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Rabiot: "Sono qui per Allegri, voglio fare almeno dieci gol"

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Il francese (nuovo numero 12) si presenta al Milan: "Sono pronto per giocare, Allegri mi aveva già chiamato al suo arrivo nel club e poi l'ha fatto di nuovo subito dopo il caso col Marsiglia. Rowe? È tutto superato, ci siamo già scritti e lo vedrò con piacere. Sono pronto per giocare. Il Milan deve tornare in Champions e puntare sempre a vincere. Quanti gol voglio fare? Almeno dieci"

MILAN-BOLOGNA LIVE

Termina qui la conferenza di presentazione di Rabiot. 

Domanda dalla stampa francese: c'è qualche rammarico per come è andata col Marsiglia? E col Bologna ritroverà Rowe…

"Come ho già spiegato poco fa, ho tuttora un ottimo rapporto con Rowe (qui il riepilogo del caso nelle parole di De Zerbi). Sono successe cose che possono capitare dentro uno spogliatoio, ma siamo già andati oltre e ci siamo scritti, augurandoci il meglio a vicenda con Milan e Bologna. Rimpianti? Non ne ho da questo punto di vista, tutto quello che è successo fa parte della vita. All'OM penso di aver lasciato un bel ricordo". 

Domanda dalla stampa francese: in Italia torna un Rabiot diverso da quello partito due anni fa?

"In Italia avevo passato dei bei momenti e sono felice di tornarci. In Francia ho avuto una bellissima stagione e spero di avere continuità. So che ci sono grandi aspettative su di me, da parte della dirigenza ma anche dai tifosi. Sono molto ambizioso".

La sua ultima partita in Italia era stata col Bologna, prossimo avversario del Milan… E il Milan è sempre stato nel suo destino?

"Sì, è vero. Qualcosa col Milan c'è sempre stato. Ora spero di fare quanto fatto in passato anche con questa nuova maglia, ma ora il passato non conta più. Conta il Milan. Sicuramente c'è sempre stato feeling".

Si è prefissato un numero minimo di gol?

"L'ultimo anno con la Juve ne ho fatto 10/11, e anche con l'OM, senza le coppe. Proverò a ripetermi. Mi piace essere in area, segnare, fare assist. So che Allegri mi spinge a fare queste cose, ad avvicinarmi alla porta ed essere protagonista. Cercherò di fare il massimo, diciamo almeno dieci".

In carriera ha svariato su tutte le posizioni del centrocampo, dove preferisce giocare?

"In tutta umiltà penso di poter fare un po' tutti i ruoli in mezzo. Con De Zerbi all'OM ho giocato anche più in alto. Poi dipende dal sistema, se Allegri sceglie il 352 il mio ruolo preferito è quello da mezzala di sinistra, ma posso giocare anche a due o sotto la punta, per questo vi dicevo che non ho ancora parlato nel dettaglio di questo col mister. Sicuramente sono pronto a giocare ovunque vorrà".

Cosa ne pensa della sua ex Juventus, è una rivale per lo scudetto?

"Sono venuto qui con l'ambizione di fare qualcosa di grande e vincere lo scudetto, poi ci sono tanti altri aspetti che incidono su un campionato. Sicuramente io cercherò di fare tutto per portare la squadra più in alto possibile, vedremo dove saremo e febbraio-marzo. Per ora lavoriamo. Juve? Hanno preso giocatori forti, sicuramente è una delle accreditate".

Che giudizio dà alla squadra?

"C'è un mix tra esperti e giovani, ora serve creare qualcosa. Ci sono stati tanti cambiamenti e non è facile creare un gruppo in poco tempo, ma cercheremo di farlo. C'è anche tanta qualità. E Allegri sa gestire queste situazioni e fare gruppo con mentalità. Ci sono giocatori che hanno voglia di vincere e di giocare con cuore e passione. Per il resto parlerà il campo, sono fiducioso. E poi c'è Modric, uno con tantissima esperienza. In nazionale Mbappé mi ha parlato di lui, ha detto che è una persona incredibile, oltre che un incredibile giocatore. Da quello che ho visto c'è serenità nello spogliatoio e voglia di fare".

