
Conte-Inter: la 'nuvola di parole' dietro gli sfoghi dell'allenatore nerazzurro
In attesa del faccia a faccia di martedì fra Conte e la società, abbiamo trasformato (grazie al sito tagxedo) le dichiarazioni dell'allenatore nel suo anno nerazzurro in word cloud, nuvole di parole. Questi i concetti chiave che sono emersi...

Le ultime parole sono arrivate dopo la finale di Europa League contro il Siviglia e vanno a chiudere un cerchio di dichiarazioni cominciate già durante la scorsa estate, quando la stagione non era cominciata e Conte lamentava i ritardi della società sul mercato. Da allora una serie di dichiarazioni per smuovere la dirigenza e 'avvicinarla' verso la propria visione di costruzione della squadra in tutti i suoi aspetti. Ecco tutte le tappe in ordine cronologico

19 luglio 2019, vigilia dell'amichevole contro il Manchester United. Conte commenta il mercato dell’Inter: "Pensavo di essere più avanti: rispetto ai piani concordati con la società, siamo in ritardo sia nelle uscite che nelle entrate. Abbiamo la necessità di snellire e creare un gruppo, con la società abbiamo la stessa visione. Resto fiducioso ma dobbiamo darci una mossa, per me è importante avere tempo per lavorare con i giocatori. Come dico sempre: chi ha tempo non aspetti tempo"
VIDEO. Conte: “Mercato, siamo in ritardo. Dobbiamo darci una mossa”
PAROLE CHIAVE - Queste le parole chiave espresse da Conte: ritardo, tempo, società, necessità, visione. Un chiaro riferimento al mercato e la voglia di avere subito una squadra pronta il più presto possibile

23 luglio 2019, vigilia dell'amichevole contro la Juventus. Conte torna sull'argomento mercato ma i toni sono più distesi: "Non avevo bisogno di essere rassicurato, col presidente e i dirigenti abbiamo parlato in modo molto sereno. Le decisioni sul mercato possono spostare l'ago della bilancia e anche le aspettative. Serve tempo per creare una base solida per portare il club al livello a cui compete. I cambiamenti che sta portando la nuova proprietà sono sotto gli occhi di tutti"
VIDEO. Le parole di Conte sul mercato dell'Inter
PAROLE CHIAVE - Clima più sereno che si nota dalle parole chiave usate da Conte: rassicurato, parlato, presidente, dirigenti, decisioni

25 agosto 2019, vigilia di Inter-Lecce. Prima dell’esordio in campionato, Conte fa il punto: "Io penso che oltre al mercato sia importante riuscire a creare una base solida, una squadra che ha grande convinzione, che crede in quello che fa. Solo il tempo potrà dire se questo gap è diminuito. Non guardiamo le altre, concentriamoci su noi stessi e cerchiamo di dare il massimo. Stiamo costruendo una base solida, cioè una squadra che abbia convinzione in quello che fa. Sono soddisfatto di quanto fatto fino a qui"
VIDEO. Conte: "Gap con Juve e Napoli"
PAROLE CHIAVE - Il mercato è in chiusura e resta ancora quello il tema caldo, ma Conte sottolinea altri concetti chiave in vista dell'esordio ufficiale della sua avventura nerazzurra: base solida e convinzione

13 settembre 2019, vigilia di Inter-Udinese. Conte allenta le pressioni sulla società ed esprime soddisfazione per il 'materiale' a disposizione: "Sono contento della rosa, fatta di tanti ragazzi di qualità e con grande margine di crescita. Devo essere bravo io a gestire tutte le forze"
Conte: "Sono contento della rosa"
PAROLE CHIAVE - Il tema delle sue parole è la rosa da cui scaturiscono i concetti chiave: contentezza, qualità e margine di crescita

