Milan-Inter, la Supercoppa di mercato: il confronto tra spese, ricavi e scadenze
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Milan-Inter è una sfida anche a suon di bilanci. Negli ultimi anni, i rossoneri hanno aumentato i ricavi operativi totali e mantenuto invariato il costo del personale, riducendo così il passivo. Alti e bassi per l'Inter che deve affrontare anche la grana dei rinnovi con 8 giocatori in scadenza a giugno. Il confronto tra i due club
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- Milan-Inter è una sfida a tuttotondo. Non solo il derby di Riad che assegnerà la Supercoppa Italiana, ma anche un costante confronto a livello economico tra spese, ricavi e mercato.
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- Confrontando le formazioni di Pioli e Inzaghi, il Milan ha una squadra più giovane, ma con più stranieri (sono l'81,3% tra le fila rossonere). L'Inter, rispetto al passato, ha una rosa molto più italiana con giocatori chiave come Bastoni, Barella, Dimarco e Darmian. In entrambe le squadre, invece, è molto alto il numero di nazionali (il 50% in ognuna)
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- Partendo dai ricavi operativi totali, l'Inter negli ultimi anni ha avuto degli alti e bassi, mentre il Milan, a partire dalla stagione 2019-2020, li ha aumentati sensibilmente. Al termine dell'ultimo campionato, la distanza si è ridotta notevolmente rispetto agli anni precedenti. L'Inter ha dei ricavi maggiori, ma adesso la differenza è di "soli" 53 milioni di euro, dimezzata rispetto al 2020-2021
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- Questo ha portato degli effetti positivi per il Milan che ha ridotto il proprio passivo, passando da -195 milioni a -67 milioni in due anni. L'Inter, invece, ha toccato il punto più basso al termine della stagione 2020-2021, recuperando in parte nell'anno successivo
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- Come è riuscito il Milan a ridurre il passivo? Aumentando i ricavi e mantenendo invariato il costo del personale. Un andamento costante negli ultimi anni attorno ai 170 milioni di euro. Per l'Inter c'è stata l'impennata nella stagione 2020-2021, poi l'inversione del trend nell'ultima annata
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- Gran parte di questi effetti deriva dal mercato. Negli ultimi 5 anni l'Inter ha effettuato più di 200 acquisti e cessioni, con un saldo negativo di soli 47,6 milioni di euro grazie alle vendite di Lukaku al Chelsea e Hakimi al Paris Saint Germain
- Meno movimenti, ma un passivo nettamente superiore, invece, per il Milan visto che nell'arco di tempo è compreso anche l'anno in cui i rossoneri rinunciarono alle coppe europee
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- Regna l'equilibrio, invece, se consideriamo soltanto l'ultimo anno. Stesso numero di acquisti e cessioni, oltre a un saldo negativo quasi alla pari
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- Il principale problema di mercato per l'Inter riguarda i contratti. Ben otto giocatori sono in scadenza a giugno. Skriniar è il nodo principale perché è anche il giocatore con il valore di mercato più alto. Discorso avanzato per il rinnovo di Darmian, mentre con D'Ambrosio c'è la volontà comune di andare avanti. Per gli altri si vedrà, a partire da Dzeko
- In tre, invece, sono in scadenza nel 2024: sono Bastoni, Calhanoglu e Mkhitaryan
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- Situazione più semplice per il Milan che ha ufficializzato da poco il prolungamento di Bennacer. Tra le scadenze di giugno preoccupa solo Giroud, mentre Tatarusanu e Mirante dovrebbero lasciare il club. Capitolo a parte per Ibrahimovic
- Per il 2024, invece, si apre il fronte Leao: c'è discreto ottimismo e in settimana l'avvocato del portoghese è atteso in Italia per andare avanti nella trattativa per il rinnovo