Italia, Mancini: "Voglio vincere Europeo e Mondiale, con questi giovani tutto è possibile"

Calcio
(lapresse)

Il Ct Azzurro alla Gazzetta dello Sport: "Vincere Europeo e Mondiale è il mio programma. Ai giovani serve spazio, al momento forse solo la Francia è più avanti di noi". Sull'Under 21: "Belgio insidioso, ma la squadra di Di Biagio è forte. Zaniolo? Da quanto è arrivato in Nazionale è cambiato, sta migliorando". Su Conte all'Inter: "Può farcela a vincere"

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"Il mio programma? È vincere Europeo e Mondiale". Ha le idee chiare e non vuole porsi limiti, Roberto Mancini. Il Ct della Nazionale sogna in grande: "Dobbiamo fare dei punti per migliorare ulteriormente il ranking - ha raccontato in un’intervista a Walter Veltroni per la Gazzetta dello Sport - Abbiamo un anno, prima dell’Europeo, in cui dobbiamo cercare di migliorare molto. In questi dodici mesi possiamo poi trovare qualcuno che ancora non è venuto fuori. Capita spesso. Sono contento per come i ragazzi si comportano, per quello che fanno. Sono contenti quando vengono in Nazionale, si divertono, e questo è molto importante. Il mio programma è vincere gli Europei e vincere i Mondiali. Non so se le altre Nazionali sono d’accordo. Però il nostro pensiero comune è questo. Anche perché l’Italia non vince gli Europei dal ’68, è ora di farlo". Azzurri, primi nel girone di qualificazione all’Europeo, all’insegna dei giovani: "Purtroppo da un po’ di tempo non diamo loro tanto spazio, magari andiamo a prendere giocatori dall’estero che non valgono quanto i nostri. Vorrei scegliessimo i più forti per migliorare la squadra. Magari può capitare un momento senza fenomeni come Totti, Del Piero... Però i giocatori bravi sono sempre usciti, avevo fiducia. Poi, guardi, nel mondo gli unici due fenomeni sono Messi e Ronaldo che, comunque, stanno andando verso una certa età. Non ci sono più squadre inarrivabili. Forse solo la Francia è un po’ più avanti perché è una squadra giovane, è campione del mondo. Però le altre stanno ricostruendo. Per questo non dobbiamo precluderci nessun obiettivo. Si può, nulla ce lo proibisce".

"Zaniolo è cambiato. In Nazionale vorrei un Totti"

A proposito di giovani, l’Under 21 spera nella qualificazioni alla fase a eliminazione diretta dell’Europeo di casa: “La squadra è forte, perché molti dei suoi giocatori giocano spesso nelle squadre di A. È un fatto decisivo. Però incontrerà giocatori, quelli del Belgio, che giocano quasi tutti nelle Coppe europee, a differenza di molti dei nostri. La differenza può essere quella”. Su Zaniolo, poi, lanciato in Azzurro proprio da Mancini: “Lui sta conoscendo una pressione eccessiva - ha proseguito - hanno persino iniziato a paragonarlo a Totti, che non c’entra proprio niente. Lui, anche per il ruolo, è totalmente diverso. Poi a lui è capitato tutto così all’improvviso. Non aveva mai giocato in serie B, tantomeno in serie A. Il suo talento gli ha fatto fare il salto, all’improvviso. Perciò è stato normale che negli ultimi mesi avesse un calo, sia fisico che psicologico. Roma non è una città semplice dove giocare. Però lui ha qualità e in sei mesi è migliorato. Dalla prima volta che l’ho chiamato a Coverciano è un altro giocatore”. Proprio Totti sarebbe una pedina fondamentale per la Nazionale attuale, a detta di Mancini: “C’è una lunga lista di giocatori incredibili, ma prenderei Totti. Per come è la nostra squadra oggi, per la sua natura tattica e tecnica, prenderei lui. La completerebbe”.

"In Serie A serve lotta al vertice. Conte? È l'uomo giusto"

Il Ct ha poi parlato del campionato, a cominciare dallo strapotere della Juventus: “Un po’ sì, questo abbassa la tensione agonistica - ha proseguito - Se ci sono due o tre squadre che lottano al vertice fino alla fine è chiaro che la qualità sale. E anche la pressione che c’è sui giocatori. Quando giochi sotto pressione maturi, non c’è niente da fare. Non sono le amichevoli che fanno i calciatori, sono le partite con la posta in gioco. Ogni partita è un miglioramento, ogni allenamento è un miglioramento. E se ti prepari perché devi assolutamente vincere, migliori di certo”. Capitolo Inter, squadra che Mancini conosce bene: “L’Inter può fare qualsiasi cosa - ha ammesso - può battere squadre più forti e perdere con le squadre più deboli. Io ho avuto giocatori bravi. Alla fine, se hai giocatori bravi, il compito è quello di riuscire a metterli insieme il più velocemente possibile e dargli le motivazioni giuste . Penso che Conte possa farcela, perché adesso mi sembra che anche la società si sia assestata, che si vada nella direzione giusta. Non è semplice secondo me trovare giocatori che facciano fare il salto di qualità. Non è semplice visto che li prendono tutti Real Madrid, Barcellona, Manchester United. Quelli che hanno capacità di spendere, che hanno fatturati incredibili rispetto agli italiani. È un peccato che giocatori come Hazard non giochino in Italia”. Una battuta finale sul calcio femminile, che sta vivendo un’evoluzione importante: “Le ragazze sono migliorate molto. Quando hanno iniziato c’era un gap che oggi si è molto ridotto. Prima si allenavano due o tre volte a settimana, ora possono farlo come principale impegno. E mi auguro sia sempre così. Negli altri stati da una vita si allenano tutti i giorni. Hanno strutture uguali per uomini e donne. Infatti si vede. Però secondo me la squadra italiana ha un buon livello tattico, migliore delle straniere, e può riservarci belle sorprese”, ha concluso.