26 ottobre 2019, dopo Inter-Parma. Conte iniziare a segnalare alcune lacune nella rosa: "Fare giocare sempre gli stessi è difficile. C’è un dispendio di energie sia fisico che nervoso alto. Dobbiamo fare delle valutazioni insieme alla società e capire dove si può fare meglio. Il campionato e la Champions sono competizioni importanti, l’Inter è una squadra importante che non può solo partecipare alle competizioni. Mi risulta difficile dire qualcosa ai calciatori"
VIDEO. Conte chiede rinforzi: "Giocano sempre gli stessi"
PAROLE CHIAVE - Fare giocare sempre gli stessi. È un concetto che ribadisce spesso nelle sue dichiarazioni e che si aggiunge al termine difficile e al destinatario delle sue parole: società

29 ottobre 2019, dopo Brescia-Inter. A distanza di pochi giorni Conte torna sulla questione: "Non devo essere rasserenato sul mercato, ma bisogna fare tesoro di quello che può capitare durante il percorso. Sono da 4 mesi dentro il pianeta Inter e sto iniziando a conoscere tutto, alcune cose non potevo saperle a giugno. Ora ho la situazione chiara, dobbiamo cercare di migliorare. Siamo in testa alla classifica, ma stiamo portando la macchina al massimo dei giri"
VIDEO. Conte: "Sette partite in 20 giorni sono un'anomalia"
PAROLE CHIAVE - È ancora il mercato, dunque, il fulcro dei pensieri di Antonio Conte. A questo si aggiunge in particolare il termine rasserenato: il mister preferisce i fatti alle parole

5 novembre 2019, dopo Borussia-Inter. Dal ko scaturisce lo sfogo di Conte: "Mi sono stufato di dire sempre le stesse cose, spero che queste partite facciano capire certe cose a chi di dovere. Venisse qualche dirigente a dire qualcosa, a inizio stagione potevamo programmare molto meglio. Sono stati fatti errori importanti, non possiamo fare campionato e Champions in queste condizioni. Paghiamo la stanchezza, c'è poco da nascondersi dietro ad un dito. Siamo l'Inter, bisogna farci tutti un esame di coscienza. Si arriva fino ad un certo punto, oltre non si può andare"
VIDEO. Conte: "In estate fatti errori importanti"
PAROLE CHIAVE - Stufato, capire, programmare, dirigente, condizioni: sono questi i concetti chiave che Conte ripete dopo la sconfitta che segna il cammino in Champions dei nerazzurri

8 novembre 2019, vigilia di Inter-Verona. Conte ritorna sullo sfogo: "Voi lo vedete come sfogo, io no. È un discorso costruttivo, per cercare di capire dove si è commesso qualche errore. Sono stato chiamato qui per cambiare i giri del motore dell'Inter degli ultimi 9 anni. Ogni cosa che faccio è per essere costruttivo. Quando noi siamo nel privato, i dirigenti sono i primi a riconoscere alcune situazioni che potevano essere fatte in maniera migliore. Non ho problemi con i dirigenti, abbiamo lo stesso pensiero"
VIDEO. Conte: "Sfogo? No, discorso costruttivo"
PAROLE CHIAVE - Costruttivo: è la parola chiave a cui ruota la conferenza. Conte ribadisce l'intento del suo discorso. Inoltre fa spesso riferimento ai giri del motore, per far intendere che la sua macchina deve rendere al massimo per essere competitiva. E servono più risorse per raggiungere lo scopo

11 novembre 2019, Leadership Development Institute in Arabia Saudita. Conte sale in cattedra e si esprime con parole che sono anche rivolte, implicitamente, a giocatori e dirigenza: "Se si vuole scrivere la storia, ovvero vincere, la richiesta deve diventare alta per tutti. Ma se l'ambizione è quella di vincere e di cercare di fare qualcosa d'importante, è inevitabile chiedere tanto a sé stessi e agli altri"

PAROLE CHIAVE - I concetti espressi da Conte rispecchiano quella che è da sempre la sua filosofia: ambizione, vincere, scrivere la storia

