
Scommesse, intuizioni o colpi low cost: la sessione estiva del mercato ha imboccato nuovamente la pista estera a caccia di affari lontano dai riflettori. Atalanta, Fiorentina e Udinese le più attive nelle operazioni sotto traccia, ma non solo: conosciamo meglio gli "sconosciuti" al battesimo in Italia

In primis la rivoluzione del nuovo Milan, poi tutti i colpi annunciati dalle big a suon di milioni. Accanto alle clamorose operazioni di mercato non sono mancate new entry meno altisonanti: potenziali promesse o talenti acerbi, solo il tempo potrà dirlo. Intanto concentriamoci su tutti i nuovi volti stranieri della prossima Serie A, acquisti dettati da opportunità low cost e investimenti ancora da scoprire -
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JOSÉ LUIS PALOMINO (ATALANTA). In rigoroso ordine alfabetico iniziamo dai bergamaschi di Gasperini, prossimi al palcoscenico europeo e particolarmente attratti dagli affari esteri. Nel cuore della difesa troverà posto il 27enne argentino, fisico (188 cm per 87 kg) e già avvistato in Champions League con il Ludogorets. Proprio dai bulgari è stato acquistato per 4 milioni di euro dopo le esperienze al Metz e in patria -
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ROBIN GOSENS (ATALANTA). In attesa di scoprire il futuro di Spinazzola, parcheggiato a Bergamo ma preteso dalla Juventus, i nerazzurri hanno aggiunto un’alternativa sulla sinistra con il tedesco classe 1994. Un mancino d’Olanda complici i trascorsi con Vitesse, Dordrecht ed Heracles Almelo, club dove ha disputato le ultime due stagioni in Eredivisie (70 presenze e 5 gol). Chissà se riuscirà a scalare le gerarchie -
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TIMOTHY CASTAGNE (ATALANTA). Decisamente più onerosa la spesa archiviata dalla Dea (6 milioni di euro) per il terzino belga, 21enne alla prima esperienza estera dopo la trafila nel Genk. Magari non avrà il vizio del gol di Conti, tuttavia questo laterale destro ha impressionato in Europa League (12 gare e 2 reti) scatenando un’asta internazionale. Corsa e impatto offensivo sulla destra, persino il fisico l’ha già accostato a Maicon -
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NICOLAS HAAS (ATALANTA). Gratificati dall’operazione Freuler, svizzero dalla parabola impressionante in una stagione e mezza, i bergamaschi hanno scommesso pure sul suo connazionale classe 1996 arrivato a parametro zero. Un altro centrocampista d’equilibrio ma votato agli inserimenti sebbene il suo bilancio in patria reciti 55 gare, 2 gol e 6 assist con la maglia del Lucerna, la stessa società che concesse Freuler -
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JOÃO SCHMIDT (ATALANTA). Un trasferimento a costo zero pure quello che ha portato a Bergamo il regista brasiliano, 24 anni e una lunga parentesi nel San Paolo. Positivo nell’unica esperienza europea, ovvero il prestito in Portogallo al Vitoria Setubal (6 reti in 34 partite nel 2015), Schmidt vanta un ottimo fisico e un sinistro educato nelle situazioni da palla inattiva. Lo rappresenta Deco, se non è una garanzia questa -
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ANDREAS CORNELIUS (ATALANTA). Ben sei le operazioni estere chiuse dalla società di Percassi, tuttavia la più altisonante riconduce al centravanti danese nonché alter-ego di Petagna. Una struttura impressionante (193 cm per 91 kg) e un’ottima esperienza in Europa (33 match e 9 centri) a dispetto dei soli 24 anni, lui che deluse a Cardiff nel 2014 ma ha fatto sfracelli in Danimarca: 5 titoli e 52 gol complessivi con la maglia del Copenaghen, club che l’ha ceduto a titolo definitivo per 3.5 milioni di euro. Occhio al suo peso in area -
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PAWEL JAROSZYNSKI (CHIEVO). Prossimo incubo dei telecronisti, senz’altro una pedina da tenere d’occhio. Polacco classe 1994, laterale sinistro acquistato dal Cracovia per 400.000 euro, andrà a ringiovanire l’esperta rosa a disposizione di Maran. Titolare nel recente Europeo U-21, nell’identikit presenta una buona tenuta sulla fascia e una valida propensione alla spinta. Difficile dire se riuscirà a scalzare il 36enne Gobbi -
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GIANLUCA GAUDINO (CHIEVO). Decisamente un colpo quello che ha portato il figlio d’arte tedesco a Verona, affare a prezzi stracciati (50.000 euro) per strapparlo dal Bayern Monaco. Non inganni il costo irrisorio: oggi 20enne e cresciuto nel vivaio dei bavaresi, nel 2014 conquistò un mostro sacro come Guardiola racimolando 11 presenze in prima squadra. Regista tecnico e dalle geometrie precise, nell’ultima stagione si è imposto in Svizzera al San Gallo. A Maran il compito di lanciarlo con successo in Serie A -
