Cosmi torna al Perugia: che fine hanno fatto i giocatori di quella squadra?
Nuova era per Cosmi al Perugia, lui che prende il posto di Massimo Oddo e torna ad allenare i Grifoni a distanza di 15 anni. Perugino doc e votato al 3-5-2, Serse arrivò fino all'Europa salutando nel 2004: due i campioni del mondo consegnati al calcio e tanti giocatori memorabili. Li ricordate? Ecco i migliori
Nato nel capoluogo umbro e legatissimo alla sua città, Serse Cosmi torna al Perugia. Colpo di scena in casa biancorossa dopo l'esonero di Massimo Oddo e il ritorno in panchina dell’allenatore classe 1958, lui che guidò i Grifoni dal 2000 al 2004 arrivando fino all’Europa. Quattro stagioni in Umbria e tantissimi protagonisti memorabili: due futuri campioni del mondo e sorprese arrivate ad alti livelli, ma non solo. Perché non ripercorrerli? Ecco tutti i giocatori più rappresentativi
Perugia, Oddo esonerato: torna Cosmi in panchinaL'UOMO DEL FIUME. Fedelissimo del 3-5-2 e uomo di grande temperamento, Serse Cosmi si fece notare scalando le categorie alla guida della Pontevecchio e dell'Arezzo. Nel 2000 lo vuole Luciano Gaucci in Serie A per il suo Perugia: ingaggio da 150 milioni di lire e prima volta da allenatore della squadra della sua città. Si farà notare non solo per i risultati ma anche per un look ricercato, stile che comprendeva giacche e jeans oltre all’immancabile cappellino. E che dire dei migliori giocatori da lui allenati?
Le news di Sky Sport su Facebook Messenger: iscrivitiANDREA MAZZANTINI. Il primo portiere del Perugia targato Cosmi, lui che era già presente in rosa davanti a Tardioli nelle gerarchie. Ben 105 le presenze totali in biancorosso prima dell’addio nel 2002, quando si trasferì al Siena chiudendo la carriera. È stato preparatore dei portieri proprio a Perugia nella stagione 2017/18
OSCAR CORDOBA. Non solo Mazzantini tra i portieri italiani di quel Perugia, lui come Michele Tardioli (già viceallenatore del Perugia 2015/16 e poi tecnico del Sansepolcro) e Sebastiano Rossi, vecchia gloria del Milan. Tra gli acquisti esotici di Gaucci c’era anche il numero uno colombiano, prelevato dal Boca Juniors ma schierato solo in 15 occasioni. Attualmente è commentatore televisivo
ZELJKO KALAC. Dall’Australia tra i pali ecco invece l’altissimo portiere acquistato dal Roda, 202 centimetri d’altezza e 104 gare disputate con il Perugia. Dopo tre anni in Umbria se lo assicura il Milan, quattro stagioni (e 56 presenze) prima di ritirarsi in Grecia. Ha già provato la carriera da allenatore dei portieri, in patria, al Western Sydney Wanderers
ZÉ MARIA. Spostiamoci in difesa con il giocatore più utilizzato nell’era Cosmi a Perugia: 159 le sue gare disputate con 20 gol e 4 assist, esterno destro a tutta fascia dal look ossigenato. Troverà spazio pure in Nazionale (26 presenze) così come all’Inter, biennio seguito dal ritiro nel 2009. Ha iniziato ad allenare in Italia ed è passato pure dalla Romania all’Albania: ultimo incarico nel 2018 al KF Tirana
MARCO MATERAZZI. Uno dei due campioni del mondo allenati in Umbria da Cosmi, lui che era alla terza parentesi perugina dove complessivamente ha accumulato 108 presenze e 22 gol. Non servono presentazioni per "Matrix", difensore che diventerà uno degli eroi in Germania nel 2006 e dell’Inter targata Mourinho. Si è già lanciato nelle vesti di allenatore (al Chennaiyin in India), è rimasto legatissimo ai nerazzurri ed è una presenza fissa sui social tra amarcord e post esilaranti
MARCO DI LORETO. Tra i fedelissimi di Cosmi anche il difensore ternano, punto fermo in squadra dal 2000 al 2005 con 153 incontri alle spalle del solo Zé Maria. Rimarrà un’ulteriore stagione dopo la retrocessione e troverà spazio in Serie A pure con Fiorentina e Torino. Attualmente non occupa una panchina da allenatore
MAURO MILANESE. Oggi amministratore unico della Triestina, squadra della sua città, l’ex difensore vanta 76 presenze e due gol nelle sue cinque stagioni complessive al Perugia. Ritirato nel 2009, Milanese è stato anche direttore sportivo e allenatore (breve esperienza al Leyton Orient nel 2014)
SEAN SOGLIANO. Milanese sostituì proprio l’ex compagno come direttore sportivo nel 2011 al Varese, lui che attualmente ricopre lo stesso incarico al Padova dopo le avventure dal Verona al Bari. Da difensore furono 58 le gare disputate agli ordini di Cosmi prima di trasferirsi al Napoli e ritirarsi all’Ancona
