Giocando in pratica su una gamba sola, lo scozzese ha trascinato al quinto set Bautista Agut, cedendo solo dopo oltre quattro ore di battaglia. "Se è stata la mia ultima partita, è stata fantastica. Ho ancora molto da dare a questo sport", il suo congedo tra l'ovazione del pubblico di Melbourne
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"Non so se questa sarà la mia ultima partita: se lo è stata, è stata fantastica. Io so di poter dare ancora molto a questo sport, anche a costo di operarmi nuovamente senza aver garanzie. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno manifestato grande affetto". Così si è congedato Andy Murray dal pubblico di Melbourne, dopo aver sfiorato un'impresa eroica nel primo turno degli Australian Open. Lo scozzese in gara con il ranking protetto dopo essere scivolato al 238° posto del ranking mondiale, ha ceduto 6-4, 6-4, 6-7, 6-7, 6-2 in oltre quattro ore di gioco allo spagnolo Roberto Bautista Agut, 22^ testa di serie del seeding, giocando in pratica su una gamba sola. Andy, che pochi giorni fa aveva annunciato in lacrime il suo addio al tennis al prossimo Wimbledon per i problemi all'anca, ha giocato con il cuore, rimontando da 0-2 e portando un match che sembrava perso al quinto set contro uno dei giocatori più in forma del circuito. A fine incontro, la risposta che in tanti volevano sentire: "Magari ci vedremo ancora, serve un'operazione molto importante che non mi dà garanzie di poter tornare a giocare, ma posso dare ancora molto". Andy aveva dato appuntamento per il suo addio al tennis, anca permettendo, a Wimbledon, il suo giardino di casa con le sue due vittorie. Proprio Londra renderà omaggio al suo eroe con una statua (proprio come il connazionale Fred Perry, tre volte vincitore sull’erba londinese tra il 1934 e il 1936) secondo quanto annunciato alla BBC dal direttore generale del torneo, Richard Lewis. E' ancora da vedere se Murray sarà lì in veste di giocatore o di semplice ospite.
Murray recupera due set, perde ma esce tra gli applausi
Dopo aver lottato con grande volontà nei primi due set (fatali un break per set), Murray ha recuperato un break di svantaggio nel terzo parziale, trascinando Bautista al tie break, vinto a 5 tra le ovazioni della Melbourne Arena. Chi pensava a un Murray stanco e provato nel quarto set, si sbagliava di grosso: lo scozzese, carico come una molla, porta al tie break anche questo parziale, vincendolo e portando il match al quinto set. Qui però la fatica si fa sentire eccome: due break di fila di Bautista chiudono i giochi e mandano in archivio quella che è, salvo colpi di scena, l'ultima sfida di Andy agli Australian Open, torneo in cui ha perso la finale 5 volte. Murray è parso molto condizionato dal problema all'anca causa del suo ritiro dal tennis, che lo tormenta da un anno e mezzo, specialmente nei primi due set: movimenti laterali difficoltosi, passi brevi per limitare il dolore, colpi strozzati a causa della scarsa mobilità. Poi con grinta e volontà, da vero leone britannico, ha recuperato, cedendo solo dopo una battaglia spettacolare. Da sottolineare il grande abbraccio del pubblico di Melbourne e il messaggio trasmesso sul tabellone dell'arena, in cui tutti i suoi colleghi gli hanno reso omaggio. Sui social, invece, si sono scatenati tutti in suo onore: da Kroos a Piqué, tanti gli sportivi che lo hanno osannato Ora bisogna attendere la sua decisione definitiva: riuscirà il suo fisico ad arrivare fino a Wimbledon, teatro annunciato del suo addio?