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LEANDRO CABRERA (CROTONE). Mantenuta la massima serie grazie al confermatissimo Davide Nicola, i calabresi inseguiranno un’altra impresa puntando in difesa sul centrale uruguayano. Classe 1991, cresciuto nel Defensor Sporting e blindato dall’Atletico Madrid, ha accumulato diverse parentesi in Spagna fino alla squadra ‘B’ del Real e chiudendo a Saragozza. Esperienza e fisico al servizio dei rossoblù a titolo gratuito -
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NIKOLA MILENKOVIC (FIORENTINA). Elencate le numerose trattative estere intraprese dall’Atalanta, i viola di Pioli hanno adottato la stessa strategia per rimpiazzare gli addii illustri. In particolare è la difesa il reparto rivoluzionato a partire dal 19enne serbo, campione in patria alla prima stagione da titolare con il Partizan. Operazione da 5 milioni di euro per portare a Firenze questo gigante (195 cm per 91 kg), giovane sedotto dalle big sul mercato e già ribattezzato come l’erede di Vidic -
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VITOR HUGO (FIORENTINA). Ancora più costosa (8 milioni di euro) la trattativa che ha vestito di viola il centrale difensivo brasiliano, 26enne destinato a sostituire Gonzalo Rodriguez. Da sempre impegnato tra i confini nazionali raggiungendo i successi con il Palmeiras, questo mancino domina nel gioco aereo rendendosi un fattore da palla inattiva (8 gol di testa nell’ultimo biennio). Attende l’esordio nel Brasile di Tite, ct che l’ha già preso in considerazione in attesa di studiarlo a Firenze -
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BRUNO GASPAR (FIORENTINA). Riscattato Olivera dal Peñarol, Pioli ha occupato la corsia opposta con il laterale destro cresciuto nel Benfica. Classe 1993, da tre anni apprezzato con la maglia del Vitoria Guimaraes, la freccia portoghese è costata 4 milioni di euro alla Fiorentina. Ottima velocità e impatto atletico, lui che può scalare anche qualche metro più avanti a destra come a sinistra per arrivare al cross -
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JORDAN VERETOUT (FIORENTINA). Appena prelevati Benassi ed Eysseric, quest’ultimo 25enne jolly offensivo, Corvino ha rinforzato la mediana puntando sul mediano francese classe 1993. Proveniente dall’Aston Villa come Carlos Sanchez, Veretout è reduce dal prestito al Saint-Etienne dove ha ritrovato lo smalto perduto (43 gare e 4 reti). Costato 7 milioni di euro, si era laureato campione del mondo U-20 nel 2013 in squadra con Pogba e Kondogbia. Ora la sfida italiana per ribadire un valore decantato fin dagli inizi -
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RAFIK ZEKHNINI (FIORENTINA). Uno sguardo pure al futuro per i viola dalla rifondazione dell’organico, ecco spiegato l’acquisto del 19enne attaccante norvegese. Indicato come uno dei migliori talenti del calcio scandinavo, l’ex Odds è stato prelevato per 1,5 milioni di euro dopo aver maturato l’intera trafila nelle selezioni giovanili nazionali. Origini marocchine, estro e dribbling sulla sinistra, è la scommessa di Corvino -
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THOMAS RODRIGUEZ (GENOA). Due innesti dall’Argentina per i rossoblù di Juric, allenatore che in primis ha accolto il biondo classe 1996 dal Banfield. Operazione da 600.000 euro per il ragazzo da 16 presenze in squadra, quanto basta per convincere il Genoa a chiudere la trattativa. Figlio d’arte e passaporto cileno, si presenta come un trequartista o falso ‘nueve’ utile a far rifiatare Simeone. Lo voleva pure l’Atalanta -
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RICARDO CENTURION (GENOA). Parliamo invece di un ritorno per l’argentino 24enne, ala prelevata dal Genoa nell’estate 2013 (solo 12 presenze) e poi scaricata al Racing. Già incoronato da Roberto Baggio ma protagonista di episodi controversi (risse, donne e dintorni) farà ritorno a Marassi dopo l’ultima parentesi al Boca Juniors con 6 gol in 18 partite. Il talento non manca, ecco spiegato l’investimento da 3,5 milioni di euro versati nelle casse del San Paolo. C’è la benedizione del Divin Codino, ora è il tempo delle conferme -
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ADAM MARUSIC (LAZIO). Eccezion fatta per i già affermati Lucas Leiva e Felipe Caicedo, la new entry straniera in casa biancoceleste risponde al laterale montenegrino scovato in Belgio nell’Oostende. Esterno destro a tutta fascia, all’occorrenza schierabile pure sulla sinistra, duttilità tattica che lo renderà un valore aggiunto nello scacchiere di Simone Inzaghi. Buon fisico e grande corsa, doti che nell’ultima stagione l’hanno portato a confezionare 5 gol e 6 assist. Da qui i 6,5 milioni di euro investiti dalla Lazio -
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REZAN CORLU (ROMA). La replica giallorossa alla Lazio è piuttosto legata al baby danese classe 1997, talento promosso da Boniek. Trequartista mancino scovato nel Brondby dal ds Monchi, uomo dal fiuto innato per colpi e plusvalenze, ha concesso ottime premesse nel suo primo impatto tra i professionisti. Vanta origini turche come Cengiz Under, coetaneo già celebrato nonché investimento da 13 milioni di euro -
