Giro d'Italia, 19^ tappa: Buitrago vince sulle Tre Cime, Thomas resta in rosa

CICLISMO

Alfredo Corallo

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Il colombiano della Bahrain s'impone nella tappa regina di questa 106^edizione del Giro, con partenza da Longarone e gran finale sulle Tre Cime di Lavaredo a dieci anni dall'epica vittoria di Vincenzo Nibali sotto la neve delle Dolomiti. Roglic guadagna dei secondi preziosi sulla maglia rosa Thomas, Caruso torna 4° in classifica. Sabato la crono decisiva Tarvisio-Monte Lussari, domenica la passerella a Roma

GIRO D'ITALIA, L'ULTIMA TAPPA LIVE

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Nibali sul podio delle Tre Cime di Lavaredo nel 2013 (foto Lapresse)
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Vincenzo Nibali (foto Lapresse)
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Una 'sequenza' fotografica di quella giornata storica per lo 'Squalo' e per il ciclismo contemporaneo a 10 anni esatti da quella impresa.
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2013: LO SQUALO DELLE NEVI
Dopo le edizioni del 1981 (vittoria dello svizzero Beat Breu), 1989 (successo del colombiano Luis Herrera) e del 2007 (Riccardo Riccò), il 25 maggio del 2013 nacque un altro mito, quello di Vincenzo Nibali: in mezzo a una tempesta di neve il messinese tagliò il traguardo a braccia alzate e senza guanti per celebrare il suo primo trionfo al Giro, sigillato 24 ore più tardi nella passerella di Brescia.
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1974: GIBI' A 12 SECONDI DAL MITO
Mitica anche quell'edizione, quando  Merckx rischiò di perdere la maglia rosa, rimontato dal debuttante Gianbattista Baronchelli, salvando il simbolo del primato per appena 12": quanto bastò per vincere il suo quinto Giro d'Italia (ma non quella tappa, che andò allo spagnolo José Manuel Fuente).
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1968: L'ORA DEL "CANNIBALE"
L'anno dopo fu tutta un'altra storia: sotto la pioggia Merckx attaccò negli ultimi km e recuperò 9 minuti ai fuggitivi, conquistando la maglia rosa, che porterà fino a Milano, mettendo in bacheca il suo primo Grande Giro.
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TRE CIME STORY: 1967
Il Giro arriva alle Tre Cime per l'ottava volta nella sua storia. La prima - l'8 giugno del 1967, partita da Udine e vinta da Felice Gimondi davanti a Eddy Merckx e Gianni Motta - finì in farsa: la salita finale fu presa d’assalto dai tifosi e le troppe 'spinte' ai corridori - molti dei quali salirono letteralmente attaccati alle macchine o alle moto - convinsero l'allora patron Vincenzo Torriani ad annullare la tappa
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La maglia rosa transita ora dal Gran Premio della Montagna, vinto ancora da Derek Gee. Dopo una breve discesa comincerà il momento più atteso di questo Giro: la scalata alle Tre Cime di Lavaredo!
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Thomas e soci hanno alzato il ritmo nell'ultimo tratto del Passo Tre Croci e recuperato sui  fuggitivi, ora a 4 minuti.
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15 KM ALL'ARRIVO
Meno di due km al GPM per i battistrada, rimasti in 4: Hepburn. Gee, Buitrago e Nielsen con un vantaggio di 5'30" sul gruppo maglia rosa.
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Rientrano anche Derek Gee e Michael Hepburn.

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Warbasse ripreso da Nielsen e Buitrago sotto una pioggia incessante.

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Acquazzone sulla corsa! Mentre allunga Warbasse, che ha preso 35" sui suoi compagni di fuga.
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I battistrada sono già sulla salita che porta al Passo Tre Croci. Indietro, cambio bici per Roglic, che non dovrebbe fare nessuna fatica a rientrare (una scelta, non per un problema meccanico).
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20 KM ALL'ARRIVO
Sono 11 gli uomini al comando, con 6'30" di vantaggio sul gruppo maglia rosa: Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Magnus Cort Nielsen (EF Education), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Michael Hepburn (Jayco AlUla), Vadim Pronskiy (Astana), Carlos Verona (Movistar), Nicolas Prodhomme e Larry Warbasse (AG2R), Davide Gabburo (Green Project-BardianiCSF-Faizanè), Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck).
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Derek Gee taglia per primo anche il traguardo volante di Cortina, conquistando anche 12 punti utili per la maglia ciclamino. 
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Da Cortina d’Ampezzo si salirà sul Passo Tre Croci (GPM di seconda categoria di 8,2 chilometri al 7,2% di pendenza media), prima del gran finale alle Tre Cime di Lavaredo.
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30 KM AL TRAGUARDO
In 7 al comando sulla discesa, completamente asciutta: Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Magnus Cort Nielsen (EF Education), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Michael Hepburn (Jayco AlUla), Carlos Verona (Movistar), Nicolas Prodhomme e Larry Warbasse (AG2R).
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