Giro d'Italia, Bais vince la settima tappa sul Gran Sasso. Leknessund resta maglia rosa
GIRO D'ITALIA
La favola di Davide Bais: trionfa sul Gran Sasso, nell'arrivo a Campo Imperatore, e centra la sua prima vittoria tra i professionisti. Non aveva mai vinto nemmeno da Under 23. Dopo una fuga lunga 215 chilometri, nei metri finali semina i compagni di viaggio Vacek e Petilli. Alle loro spalle il gruppo maglia rosa si limita a controllare il distacco dai fuggitivi: nessuno dei favoriti tenta un'azione per dare una scossa alla classifica generale. Leknessund resta leader
I big non ci provano
Oltre all'impresa dei fuggitivi e del vincitore Bais, l'altro grande tema della tappa è la rinuncia dei big a qualsiasi tipo di azione. Il gruppo maglia rosa si è limitato solo a contenere il distacco dei battistrada per impedire che Petilli prendesse la maglia rosa. Nessuno squillo nemmeno negli ultimi 5 km, i più duri della tappa. Evenepoel e Roglic sono arrivati insieme sul traguardo e via via tutti gli altri, da Pinot a Thomas fino ad Almeida, Vlasov e Geoghegan Hart
Le classifiche del Giro
Immutati i distacchi delle maglie rosa e bianca, stravolta solo la classifica di quella azzurra: QUI tutte le classifiche del giro
Le parole di Vacek
Molto toccanti anche le parole del secondo arrivato sul traguardo finale, Karel Vacek: "Non ho vinto, ma è come se lo avessi fatto. Da sei anni non lottavo per vincere, da under me la giocavo con Evenepoel e invece ho affrontato un periodo durissimo. Volevo smettere e non dovevo nemmeno partecipare al Giro"
Ordine di arrivo della 7^ tappa
1) Davide Bais in 6h 08' 40''
2) Karel Vacek - 9''
3) Simone Petilli - 16''
4) Remco Evenepoel - 3'10''
5) Primoz Roglic - ST
6) Thibaut Pinot - ST
7) Geraint Thomas - ST
8) Joao Pedro Almeida - ST
9) Edward Dunbar - ST
10) Christian Scaroni - ST
8) Joao Pedro Almeida - ST
9) Edward Dunbar - ST
10) Christian Scaroni - ST
Le parole a fine tappa
"Non pensavo di avere chance, volevo dare una mano a Fortunato e guadagnare un po' di punti per la maglia azzurra. Quando ho visto che potevo andare, mi sono gestito un po' per andare più forte nel finale", queste le parole di Bais alla fine della tappa
Per Davide Bais è la prima vittoria da professionista. Grande soddisfazione per il corridore della Eolo-Kometa Cycling Team, che in queste prime tappe aveva più volte provato a inserirsi in qualche fuga di giornata. Oggi il suo tentativo è arrivato a termine dopo aver dominato anche gli arrivi ai traguardi volanti e ai tre GPM di giornata
Arrivato anche il gruppo maglia rosa, con Evenepoel che mette le sue ruote davanti a quelle di Roglic: la classifica generale però non cambia. Big timidi, nessuno stravolgimento. Leknessund resta agilmente maglia rosa
Davide Bais vince la tappa sul Gran Sasso!
Una fuga lunghissima per oltre 215 km e alla fine Davide Bais si aggiudica la prima tappa al Giro d'Italia della sua carriera: staccati negli ultimi metri i compagni di fuga Vacek e Petilli
Chilometro finale!
Vacek, Bais e Petilli sono ancora tutti insieme: probabilmente si giocheranno in volata la vittoria di tappa
1.5 km al traguardo
Tra due muri di neve, Vacek prima si stacca di nuovo e ora è lui sorprendentemente a prendere l'iniziativa e a staccare il duo italiano
2,5 km al traguardo
Dal gruppo si è staccato in avanti solo Thomas Champion: nessuno però ha seguito l'azione del francese. Nel frattempo Vacek ha ricucito il divario con Bais e Petilli e ora è lui a tirare davanti ai due
3 km al traguardo
Petilli e Bais con uno strappetto riescono a staccare leggermente Vacek, che però non molla il duo italiano
5 km al traguardo
I battistrada hanno tagliato il traguardo dei cinque km all'arrivo. Ora inizia il tratto finale e più duro della salita verso Campo Imperatore
7 km al traguardo
Bais, Petilli e Vacek hanno 6'34'' di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Tra poco inizieranno i chilometri più duri, con pendenze anche oltre il 10%. I fuggitivi dovranno tenere duro per portarsi a casa la tappa, mentre chi è interessato alla classifica generale potrebbe tentare qualche attacco
12 km al traguardo
Vantaggio dei fuggitivi oscillante sui 7 minuti. Ottima finora la prova della DSM, che sta consentendo a Leknessund di conservare la maglia rosa dopo aver ricucito il distacco dai primi. Al momento nessun segno di vita dai grandi favoriti, Roglic ed Evenepoel su tutti, e dalle loro squadre
20 km al traguardo
I battistrada mantengono un vantaggio di 7'30'' sul gruppo maglia rosa. Questo significa che Simone Petilli non è più la maglia rosa virtuale, ora ripresa dal suo padrone Leknessund. I tre inseguitori però stanno almeno aumentando le loro probabilità di giocarsi la vittoria di tappa
Un po' di curve nella lunga salita, oltre 40 chilometri, che porta al Gran Sasso
26 km al traguardo
Con 8'14'' di ritardo il gruppo maglia rosa è arrivato al GPM di Calascio. Come al solito Pinot è transitato davanti a tutti per conquistare altri punti utili per la maglia azzurra