FABIO GROSSO. Erede di Mirko Pieri, presente nella prima stagione di Cosmi, campione del mondo nel 2006 proprio grazie all'allenatore perugino: fu Serse a convertirlo da trequartista a terzino intuendone l’abilità nella corsa e nella sensibilità col piede sinistro. Tre gli anni in Umbria (91 presenze con 7 gol), poi le parentesi dalla Francia (Lione) alla Serie A con Palermo, Inter e Juventus. Recentemente esonerato dal Brescia, Grosso ha allenato anche Bari e Verona oltre alle esperienze nelle giovanili della Juve
RAHMAN REZAEI. Due le stagioni a Perugia, 40 gare complessive con 5 gol per il difensore iraniano che troverà fortuna in Italia anche al Messina (tre anni) e al Livorno. Tornato in patria e ritirato nel 2012, Rezaei è stato viceallenatore del Tractor e tecnico del Bargh Jadid fino al giugno 2018
TRAIANOS DELLAS. Conclusa a giugno l’esperienza da allenatore del Panetolikos, l’ex gigantesco difensore greco disputò solo 10 incontri nel Perugia ritrovandosi fuori rosa a causa di un disaccordo contrattuale. Out per 6 mesi e prelevato nel 2002 dalla Roma, Dellas chiuderà all’AEK Atene dove ha immediatamente iniziato la sua vita in panchina. Indimenticabile il trionfo della sua Grecia all'Europeo del 2004
SOULEYMANE DIAMOUTENE. Chi da Perugia ha spiccato il salto nel grande calcio è stato anche il difensore maliano, attualmente in forza al Giulianova. Ritiro vietato anche per Domenico Maietta (Empoli), fresco d'addio invece Jamal Alioui. A caccia di una panchina ci sono Giovanni Ignoffo e William Viali, Stefano Lombardi e Daniele Daino oltre a Claudio Rivalta e Salvatore Monaco. Chi ha abbandonato il calcio dal campo alle vesti di allenatore sono stati invece Hilario e Salvatore Fresi
GIOVANNI TEDESCO. Concentriamoci sul centrocampo di quel Perugia, squadra che poteva contare sull’attuale allenatore del Gzira United a Malta. Ben 6 gli anni in Umbria fino al 2004, 127 le sue presenze con Cosmi indossando anche la fascia di capitano. Uno dei leader del gruppo, lui che segnò un gol nella finale di Intertoto contro il Wolfsburg. Giocò anche per Genoa e Palermo, poi via all’avventura in panchina
FABIO LIVERANI. Un presente in panchina anche per l’ex regista biancorosso, allenatore del Lecce in Serie A. Solo una stagione agli ordini di Cosmi nel campionato 2000/01, lui che era stato notato dalla Viterbese in C: quanto basta per accumulare stagioni nella massima serie con Lazio, Fiorentina e Palermo prima di convincere anche alla guida delle sue squadre
DAVIDE BAIOCCO. Uno degli insostituibili per Cosmi, allenatore che lo schierò 69 volte in due stagioni nel suo centrocampo. Perugino come Serse e in quattro esperienze diverse in forza ai Grifoni, Baiocco spiccò il salto verso la Juventus e si è ritirato la scorsa estate a 44 anni dopo l’ultima esperienza al Biancavilla in Eccellenza
FABIO GATTI. Altro perugino doc e mediano tuttofare, noto per la sua maglia '44' a rievocare la celebre canzone associando numero e cognome. Sono 109 le sue presenze complessive con i biancorossi, lui che proprio in Umbria si è ritirato nel 2013. Dopo essere stato direttore tecnico di Verona, Carpi e Bari, oggi Gatti è capo osservatore del Padova in Serie C
MANUELE BLASI. Ex centrocampista muscolare, attualmente allenatore a Malta come Tedesco (Hamrun Spartans) dopo essersi consacrato al Perugia con Cosmi: 89 le partite complessive, curriculum che gli ha spalancato le porte delle big in Serie A (Juventus, Fiorentina e Napoli tra le altre). Si è ritirato nel 2017 ma non ha abbandonato il calcio trasferendosi in panchina
CHRISTIAN OBODO. All’appello s’iscrive anche il mediano nigeriano, classe 1984 attualmente svincolato dopo l’ultima esperienza in Grecia. Fu scoperto proprio dal Perugia e giocherà tre stagioni in Umbria, poi nuove tappe in Italia (Fiorentina, Udinese, Torino e Lecce) prima di spostarsi all’estero
MA MINGYU. Pedine intoccabili e autentiche meteore, vedi il primo cinese ad aggregarsi ad una squadra di Serie A. Arrivò nel 2000 per un miliardo di lire, se ne andrà senza alcuna presenza in campionato e tra gli sfottò dei compagni: il soprannome era "nonno", lui indicato all'epoca come 27enne ma probabilmente più anziano di quattro o cinque anni come riportato da fonti cinesi. E proprio in patria lavora per la federazione calcistica
