F1, GP Messico: la frenata più severa in curva 1. VIDEO
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Un lungo rettilineo, altitudine record e nove frenate. Tra queste la più severa è la prima dopo la partenza (curva 1). L'analisi di Brembo ci spiega tutto su cosa attenderci all'Autodromo Hermanos Rodriguez. Il fine settimana della F1 è come sempre in diretta su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K (canale 213) e in streaming su NOW
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- Il layout della pista di Città del Messico e l’elevata altitudine comportano regimi termici molto elevati per dischi e pastiglie, rendendo il circuito uno dei più critici per la gestione delle temperature. I motori delle monoposto, essendo sovralimentati non risentono dell’altitudine garantendo prestazioni come a livello del mare mentre l’aria utilizzata per il raffreddamento freni ha una resa decisamente inferiore dovuta alla minore densità
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- L’impianto messicano rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, superiore alle piste statunitensi del Mondiale ma identico al tracciato canadese di Montreal.
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- A differenza di altre componenti, l’altitudine record del tracciato della capitale messicana non incide sul funzionamento vero e proprio dell’impianto frenante che è invece messo a dura prova dai picchi di velocità. La scarsa densità dell’aria però contribuisce a un minor rendimento del cooling per dischi, pastiglie e pinze oltre che per i radiatori e quindi i motori.
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- Nonostante sia la terza pista più corta del Mondiale, i freni vengono utilizzati 9 volte all’Autódromo Hermanos Rodríguez: in un giro fanno 16 secondi e mezzo per pilota equivalenti al 21 per cento della durata complessiva della gara, anche se 6 frenate sono racchiuse nelle prime 7 curve mentre dalla curva 8 alla 17 i freni sono impiegati appena 3 volte.
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- Le curve 6 e 7 sono le sole consecutive in cui il pilota è chiamato ad uno sforzo sul pedale del freno superiore ai 100 kg. Tre sono invece le curve con decelerazioni di almeno 4 g, anche se il picco massimo è di 4,1 g, come nel GP Qatar. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita sul pedale del freno un carico di 67 tonnellate.
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- Delle 9 frenate del GP Messico 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light. La più dura è la prima dopo la partenza perché approfittando del lungo rettilineo le monoposto arrivano a frenare a 343 km/h, scendendo a 113 km/h: servono 2,68 secondi in cui si percorrono 147 metri. Elevato lo sforzo per i piloti: 4,1 g e 128 kg di carico sul pedale del freno.
Dati Brembo
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