16 dicembre dopo Fiorentina-Inter. Nei giorni precedenti Conte ha ricevuto una busta contenente minacce e un proiettile. Il mister si sfoga nella conferenza stampa: "Mi ritrovo la notizia delle minacce con pallottole senza neanche saperlo. Ma avete capito che anche noi abbiamo famiglie e figli? E sento parlare di rispetto… E qualcuno si è pure offeso! Ma stiamo bene in Italia? No, non stiamo bene…". Parole non rivolte alla dirigenza, ma che torneranno in ballo quando Conte parlerà di importanza della famiglia e scarsa protezione
VIDEO. Lo sfogo di Conte: "In Italia non stiamo bene"
11 gennaio 2020, dopo Inter-Atalanta. La preoccupazione di Conte, in piena sessione, torna il mercato: "Abbiamo una rosa troppo corta e risicata. Ci mancavano quattro elementi e per noi in questo momento, giocare senza quattro giocatori pesa tanto. Quando mancano 4 giocatori sei sott'acqua e si hanno delle difficoltà. Siamo lì, primi in classifica, ma stiamo raschiando il fondo del barile. Se mi aspetto qualcosa a breve? Non bisogna parlare con me di questo. L’unica preghiera che posso fare è cercare di avere sempre tutti a disposizione"
VIDEO. Conte e le assenze
PAROLE CHIAVE - Mancavano quattro giocatori. Conte lo ribadisce in lungo e largo per sottolineare alla società che, in assenza di rinforzi, sarà difficile migliorare la situazione. Il concetto fondamentale è che la rosa è corta

9 luglio 2020, dopo Verona-Inter. I nerazzurri si allontanano dallo scudetto e Conte traccia la prima linea del bilancio in ottica futura: "Cosa serve per migliorare questa Inter? A fine anno farò le mie considerazioni così come le farà il club sul lavoro che ho fatto. Se c'è qualcosa da dire lo dirò al club. A tutti piacerebbe vincere ma bisogna capire quanto si è vicini o lontani dal farlo, ognuno può pensarla in maniera diversa su questo"
Conte: "Dirò alla società cosa serve"
PAROLE CHIAVE - Serve, migliorare, considerazioni. Le dichiarazioni dell'allenatore passano da questi tre concetti che implicano cambiamenti per alzare l'asticella. E se non ci sarà unità d'intenti, serviranno riflessioni in merito

13 agosto 2020, dopo Inter-Torino. Conte parla ancora del suo futuro: "Io sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale cercando di riportare il club dove merita: è inevitabile che ci voglia del tempo, sono arrivato qui con tanto entusiasmo. Se resterò? Ho iniziato un progetto, che ha una durata di tre anni, poi magari il presidente può allungarmi il contratto… Io però non voglio essere di troppo, ma so che sono soddisfatti di me quindi non vedo perché non continuare”.
Conte: "Qui ho iniziato un progetto..."
PAROLE CHIAVE - Riportare e progetto triennale. Il Conte-pensiero riparte da qui e dalle sue frasi si evince la voglia di costruire qualcosa di grande e che duri a lungo

