FOTOGALLERY In principio fu Liedholm, mai sopportato. A seguire, in oltre 27 anni di presidenza, Berlusconi ha punzecchiato e consigliato quasi tutti i suoi allenatori, criticando la difesa a 3 di Zac e l'albero di Natale di Ancelotti. Fino a Seedorf...

Gennaio 2014: l'arrivo di Seedorf al Milan, dopo l'allontanamento di Allegri, era stato accolto con gioia dal popolo rossonero -
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Marzo 1986. Berlusconi ha appena acquistato il Milan, ed "eredita" Liedholm in panchina. Non mancano i primi consigli tattici all'allenatore, che risponde alla sua maniera: "Il presidente capisce di calcio. E' stato l'allenatore dell'Edilnord" -
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A Zaccheroni non basta vincere uno scudetto "impossibile", per conquistare il Cavaliere. La difesa a 3 è un affronto troppo grande. Berlusconi si prenderà il merito di quello scudetto dicendo di aver suggerito a Boban di dimenticare le tattiche del mister

Anche per Carletto, comunque, ci sono sempre "consigli". Famoso l'editto delle due punte, con cui Berlusconi vieta l'uso del modulo ad albero di Natale (che si era rivelato vincente) -
Ancelotti al Real? Tutte le news
Berlusconi non resiste alla tentazione di "inventare" un nuovo allenatore e promuove Leonardo. "4-2-fantasia" il modulo, con il pallino del presidente, Ronaldinho, che gioca un ruolo fondamentale

Leo si rivela bello, bravo ma disubbidiente. Con lui lo strappo più eclatante. "Incompatibilità di carattere e di stile", dice l'allenatore. "A Narciso tutto ciò che non è specchio non piace" -
Leo sbotta: "Io e Berlusconi siamo incompatibili"
A rimarcare l'impossibilità di ricucire il rapporto, ecco che poco dopo Leonardo accetta la panchina dei cugini. E con Moratti va d'amore e d'accordo -
Leo ad Anna: Vuoi sposarmi?
Allegri, l'ultimo capitolo. Il giorno della presentazione Berlusconi gli ruba la scena, dicendo di averlo scelto per il "physique du role". Da "no el capisse un casso" a "Muntari a uomo su Messi" è un trionfo di punzecchiature e intromissioni. Per ora...
Le ultime sulla panchina del Milan
Dalla scrivania alla panchina, anche Capello-allenatore fu un'intuizione del Cavaliere. Non è un caso che Sacchi e don Fabio siano gli unici allenatori richiamati da Berlusconi nel momento del bisogno