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DAWID KOWNACKI (SAMPDORIA). In Italia abbiamo già apprezzato Gaston Ramirez, nuova pedina a disposizione di Giampaolo, mentre l’altra new entry dall’estero va ricondotta al 20enne attaccante polacco acquistato per 4 milioni di euro. Accostato in patria a Lewandowski, cresciuto anch’egli nel Lech Poznan, esordì giovanissimo in prima squadra dove ha collezionato 27 reti in quattro stagioni. Lucido sotto porta e dai buoni mezzi tecnici, è una prima punta moderna abile a svariare sull’intero fronte offensivo -
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SAULI VAISANEN (SPAL). Il ritorno in Serie A dopo 49 anni d’assenza ha spezzato il tabù degli stranieri in casa emiliana: Vagnati ha accolto in primis gli “italiani” Felipe ed Oikonomou, poi ha varato la pista scandinava a partire dal difensore finlandese. Centrale 23enne prelevato dall’AIK Solna, già esordiente in Nazionale, ha accumulato 100 presenze in patria prima di affacciarsi alla Serie A con la Spal -
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PA KONATE (SPAL). Dal campionato svedese, dietro una spesa di 300.000 euro, è stato invece prelevato il terzino mancino classe 1994 dal Malmoe. Nato in Svezia da padre guineano e madre gambiana, origini che non hanno impedito il suo debutto nella selezione scandinava, ha nella corsa e nell’intensità sulla fascia le migliori armi del repertorio. Non dimentichiamo il suo impatto in Champions dove affrontò pure la Juve -
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LYANCO (TORINO). Anche i granata di Mihajlovic hanno pescato all’estero come nel caso del portiere Milinkovic-Savic oppure del più noto N’Koulou, difensore dai lunghi trascorsi in Ligue 1. Meno conosciuto è piuttosto il collega 20enne, brasiliano dal passaporto serbo, strappato al San Paolo per 7 milioni di euro. Un prezzo tutt’altro che agevole se consideriamo le 21 presenze in prima squadra, tuttavia il profilo tecnico e fisico promette sviluppi nella sua campagna italiana -
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ALEX BERENGUER (TORINO). Le strategie per l’attacco hanno invece regalato a Mihajlovic l’ala 22enne, scippato al Napoli quando il passaggio in azzurro sembrava cosa fatta. ‘El Pollito’, “pulcino” in spagnolo, diventa quindi un’alternativa a Ljajic sulla sinistra grazie ad un pedigree da esterno tutto scatti e colpi ad effetto. Originario di Pamplona e quindi legato all’Osasuna, ha accumulato 84 partite con 5 gol e 11 assist. Un bilancio che ha spinto Cairo a sborsare 5,5 milioni di euro per sottrarlo al Napoli -
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BRAM NUYTINCK (UDINESE). Sul podio delle società votate alla pista estera, accanto ad Atalanta e Fiorentina, figurano i friulani dalla consueta tradizione ai colpi stranieri grazie all’ottima rete di scouting. Prendete il difensore olandese classe 1990, fisico granitico e una buona esperienza internazionale (28 presenze) grazie all’avventura nell’Anderlecht, suo club dal 2012. Ora lo vedremo alla corte di Delneri -
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SVANTE INGELSSON (UDINESE). Tre i milioni di euro spesi dalla famiglia Pozzo per assicurarsi Nuytinck, “solo” 750.000 euro per acquistare invece il 19ennne svedese dal Kalmar. Chili (83) e centimetri (189) da vendere per questo ragazzone applaudito in prima squadra (32 presenze), lui che ha fatto della duttilità un valore aggiunto: nove i ruoli interpretati in carriera, intanto figura come un esterno di centrocampo -
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ANTONIN BARAK (UDINESE). Esuberanza fisica (190 cm per 86 chili) a premiare anche il nuovo ceco di casa friulana, trequartista 22enne e all’occorrenza seconda punta, affare da 3 milioni di euro pagati allo Slavia Praga. I più attenti l’avranno studiato al recente Europeo U-21, vetrina dove ha diviso il campo con Jankto suo compagno di club. Ottime doti tecniche a dispetto della mole, ma soprattutto attenzione alla potenza del suo sinistro: in 3 presenze con la Nazionale maggiore ha segnato altrettanti gol -
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RIAD BAJIC (UDINESE). Se il 19enne Mallé sbarca alla Dacia Arena via Watford, il vero innesto offensivo risponde al centravanti bosniaco classe 1994 autore di 20 centri nell’ultima stagione al Konyaspor. Un rendimento che ha garantito 5,5 milioni di euro alle casse della società turca, suo trampolino di lancio dopo gli inizi in patria al Zeljeznicar. Altro innesto dal gran fisico per Delneri, allenatore che potrà sfruttare le sue abilità da attaccante di manovra oltre al buon fiuto del gol -
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