19 luglio 2020, dopo Roma-Inter. Conte si lamenta del calendario e all'interno la critica è forse rivolta anche al 'silenzio' della società: "Non ho nulla da rimproverare a questi ragazzi: semmai passa inosservato il nostro calendario folle, programmato per metterci in difficoltà. Tutte le nostre avversarie hanno usufruito di un giorno in più di riposo. Forse non eravamo presenti quando hanno stilato i calendari, fatto sta che i compromessi penalizzano sempre l'Inter. Se volano schiaffi li prende questo club. E' sempre stato così ed è così anche oggi"
VIDEO. Conte: "Calendario folle"
1 agosto 2020, dopo Atalanta-Inter. Si chiude il campionato e Conte si sfoga ancora: "Ci sarà tempo per tutti per fare le giuste riflessioni, perché è stata un’annata molto intensa soprattutto per me a livello personale. Non è stata semplice. Non è stato riconosciuto né il lavoro mio né quello dei calciatori, ho trovato scarsa protezione da parte del club nei nostri confronti. Se si vuole ridurre il gap con la Juventus, bisogna essere forti in campo ma soprattutto fuori"
VIDEO. Conte, lo sfogo al termine della stagione
E ancora: "Non mi piace quando la gente sale sul carro solo oggi, bisogna starci sempre nei momenti positivi e negativi e all’Inter non è successo questo. Lo capisco, se si è deboli è difficile proteggere squadra e allenatore. Abbiamo dei margini di miglioramento incredibile, ora bisogna capire se la società vuole farli questi miglioramenti. Io ci metto sempre la faccia, davanti a tutti, ma fino a un certo punto: qui nessuno è scemo. Il parafulmine voglio farlo il primo anno, non il secondo. Errare è umano, ma perseverare è diabolico"

PAROLE CHIAVE - In questo caso è senza dubbio il termine protezione il centro della discussione. Conte ne accusa la mancanza da parte della società, e sottolinea il valore di giocatori e campo: se c'è un problema nell'Inter, sottolinea l'allenatore, è soprattutto fuori il rettangolo di gioco, da cui scaturiscono le riflessioni sul futuro

3 agosto, dopo la fine della Serie A. Conte torna a parlare, attraverso l’Ansa, dopo lo sfogo: “Ho sposato un progetto triennale con l'Inter e come ho sempre fatto nella mia vita lavorerò duramente e mi batterò con tutte le mie forze e con tutto quello che è nelle mie possibilità affinché sia un progetto vincente"

PAROLE CHIAVE - Conte torna a ribadire il concetto di progetto triennale e lo intensifica accompagnandolo con dei termini forti che indicano unione ad ampio raggio: sposato e lavorerò

5 agosto 2020, dopo Inter-Getafe. Punzecchiature, ma non solo. Conte rivolge anche elogi al club: "L'operazione Sanchez è stata un'ottima mossa della società. Un plauso al club che ha chiuso un’ottima operazione, molto conveniente. Oggi sono più sereno? Non è questione di serenità, ma di fare il mio lavoro, sono sereno quando vedo i ragazzi con questa voglia e determinazione. Sta diventando una squadra tosta. Sono tutti coinvolti nel progetto".
Il plauso di Conte alla società
21 agosto 2020, dopo Siviglia-Inter. Chiusa definitivamente l'annata, si torna a parlare di futuro: "A mente fredda ci incontreremo con Zhang e cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell’Inter. Con o senza di me, si vedrà. Non c’è astio, ci sono vedute magari diverse e si faranno delle valutazioni. È stata una stagione bellissima, ma alcune situazioni non mi sono piaciute, ho anche una famiglia. Non faccio marcia indietro rispetto a quanto detto. Qualcosa è successo, vedremo se ci sarà la volontà di tutti di migliorare e cambiare certe situazioni"
VIDEO. Conte: "Nei prossimi giorni faremo le nostre valutazioni"
PAROLE CHIAVE - Pianificare? È uno dei concetti che esprime Conte, ma prima andranno riviste alcune situazioni accadute e poi fatte delle valutazioni. In quest'ultima intervista emerge il tema della famiglia, motivo che tra gli altri influirà sulla scelta del mister se proseguire o meno l'avventura in nerazzurro

CONCLUSIONI - Passando in rassegna i temi espressi attraverso le due dichiarazioni, Conte ha spesso ribadito i concetti necessari per stare insieme: pianificazione e visione. Le critiche alla dirigenza sono leggermente variate nel corso del tempo: dal tema del mercato, predominante fino a gennaio (dalla contentezza per la rosa si è passati alle lacune), si è arrivati fino alla mancanza di protezione da parte del club col tema della famiglia sullo sfondo.