Cristiano Ronaldo, la finale degli Europei 2016: dall'infortunio alla gioia. FOTO
Nella settimana che Sky Sport Uno dedica a Euro 2016 rivediamo il "film" dell'incredibile finale di Cristiano Ronaldo: dall'infortunio del capitano portoghese nello scontro con Payet dopo pochi minuti dall'inizio della partita allo show in panchina da "assistente" di Fernando Santos, fino alla gioia per la vittoria della sua Nazionale contro i francesi padroni di casa grazie al gol di Eder
La finale degli Europei di Cristiano Ronaldo è stata un film: dall'infortunio del capitano portoghese nello scontro con Payet allo show in panchina da "assistente" di Fernando Santos fino alla gioia per la vittoria della sua Nazionale contro i francesi padroni di casa, rivediamo le immagini più emozionanti della sua personalissima partita, ultimo atto di Euro 2016.
Riavvolgiamo il nastro: il Portogallo aveva rischiato di andare fuori già nel girone, qualificato come migliore terza: 1-1 con l'Islanda, 0-0 - e rigore sbagliato da CR7 -contro l'Austria, 3-3 con l'Ungheria (doppietta di Ronaldo). Negli ottavi vittoria ai supplementari con la Croazia e nei quarti ai rigori con la Polonia; in semifinale 2-0 al Galles di Bale con super gol e assist di Cristiano.
Il 10 luglio i lusitani si presentano allo Stade de France al cospetto dei favoritissimi "Galletti" padroni di casa, allenati da Didier Deschamps, che avevano fatto fuori la Germania in semifinale grazie alla doppietta di Antoine Griezmann.
Per i portoghesi è l'occasione di vincere quell'Europeo che gli era sfuggito dalle mani in patria nel 2004, con un giovanissimo Ronaldo già protagonista, sconfitti 1-0 dalla Grecia (gol di Charisteas) nel loro fortino, all'Estádio da Luz di Lisbona.
In tribuna Cristiano Jr e le donne di Ronaldo: mamma Dolores, le sorelle Elma e Katia (non era ancora fidanzato con Georgina).
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A Saint-Denis è uno spettacolo di colori e folklore: i tifosi portoghesi indossano il costume di "Super Ronaldo".
La Francia risponde con una "Marianna" in bleu et rouge.
Il match è appena iniziato, ma siamo già all'episodio-chiave della finale: l'intervento scomposto di Dimitri Payet sul ginocchio sinistro di CR7, stretto tra il numero 8 e Patrice Evra.
L'attaccante di Madeira - allora 31enne - cade a terra e piange dal dolore, tenendo con il fiato sospeso un'intera nazione.
Immediato l'intervento dello staff medico portoghese e anche Payet si avvicina al giocatore per scusarsi del brutto fallo.
Sembra una cosa seria: ma Ronaldo farà di tutto per rimanere in campo.
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Inizialmente viene accompagnato dai sanitari fuori dal terreno di gioco per provare a stringere il ginocchio con una fasciatura.
L'asso portoghese prova a resistere con la gamba sinistra fasciata, ma il dolore è troppo forte.
Al 25', dopo oltre 17 minuti di speranze e tentativi, vani, deve arrendersi: il Portogallo dovrà giocare la finale senza il suo capitano. Al suo posto entra l'ex interista Ricardo Quaresma, che era stato più volte determinante nel cammino verso la finalissima.
Ronaldo lascia il campo sulla barella, in lacrime, applaudito da tutto lo stadio e consolato dal suo allenatore.
Epica nella sua drammaticità l'uscita del campionissimo sotto il "tunnel" della Tour Eiffel, accompagnato dallo sguardo di Parigi e del mondo intero.
Ma Cristiano è uno che non molla mai: se non potrà aiutare i compagni con le sue giocate, lo farà con la sua esperienza, dalla panchina...
CR7 "gioca" la sua personalissima partita a bordo campo, un vero show!
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Le squadre non riescono a superarsi nei tempi regolamentari e nella pausa che precede i supplementari Ronaldo va a caricare i suoi, in particolare Eder, che risulterà l'uomo della Provvidenza...
Cristiano in versione "assistente" di Fernando Santos.
Al gol di Eder, arrivato al 105', per poco non lo butta giù!
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L'esultanza di Ronaldo, come una liberazione.
È finita: il Portogallo è campione d'Europa per la prima volta nella sua storia!
Eder, fin lì quasi uno sconosciuto, confesserà: "Quando stavo per entrare, Ronaldo, che era con me in panchina, mi ha detto 'vedrai che sarai tu a segnare il gol della vittoria'. Mi ha trasmesso una grande fiducia".
Sulle scalette che lo portano al palco della premiazione, Cristiano incontra Luis Figo, capitano del Portogallo nella finale del 2004: anche lui è vendicato.
Cristiano può finalmente alzare la Coppa al cielo: già tre volte Pallone d'Oro e una bacheca sterminata, ora anche campione d'Europa con il suo Portogallo, ancora oggi la vittoria a cui è più legato.
La felicità di CR7, Bruno Alves, Quaresma, Pepe, Joao Mario davanti ai 75mila dello Stade de France.
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È il momento della festa per Cristiano, ci sarà tempo per pensare al ginocchio e al Real Madrid... con cui aveva appena vinto la Champions League nella finale di Milano contro l'Atletico, realizzando il rigore decisivo.
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Il portoghese è letteralmente scatenato!
Con il "Trivela", che aveva trascinato il Portogallo alla semifinale segnando il gol della vittoria alla Croazia negli ottavi e l'ultimo rigore contro la Polonia ai quarti.
Il bacio atteso da una vita.
La favola dell'abelinha (l'apetta, il suo soprannominato da ragazzino) che dalla piccola Funchal vola sul tetto d'Europa da capitano e leader del suo Paese.
Dall'inferno al paradiso: stavolta sono lacrime di gioia, purissima.
Anche la Tour Eiffel deve inchinarsi a Cristiano e ai colori della sua terra.