
Galliani con il Monza torna a Perugia dove ha vinto lo scudetto con il Milan
Ventitrè anni dopo, la vita di Adriano Galliani torna a intrecciarsi con lo stadio Curi di Perugia. E se quello scudetto vinto con il Milan nel 1999 lo fece entrare nella storia (anche) per la sua incontenibile esultanza, adesso da dirigente del Monza si gioca la promozione in Serie A. Chissà se assisteremo a un nuovo “urlo”…

"SPERO DI FAR GIOIRE DI NUOVO GALLIANI A PERUGIA..."
- E' la frase dell'allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, che gira da dopo la vittoria contro il Benevento. Per la prima storica promozione serve vincere al Curi (oppure un pareggio se la Cremonese non vince). Ma che successe quel pomeriggio di 23 anni fa a Perugia...?

Era il 23 maggio 1999 quando il Milan, vincendo all’ultima giornata sul campo del Perugia, concludeva una strepitosa rimonta in classifica ai danni della Lazio conquistando lo scudetto. Tante le immagini passate alla storia in quel pomeriggio, su tutte l’esultanza di Adriano Galliani al fischio finale, sulle tribune del Curi

A distanza di 23 anni, Galliani, oggi dirigente del Monza, torna in quello stadio per un’altra partita decisiva e che potrebbe rivelarsi altrettanto storica. In caso di vittoria, infatti, il suo Monza salirebbe per la prima volta in Serie A. Oggi lo vedete così serafico, ma non è detto che non si possa nuovamente "trasformare"...

Allenatore di quel Milan era Alberto Zaccheroni, tecnico mai pienamente apprezzato da Silvio Berlusconi (che, da presidente del Monza, ha ricostituito la storica coppia con Galliani), allergico soprattutto alla difesa a 3. Eppure il Milan di Zac seppe cogliere tutte le occasioni, approfittando dei passi falsi della Lazio e non fallendo l'appuntamento finale, all'ultima giornata, contro il Perugia allenato da Boskov

Finisce 2-1 per il Milan, e al fischio finale si scioglie tutta la tensione accumulata dai tifosi rossoneri. Ognuno lo fa alla sua maniera, quella di Galliani diventa iconica. Stretto in un abbraccio di gruppo con il figlio e Ariedo Braida, Galliani urla, piange di gioia, a un certo punto pare persino soffocare. Un'esultanza unica, "alla Galliani", appunto

Già nel corso della gara le telecamere lo avevano immortalato mentre commentava con un'espressione delle sue lo scampato pericolo dopo una paratona di Abbiati, altra "cartolina" di quel pomeriggio. Il Milan è avanti 2-1 quando Bucchi indirizza nel sette un gran tiro. Abbiati si distende e toglie dalla porta un gol fatto, salvando il Milan e diventando un eroe per i tifosi, lui che a inizio campionato era partito come riserva di Lehmann, conquistandosi il posto da titolare. D'altra parte era solo al suo primo anno di Milan, arrivato in estate... proprio dal Monza

La partita era stata indirizzata dopo 11' da un gol dell'argentino Guglielminpietro - per tutti Guly -, uno dei fedelissimi di Zac. Esterno sinistro nello schieramento rossonero, magari non eccelleva per la tecnica individuale, ma si distingueva e si faceva amare per la grande corsa e lo spirito di sacrificio

Il 2-0 del Milan, invece, porta la firma di Oliver Bierhoff, 19 gol in quella stagione dopo essere stato capocannoniere della Serie A l'anno prima, con la maglia dell'Udinese, allenata proprio da Zaccheroni

E poi, al fischio finale, nessuno riesce a contenere Adriano Galliani


La bocca spalancata, gli occhi strabuzzati. Il volto trasfigurato che passa dall'estasi all'incredulità

La compostezza di Braida, all'epoca ds del Milan, fa quasi sorridere, contrapposta all'esultanza sfrenata di Galliani. E se i due, al Milan, costituivano una coppia inseparabile di dirigenti, oggi sono "avversari" in B, con Braida che è diventato consigliere della Cremonese, altro club che lotta per la promozione in A (sorpassato in classifica nell'ultimo turno proprio dal Monza e adesso a -1 dai brianzoli)

Intanto in campo i giocatori del Milan festeggiano per uno scudetto reso storico soprattutto dalla rimonta sulla Lazio: a 7 giornate dalla fine, infatti, i rossoneri erano terzi in classifica a -7 dai biancocelesti primi, preceduti anche dalla Fiorentina

L'undici tipo di quel Milan? Come Galliani saprebbe recitare benissimo, era: Abbiati - Sala, Costacurta - Maldini - Helveg, Albertini, Ambrosini, Guly - Boban - Weah, Bierhoff

E chissà se dopo questa sera Galliani non avrà un nuovo, storico 11 da recitare a memoria