Difensori a peso d'oro: la top 20 dei più costosi

18) DANILO (31.5 MLN, REAL MADRID). Un’altra new entry della finestra estiva, novità di casa ai Citizens complici gli addii di Clichy, Zabaleta, Sagna e Kolarov. Già ambito dalla Juventus per sostituire Dani Alves, il laterale brasiliano ha accettato la corte di Guardiola restituendo 30 milioni di euro nelle casse dei blancos dove militava dal 2015. Già, perché è il trasferimento dal Porto al Real Madrid ad entrare di diritto in classifica: bottega cara quella dei portoghesi, spesso uno scoglio nelle operazioni di mercato -

15) MATS HUMMELS (35 MLN, BAYERN MONACO). E pensare che i bavaresi l’avevano scaricato 19enne al Borussia Dortmund, proprio lui cresciuto nel settore giovanile dove figurava il padre Hermann. I nove anni in giallonero, esaltati dall’era Klopp, lo innalzano tra i migliori centrali a livello internazionale. Trionfa in patria e in Nazionale festeggiando il Mondiale brasiliano, poi il Bayern lo riporta a casa a suon di milioni -

15) VICTOR LINDELÖF (35 MLN, MANCHESTER UNITED). Una percentuale del passaggio ai Red Devils salverà il piccolo Vasteras, club della sua città e della terza serie svedese dove spiccò il salto verso il Benfica. Classe 1994, difensore moderno per qualità e personalità, andrà a formare una coppia giovane e ben assortita con il coetaneo Bailly. Intanto tra lui e Semedo, nell’arco di trenta giorni, i portoghesi hanno riempito il portafoglio con 65 milioni di euro: se il Porto non ammette sconti, le Aquile non sono da meno -

15) ANTONIO RÜDIGER (35 MLN, CHELSEA). Sfumata l’operazione Manolas allo Zenit, i giallorossi hanno “sacrificato” il 24enne tedesco concesso ai Blues di Antonio Conte. Centrale ma all’occorrenza terzino destro, svezzato dallo Stoccarda e già inserito da Loew in Nazionale (17 presenze), Rüdiger ha sfruttato il biennio alla Roma per guadagnarsi la chiamata in Premier League. Archiviato pure il lungo stop a causa della rottura del crociato, infortunio che non ha frenato la sua parabola con Spalletti -

14) DANI ALVES (35.5 MLN, BARCELLONA). Appena approdato al PSG, nuova tappa della sua carriera dopo la stagione in bianconero tra alti e bassi (risoluzione del contratto e veleni in coda), il brasiliano classe 1983 rappresenta un modello per l’interpretazione del ruolo e i trofei accumulati in bacheca. Una larga fetta dei successi va attribuita al Barça, squadra che a 25 anni lo pagò profumatamente al Siviglia: il direttore sportivo era Monchi, Re Mida in materia di plusvalenze ora di casa alla Roma -

13) LUKE SHAW (37.5 MLN, MANCHESTER UNITED). Meno fortunato rispetto a Dani Alves, tuttavia a soli 22 anni può dimenticare guai e infortuni. Cresciuto nell’eccellente academy del Southampton, il laterale mancino raggiunse i Red Devils tre anni fa dopo aver esordito pure nell’Inghilterra di Hodgson. Da allora ha racimolato 48 presenze in squadra e ben 534 giorni di stop, riposo forzato dettato soprattutto dalla frattura di tibia e perone per gentile omaggio del neo-romanista Hector Moreno -

12) ERIC BAILLY (38 MLN, MANCHESTER UNITED). José Mourinho può invece contare a tempo pieno sull’ivoriano classe 1994, centrale strappato la scorsa estate dal Villarreal. Affermatosi in Spagna tra l’Espanyol e il “Sottomarino Giallo”, intoccabile tra le fila dei Red Devils protagonisti con tre titoli nell’annata appena conclusa. Come detto costituirà un tandem da non perdere con lo svedese Lindelöf -

11) JAVI MARTINEZ (40 MLN, BAYERN MONACO). Mediano ai tempi dell’Osasuna, difensore centrale all’Athletic Bilbao grazie all’intervento del ‘Loco’ Bielsa. Non può mancare in classifica il 28enne basco, giocatore più costoso nella storia dei bavaresi fino all’acquisto di Tolisso (41.5 milioni di euro). Sono 12 i titoli conquistati con il club tedesco, lui che non è mai stato una prima scelta per Heynckes e Guardiola fino ad Ancelotti -

10) SHKODRAN MUSTAFI (41 MLN, ARSENAL). Registriamo un altro trasferimento d’oro in Premier League per mano dei Gunners, incuranti della spesa nell’agosto 2016 per convincere il Valencia a cederlo a titolo definitivo. Come dimenticarne l’exploit in Serie A alla Sampdoria, squadra che lo accolse da svincolato e guadagnò 8 milioni dalla sua cessione complice il Mondiale vinto in Brasile. Ma la plusvalenza da applausi (+33 milioni di euro) è proprio quella che ha riempito le casse del Valencia -

