Us Open, i risultati di oggi: Alcaraz supera Baez, ok Norrie, Dimitrov e Nadal

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Michela Curcio

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Il murciano, n. 3 del seeding, ha avuto la meglio sull'argentino, n. 37 al mondo, che si è ritirato all'inizio del terzo set per un problema fisico. Inizia bene il torneo anche per Norrie e Dimitrov che hanno battuto Paire e Johnson. Avanti anche Nadal che al secondo turno sfiderà Fognini

US OPEN, I RISULTATI DEGLI ITALIANI

Prima giornata di sorprese, seconda giornata di conferme: nel primo martedì di US Open i big non hanno tradito. A regalare la prestazione più convincente è stato Grigor Dimitrov, che potenzialmente potrebbe incrociare Jannik Sinner al terzo turno. Il bulgaro si è preso la rivincita sullo statunitense Steve Johnson, contro il quale si era ritirato due mesi fa a Wimbledon: netto 6-3, 6-2, 6-2, zero palle break concesse e campanelli d’allarme che suonano per chiunque se lo troverà davanti. Nessun problema anche per Marin Cilic: il campione agli US Open nel 2014 ha sconfitto il tedesco Marterer in tre set annullando entrambe le palle break concesse. Difficile da giudicare invece la partita di Cameron Norrie: il britannico, in rotta di collisione contro Nadal nei quarti di finale, ha dato un doppio 6-0 a Benoit Paire nel primo e nel terzo set. Nel mezzo, un secondo parziale combattuto e culminato con un “no show” del francese nel tiebreak. 

Alcaraz dai due volti, soffre Rublev

Esordio dai due volti per Carlos Alcaraz. Il teenager spagnolo, che difende i quarti di finale nel 2021, ha sofferto la “garra” sempre generosa di Sebastian Baez, prima che l’argentino fosse costretto al ritiro sotto di due set per un problema alla coscia sinistra. Il big nel tabellone maschile ad aver sofferto di più è nettamente Andrey Rublev: avanti di due set contro Laslo Djere, il russo ha rischiato di subire una rimonta che sarebbe stata clamorosa e che ne avrebbe messo seriamente in pericolo il settimo posto nella race verso Torino, prima di rimediare e di piegare il serbo 6-4 al quinto set. Tra i nomi da tenere d’occhio, avanti anche John Isner e Holger Rune, mai veramente in affanno rispettivamente contro l’argentino Delbonis e il tedesco Gojowczyk.

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Successo per  Nadal, ora trova Fognini

Gli Us Open iniziano con una vittoria per Rafael Nadal che si è qualificato così per il secondo turno, dove incontrerà l'azzurro Fabio Fognini. Lo spagnolo, dopo aver perso il primo set, vince nel match d’esordio contro l'australiano Rinky Hijikata, appena numero 198 del mondo dopo tre ore e 11 minuti di gioco. 4-6 6-2 6-3 6-3 lo score per il tennista maiorchino in corsa per la prima posizione mondiale.

US Open, i risultati di oggi

  • Baez (Arg) - [3] Alcaraz (Esp) 5-7, 5-7, 0-2 ret.;
  • [7] Norrie (Gbr) - Paire (Fra) 6-0, 7-6(1), 6-0;
  • [17] Dimitrov (Bul) - Johnson (Usa) 6-3, 6-2, 6-2;
  • Djere (Srb) - [9] Rublev (Rus) 6-7(5), 3-6, 6-3, 6-4, 4-6;
  • [15] Cilic (Cro) - [Q] Marterer (Ger) 6-3, 6-2, 7-5;
  • Hijikata (Aus)-Nadal (Esp) 6-4, 2-6, 3-6, 3-6;

