame dal 2006
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A differenza degli uomini, non hanno problemi di forma le donne. Martina Navratilova, che nel 2006 a quasi 50 anni ha vinto gli Us Open di doppio misto, ne è il primo esempio
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