Giro d'Italia, 19^ tappa: Buitrago vince sulle Tre Cime, Thomas resta in rosa
Il colombiano della Bahrain s'impone nella tappa regina di questa 106^edizione del Giro, con partenza da Longarone e gran finale sulle Tre Cime di Lavaredo a dieci anni dall'epica vittoria di Vincenzo Nibali sotto la neve delle Dolomiti. Roglic guadagna dei secondi preziosi sulla maglia rosa Thomas, Caruso torna 4° in classifica. Sabato la crono decisiva Tarvisio-Monte Lussari, domenica la passerella a Roma
Dopo le edizioni del 1981 (vittoria dello svizzero Beat Breu), 1989 (successo del colombiano Luis Herrera) e del 2007 (Riccardo Riccò), il 25 maggio del 2013 nacque un altro mito, quello di Vincenzo Nibali: in mezzo a una tempesta di neve il messinese tagliò il traguardo a braccia alzate e senza guanti per celebrare il suo primo trionfo al Giro, sigillato 24 ore più tardi nella passerella di Brescia.
Mitica anche quell'edizione, quando Merckx rischiò di perdere la maglia rosa, rimontato dal debuttante Gianbattista Baronchelli, salvando il simbolo del primato per appena 12": quanto bastò per vincere il suo quinto Giro d'Italia (ma non quella tappa, che andò allo spagnolo José Manuel Fuente).
L'anno dopo fu tutta un'altra storia: sotto la pioggia Merckx attaccò negli ultimi km e recuperò 9 minuti ai fuggitivi, conquistando la maglia rosa, che porterà fino a Milano, mettendo in bacheca il suo primo Grande Giro.
Il Giro arriva alle Tre Cime per l'ottava volta nella sua storia. La prima - l'8 giugno del 1967, partita da Udine e vinta da Felice Gimondi davanti a Eddy Merckx e Gianni Motta - finì in farsa: la salita finale fu presa d’assalto dai tifosi e le troppe 'spinte' ai corridori - molti dei quali salirono letteralmente attaccati alle macchine o alle moto - convinsero l'allora patron Vincenzo Torriani ad annullare la tappa.
Rientrano anche Derek Gee e Michael Hepburn.
Warbasse ripreso da Nielsen e Buitrago sotto una pioggia incessante.