SAADI GHEDDAFI. Andò leggermente meglio all’ex calciatore libico, figlio di Mu’ammar e attualmente prigioniero della milizia islamica in Libia. Leader della squadra nazionale e accolto da Gaucci nella stagione 2003/04, Gheddafi divenne il primo giocatore libico a giocare in Serie A scendendo in campo (solo) contro la Juve. Risultato positivo all’antidoping e trasferitosi all’Udinese (una presenza), indossò anche la maglia della Sampdoria senza mai scendere in campo
ROBERTO GORETTI. Tappe parallele a Petrachi per l’ex centrocampista, perugino doc dalla manciata di presenze con Cosmi e dal presente da direttore tecnico proprio al Perugia. Incarico dirigenziale anche per Emiliano Testini (Arezzo) e Massimiliano Fusani (team manager del Sassuolo), mentre Do Prado e Genevier giocano ancora come Cazzola. Vite da allenatori invece per Roberto Baronio (Primavera del Napoli) e Luigi Pagliuca (Ponsacco) oltre a Paul Codrea, loro come gli svincolati Nicolas Cordova, Eusebio Di Francesco e Christian Manfredini
ZISIS VRYZAS. Il miglior marcatore del Perugia di Cosmi era il centravanti greco, 28 gol segnati nelle sue tre stagioni in Umbria. Troverà spazio anche nella Fiorentina e nel Torino prima di chiudere nel 2008 al Paok Salonicco, club dove è stato presidente prima e direttore tecnico poi fino al 2015. Incarico che svolge tuttora al PAE Veria, lui che inaugura la nostra carrellata degli attaccanti di quella squadra
AHN JUNG-HWAN. Il giustiziere dell’Italia ai Mondiali del 2002, gol che sancì la rottura con l’infuriato Gaucci e l’addio alla Serie A dopo 5 gol in 34 presenze. Era arrivato in prestito dal Daewoo Royals, attaccante sudcoreano dalla scarsa fortuna in Europa (Metz e Duisburg) ma superstar in patria: dopo il ritiro nel 2009 è un volto apprezzatissimo nella televisione nazionale
CRISTIAN BUCCHI. Recentemente esonerato dall’Empoli, lui che da allenatore ha guidato anche lo stesso Perugia oltre al Sassuolo in Serie A, l’ex attaccante accumulò 13 presenze e tre gol tra tutte le competizioni agli ordini di Cosmi. Ritirato nel 2011 al Pescara, si è trasferito in panchina come tanti ex compagni
FABIO BAZZANI. Chi invece tornerà a Perugia come vice di Serse Cosmi è l’ex centravanti biancorosso, già braccio destro dell’allenatore nelle ultime avventure al Venezia e all’Ascoli. Solo una stagione in Umbria (2001/02) con 13 gol in 31 gare complessive: si ripeterà alla Sampdoria, meno alla Lazio fino al ritiro nel 2015 al Mezzolara. E ora una nuova tappa al fianco del suo mentore
FABRIZIO MICCOLI. A consacrarsi a Perugia fu anche l’ex attaccante pugliese, arrivato in prestito dalla Juve nel 2002 e dagli ottimi numeri: 16 gol totali, lui che debuttava in Serie A e si confermerà ad altissimi livelli dalla Fiorentina al Palermo. Miccoli ha detto basta nel 2015 dopo l’ultima avventura a Malta
JAY BOTHROYD. Non si è ancora ritirato il 37enne inglese, centravanti giramondo che potete trovare al Sapporo in Giappone. Arrivò a Perugia a 21 anni, realizzò 4 gol in Serie A (più uno in Coppa Italia) prima di togliere il disturbo: inizialmente in prestito al Blackburn, si trasferì definitivamente al Charlton nel 2005. Ma non si è ancora stancato di giocare a pallone
FABRIZIO RAVANELLI, DARIO HUBNER. Tanti gli attaccanti transitati in quel Perugia: ci sono due pesi massimi come "Penna Bianca" (perugino doc, oggi allenatore svincolato) e "Tatanka", che dopo il ritiro si diverte ancora sul campo con gli amici. A livello agonistico hanno da poco detto basta Berrettoni, Tarana, Soncin e Muslimovic a differenza di Andrea Caracciolo (Feralpisalò). Incarico dirigenziale invece per Franco Brienza (Bari) e Marcelo Zalayeta come Amoruso e Bjelanovic, quest'ultimo ds dell’Hajduk Spalato. Chi convive con il campo sono infine Margiotta (coordinatore del vivaio dell’Hellas) e Saudati, anch’egli al lavoro con i più giovani come Robbiati
Tanti i giocatori memorabili di quel Perugia, quanto basta per schierarli col 3-5-2 caro a Serse Cosmi. Ecco la top 11 con i più rappresentativi: Kalac in porta, difesa a tre con Di Loreto e Dellas insieme a Materazzi. Sugli esterni spazio a Zé Maria e Grosso, centrocampo con Baiocco e Blasi ai fianchi di Liverani. E in attacco il tandem è costituito da Vryzas e Bazzani