Femminile: out Rybakina, bene le altre big

Nel tabellone femminile, vittoria di Iga Swiatek a parte, sorprende soprattutto la prematura eliminazione di Elena Rybakina. La campionessa di Wimbledon è stata sconfitta con un doppio 6-4 dalla francese Clara Burel, precipitata alla posizione numero 131 nel ranking WTA e proveniente dalle qualificazioni. Esordio senza problemi, invece, per Pegula, Sabalenka e KvitovaLa statunitense ha liquidato la svizzera Golubic, ex numero 35 WTA, con un doppio 6-2, confermandosi tra le giocatrici più costanti in stagione. La bielorussa non ha avuto problemi al servizio contro la qualificata Christine Harrison: un ottimo segnale considerato che l’attuale numero 6 al mondo difende la semifinale di un anno fa. Un po’ più di sofferenza, invece, per la ceca, che ha rimontato un break di svantaggio nel primo set alla qualificata Andreeva, prima poi di chiudere la partita con un 6-0 nel secondo parziale. Più tribolate le vittorie di Muguruza, Pliskova e Bencic. La spagnola si è imposta in due set su una sofferente Clara Tauson, la talentuosa danese tormentata dagli infortuni in stagione, non prima, però, di aver rischiato di vanificare un vantaggio di set e break e di aver dovuto annullare tre set point per la classe 2002 di Copenhagen sul 4-5 nel secondo parziale. La finalista a Flushing Meadows nel 2016, invece, avanti di un set contro la Linette, ha rischiato di capitolare, trovandosi anche sotto di un break nel terzo parziale e imponendosi soltanto per 10-8 in un tiratissimo super-tiebreak in cui era stata anche avanti 7-2. Tre set di fuoco anche per la svizzera che ha piegato la resistenza di una Andrea Petkovic quasi sicuramente all’ultima partita in carriera. Bellissimo l’abbraccio a rete tra le due e la standing ovation del pubblico sul campo 15, schierato con la tedesca per tutto il match. 

Badosa avanti, ma non senza difficoltà

Tra le big ad avanzare, ma non senza difficoltà, spicca Paula Badosa. La testa di serie numero 4 è stata in svantaggio di un set contro l’ucraina Tsurenko e anche nel secondo parziale, decisivo per avviare la rimonta, ha subito il controbreak sia sul 5-4 che sul 6-5, dovendosi rifugiare al tiebreak, specialità di casa. La spagnola in stagione ne ha già vinti 13 ed è nettamente in testa a questa speciale classifica. Problemi al debutto anche per Sloane Stephens: la campionessa degli US Open 2017 ha rimontato set e break di svantaggio alla belga Minnen regalandosi un secondo turno contro la Swiatek, in una partita andata in scena neanche due settimane fa nel WTA 1000 di Cincinnati. 

Noskova-Fruhvirtova, teenagers alla riscossa

Tra i nomi che più suscitavano curiosità le due "Linda", le diciassettenni ceche destinate a prendersi presto la scena nel circuito maggiore: entrambe non hanno deluso le aspettative. La Noskova ha dato battaglia nel derby contro la Bouzkova, arrendendosi soltanto nel terzo set, ma mostrando un tennis coraggioso e di qualità per larghi tratti di partita, soprattutto nel terzo set. La Fruhvirtova, invece, ha sconfitto un altro nome da tenere d’occhio come la cinese classe 2001 Xinyu Wang con un doppio 6-4 nel quale ha dato prova di una maturità tattica degna di una veterana. La partita che però, forse stuzzicava maggiormente l’attenzione era la sfida tra due macchine da vincenti come Qinwen Zheng e la campionessa del Roland Garros 2017, Jelena Ostapenko. A spuntarla è stata la classe 2002, grazie anche ai 21 ace messi a segno, mentre per la lettone, che ha sofferto il tifo contro, rimangono i rimpianti per aver sprecato due volte un break di vantaggio nel terzo set, per una sconfitta che ricorda da vicino la beffa agli ottavi di finale di Wimbledon contro Tatjana Maria. 

Il tributo per Venus Williams

Infine, tributo sull’Arthur Ashe a Venus Williams. La quarantaduenne statunitense, alla novantunesima partita a Flushing Meadows e in tabellone con una wild card, è stata sconfitta dalla belga Van Uytvanck con un netto 6-1, 7-6, nonostante l’illusorio break ottenuto in apertura di secondo set. Probabilmente questa sarà stata per lei l’ultima partita in carriera.