A poche settimane dalla riapertura del mercato, la fase a gironi ha acceso i riflettori sulle tante rivelazioni in campo. Tra giovani di qualità e protagonisti già affermati, indichiamo i nomi più interessanti emersi nella prima parte del torneo
Va in archivio la fase a gironi dell’Europa League, torneo che ha concesso la ribalta internazionale a protagonisti noti nonché a talenti meno celebrati. In attesa del ritorno del mercato invernale, perché non conoscere meglio le rivelazioni più apprezzate nelle prime sei partite? Ce n’è davvero per tutti i gusti -
Europa League, risultati e classifiche
LEON BAILEY (GENK). Inevitabile iniziare dal gioiellino del club belga, 19enne monitorato dal Napoli sul mercato. Esterno giamaicano svezzato in Slovacchia, brilla per velocità e repertorio tecnico. Oltre all’abilità nell’uno contro uno il suo sinistro vede eccome la porta: ben 4 gol nella prima fase dell’Europa League -
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LUKASZ TEODORCZYK (ANDERLECHT). A proposito di verve realizzativa, il vice Lewandowski in Nazionale ha dimostrato l’ottima confidenza con la rete: 5 centri siglati dal 25enne polacco in prestito dalla Dinamo Kiev. Centravanti potente e devastante nel gioco aereo, divide il campo con gli ottimi Tielemans e Hanni -
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SEBÁ (OLYMPIACOS). Se tra le fila dei greci il serbo Milivojevic è una garanzia a centrocampo, l’ala brasiliana classe 1992 è il valore aggiunto nella squadra di Paulo Bento. Partito dal Cruzeiro e transitato in Portogallo, Sebá convince per duttilità e spinta offensiva. A referto pure 3 reti confezionate nel gruppo B -
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YVON MVOGO (YOUNG BOYS). Origini camerunensi per il portiere svizzero, 22enne protagonista dall’U-15 all’U-21 nella patria adottiva. In prima squadra dal 2013, Mvogo ha nel fisico e nell’esplosività le doti migliori a curriculum. Numero ‘1’ affidabile, ormai smaliziato in Europa nonostante la giovane età -
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ALEXANDER SCHOLZ (STANDARD LIEGI). Per il cuore della difesa indichiamo il centrale danese, classe 1992 emerso in Belgio prima al Lokeren e poi allo Standard. Ottima l’intesa con il partner di reparto Laifis, cipriota di 23 anni, spalla ideale di Scholz per fisico e letture tattiche. Una buona soluzione low cost -
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JORDAN VERETOUT (SAINT-ETIENNE). Non può mancare un centrocampista prezioso in entrambe le fasi, ecco perché il 23enne francese merita spazio e considerazione. Campione del mondo U-20 nel 2013 con Pogba e Kondogbia, l’ex prodotto del Nantes sta ritrovando lo smalto dopo la parentesi all’Aston Villa -
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KASPER DOLBERG (AJAX). Tradizionalmente fucina di talenti e promesse, l’Ajax targato Europa League ha acceso i riflettori sui vari Onana e Sanchez, Younes e Traoré. Certo è che l’esplosione dell’attaccante danese classe 1997, fisico e spietato sotto porta, è clamorosa: 2 gol nel torneo, addirittura 11 totali in stagione -
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RICK KARSDORP (FEYENOORD). Senza spostarci dall’Olanda, anche la squadra di Van Bronckhorst ha messo in luce stelline dall’indubbio valore. Se Jorgensen cresce senza sosta in zona gol, il terzino destro classe 1995 si è preso la fascia destra con efficacia e intensità. Peccato per l’errore decisivo contro il Fenerbahce -
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BOREK DOCKAL (SPARTA PRAGA). Jolly offensivo più navigato in virtù dei suoi 28 anni, rimasto a Praga nonostante l’esodo di massa in estate, Dockal resta il leader dello Sparta per spessore tecnico e soluzioni balistiche: il piatto forte sono gli assist, ben 5 in Europa League. Ora insegue il salto definitivo -
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RENATO NETO (GENT). L’Atalanta ha già manifestato il suo interesse, d’altronde il centrocampista brasiliano ha ribadito il suo valore in Europa League. Classe 1991 svezzato dallo Sporting Lisbona e ceduto nel 2013 in Belgio, Neto convince per presenza atletica e acume tattico. Nel Gent occhio pure a Milicevic e Coulibaly -
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GARRY RODRIGUES (PAOK). A referto il gol vittoria contro la Fiorentina, prodezza bissata contro lo Slovan per garantire il passaggio del turno dei greci. Un ruolo da protagonista per l’esterno capoverdiano nato a Rotterdam, 26enne dalle interessanti doti offensive. Solo in Bulgaria trovava la rete con questa continuità -
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RAPHAEL HOLZHAUSER (AUSTRIA VIENNA). Uomo ovunque a centrocampo come ammirato contro la Roma, squadra punita come l’Astra Giurgiu e il Viktoria Plzen. Un profilo da non trascurare quello del 23enne austriaco, impressionante per mezzi fisici (194 cm per 88 chili). Per l’attacco il nome resta quello di Kayode -
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MAOR BAR BUZAGLO (HAPOEL BEER SHEVA). Splendido il calcio piazzato che ha gelato l’Inter a San Siro, una magia bissata dal trequartista israeliano nel gol qualificazione contro il Southampton. Trequartista classe 1988, una carriera spesa in patria eccezion fatta per il biennio allo Standard. Ora merita una chance -
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LOUIS SCHAUB (RAPID VIENNA). Tra i prospetti più invitanti del calcio austriaco, il trequartista 21enne ha lanciato nuovi segnali nella prima fase del torneo. Un gol decisivo contro il Sassuolo e tante intuizioni che lo rendono imprescindibile in patria come in Europa. Facile intuirne il salto verso una big continentale -
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RICHARD (QARABAG). Beffati dalla Fiorentina nello stop che è costata l’eliminazione, gli azeri escono comunque a testa alta dall’Europa League grazie al contributo del 27enne mediano brasiliano, ormai un punto fermo del Qarabag dove milita dal 2012. C’è la quantità, certo, ma non disdegna la via della rete -
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LAZAR ROSIC (BRAGA). Già al centro delle sirene di mercato, il difensore serbo dalla scorsa estate in Portogallo non ha smentito un identikit accattivante: 23enne ex Vojvodina, centrale fisico ma rapido nel breve, puntuale nel gioco aereo e attento in copertura. Ne sentiremo parlare ancora in futuro -
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JOÃOZINHO (KRASNODAR). Colpi spettacolari e moto perpetuo per l’esterno brasiliano, forse tradito dai centimetri (165) ma non dal peso offensivo. Tre reti tutte decisive nel gruppo I affrontato dai russi, che premiano Joãozinho come l’uomo chiave nello scacchiere di Shalimov. A 28 anni ha raggiunto la maturità -
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RAUL RUSESCU (OSMANLISPOR). Una fase a gironi chiusa addirittura al primo posto per la rivelazione turca, trascinata dal 28enne attaccante rumeno. Tre reti per l’ex Steaua, nome non nuovo ad alti livelli: devastante in patria, oggetto misterioso al Siviglia. Ora si è ripreso quella ribalta europea già assaporata -
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SANGONÉ SARR (ZURIGO). Proprio contro l’Osmanlispor si è interrotta la favola del club svizzero, impegnato in Serie B ma vicino ad una clamorosa qualificazione. Tra i protagonisti della squadra di Uli Forte segnaliamo il mediano senegalese classe 1994, risorsa fondamentale per muscoli ed equilibrio tattico -
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