Vuole dire qualcosa ai tifosi dell'OM? E contro il Bologna ritroverà subito Rowe…

"I tifosi dell'OM mi hanno sempre trattato bene, ho condiviso con loro una stagione intensa, ho vissuto cose belle. Con Rowe niente di speciale, ci siamo scritti dopo le firme con Bologna e Milan per augurarci il meglio e dirci che ci vedremo a San Siro. Sarà anche bello rivederlo, è un bravo ragazzo. Quello che è successo è una cosa di spogliatoio, sono cose che possono capitare, ma tutto ciò non ha cambiato il mio rapporto con lui".

Quindi Allegri l'ha chiamata appena diventato allenatore del Milan e appena scoppiato il caso OM. Quindi la farà giocare titolare subito col Bologna?

"Non me l'ha ancora detto (ride, ndr). Io ci spero. Sì, mi ha chiamato subito, ma ero sotto contratto, poi mi ha richiamato il giorno dopo il caso. Non abbiamo ancora avuto il tempo di parlare bene della squadra ma lo conosco bene, so come lavora. Sicuramente sono pronto".

Come mai ancora la scelta di una squadra senza Champions?

"Può essere più importante giocare quest'anno al Milan che in un'altra squadra che la gioca, ma senza puntare ad andare molto avanti. Allora ho preferito venire qui, scegliere questo progetto per avere l'anno prossimo una squadra forte in Champions, e non solo per giocarla ma per avere l'ambizione di fare qualcosa di grande. Certo, vincerla è difficilissima, ma l'ambizione di fare bene c'è. Sarei potuto andare altrove, è vero, ma il progetto del club è importante e mi ha convinto".

Che tappa della sua carriera è questa?

"Sto facendo una bella carriera, ho giocato in grandi club, vengo da un bell'anno al Marsiglia. Che tappa è? Voglio continuare ad avere fame di vincere, di fare gol, assist, divertirmi e anche aiutare i più giovani. Sono sicuramente orgoglioso del mio percorso fin qui e ora voglio aiutare il club a vincere, anche perché l'anno scorso è stata una stagione dura. È un club che ogni anno deve lottare per vincere, voglio portare leadership e carattere".

Ha sentito qualche altro ex Milan prima della decisione di firmare?

"Mike (Maignan, ndr) mi ha parlato bene, ovviamente. Ma anche Theo mi ha parlato di una grande famiglia. Mi hanno convinto, so che è un club prestigioso, qui la storia parla, ma anche un feedback dai giocatori sul presente è importante. Tutti me ne hanno parlato bene. Ero sicuro della mia scelta".

Com'è nata questa trattativa lampo?

"Si è fatto tutto quasi alla fine del mercato. Avevo già parlato con Allegri quando era arrivato al Milan, ma come sapete ero ancora al Marsiglia ed ero legato al club. Poi quando è successo quello che è successo (il caso rissa nello spogliatoio, ndr) il mister mi ha chiamato di nuovo, mi ha parlato del suo progetto al Milan, di voler ritrovare la Champions e di fare un bel percorso. Alla fine è andato tutto veloce e ce l'abbiamo fatta".

Che sensazioni ha avuto da questo gruppo?

"Che ha voglia di vincere, tanti giovani hanno voglia di imparare. C'è un bel mix coi più esperti. L'ambiente è bello". 

Ci parla del suo rapporto con Allegri?

"Abbiamo condiviso tanto io e lui, fin da subito alla Juve mi sono trovato benissimo. Ha grande ambizione e la mentalità giusta. C'è grande feeling. Anche quando ero andato via dalla Juve ci siamo visti e abbiamo continuato a parlare. Prima di essere un grande allenatore è una grande persona".

Hai subito tanta voglia di giocare?

"Ovviamente sì, sono pronto e allenato. Sono venuto qui per dare una mano, se il mister mi sceglie io ci sarò".

Inizia la conferenza di presentazione di Rabiot (live su Sky Sport 24), con conferma: indosserà la maglia numero 12. 

Tra pochissimo le prime parole di Rabiot da giocatore del Milan.

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