9) LILIAN THURAM (41.5 MLN, JUVENTUS). Ben 70 miliardi di lire l’importo dell’assegno consegnato dai bianconeri al Parma per l’allora 29enne francese, cifra non lontana dai 75 miliardi versati pochi giorni più tardi per strappare agli emiliani pure il giovane Buffon. Era l’estate del 2001, crocevia che vide Thuram vincere e convincere alla Juve per cinque stagioni. E capitan Gigi? È tutt’ora insostituibile in gruppo -

7) THIAGO SILVA (42 MLN, PSG). Capitano e leader dei parigini così come della Nazionale brasiliana, il difensore 32enne resta un protagonista indimenticato con la maglia del Milan. Arrivò dal Fluminense per 10 milioni di euro, si vestì di rossonero per tre anni festeggiando l’ultimo scudetto datato 2011. Poi raggiunse Parigi a braccetto con Ibrahimovic, suo compagno dai tanti titoli (12) nell’avventura francese -

7) LEONARDO BONUCCI (42 MLN, MILAN). La stessa cifra di Thiago Silva è stata invece investita dai rossoneri della nuova proprietà cinese per il difensore classe 1987, un simbolo nella rinascita della Juventus in Italia e in Europa. Se il suo trasferimento ha sconvolto i tifosi bianconeri, l’approdo di Leo al Diavolo fa parte di una sontuosa campagna acquisti che ha rivoluzionato l’organico e gli obiettivi del Milan di Montella. Lo vedremo affrontare da capitano i suoi ex compagni juventini per sette stagioni -

6) NICOLAS OTAMENDI (44.6 MLN, MANCHESTER CITY). Accennato l’affare Mangala (30.5 milioni di euro spesi nel 2015), i Citizens non badarono a spese nella stessa estate nemmeno per il 29enne argentino reduce dall’ottima stagione al Valencia. Ex Porto e Velez, centrale da 44 presenze in Nazionale, Otamendi non ha deluso al pari di Mangala eppure paga la concorrenza di capitan Kompany e del baby Stones -

5) RIO FERDINAND (46 MLN, MANCHESTER UNITED). Difensore più pagato di sempre nel 2000 trasferendosi dal West Ham al Leeds (26 milioni di euro), Ferdinand si riprese lo storico primato nel 2002 scavalcando Thuram passato alla Juventus. La sua permanenza ai Red Devils è da leggenda: dodici stagioni e 18 trofei ad Old Trafford lo rendono uno degli emblemi dell’imbattibile squadra di Sir Alex Ferguson -

4) DAVID LUIZ (49.5 MLN, PSG). Già pagato 35 milioni di euro dal Chelsea nella scorsa estate, ai piedi del podio incontriamo il 30enne brasiliano che nel 2014 maturò il percorso inverso a prezzi esagerati. Due le stagioni del riccioluto difensore a Parigi con 9 titoli in tandem con Thiago Silva, poi il clamoroso ritorno a Londra dove aveva già vinto Champions ed Europa League. Insieme a Conte arriverà pure lo scudetto con 33 presenze e un gol segnato al Liverpool -

3) KYLE WALKER (51 MLN, MANCHESTER CITY). Doverosa anticipazione: il podio è tutto dei Citizens, club che nell’ultimo anno ha sborsato 194 milioni di euro solo in difensori. Una spesa clamorosa quella pretesa da Guardiola a partire dall’ex Tottenham, terzino 27enne e nazionale inglese, legatosi al Manchester City per i prossimi cinque anni. Aspettate a stropicciarvi gli occhi, la rivoluzione da urlo non finisce qui -

2) BENJAMIN MENDY (55 MLN, MANCHESTER CITY). L’ultimo colpo in difesa dei Citizens, pari a 47 milioni di sterline, risponde al laterale francese classe 1994 appena prelevato dal Monaco. Già concesso Bernardo Silva a Guardiola, i monegaschi hanno monetizzato ben 116 milioni di euro in questa sessione di mercato. Intanto l’operazione Mendy riscrive le gerarchie dei difensori pagati a peso d’oro nella storia del calciomercato -

1) JOHN STONES (55.6 MLN, MANCHESTER CITY). Al primo posto figura ancora l’ex ragazzo prodigio dell’Everton, squadra che investì 3.5 milioni di euro per assicurarselo dal Barnsley. Esordiente a 19 anni in Premier League e per tre stagioni legato ai Toffees, la scorsa estate divenne il difensore più costoso di sempre a soli 22 anni. Un record solo sfiorato da Mendy secondo il portale Transfermarkt, certo è che la proprietà emiratina non bada affatto a spese -