La Fia ha avviato un'indagine per possibile conflitto d'interessi. Secondo il media Business F1 potrebbe coinvolgere Toto Wolff, capo del team Mercedes, e sua moglie Susie Wolff, direttrice generale della F1 Academy (la competizione femminile gestita dalla Fom) per un possibile scambio di informazioni che sarebbero dovute rimanere riservate. "Accuse infondate", la replica di Mercedes e della stessa Susie Wolff
"La Fia è a conoscenza delle speculazioni dei media incentrate sull'accusa di informazioni di natura riservata trasmesse al responsabile di una squadra di F1 da un membro del personale della FOM. Il dipartimento sta esaminando la questione". Con questo comunicato e senza fare riferimenti precisi, la federazione ha annunciato l'avvio di un'indagine per possibile conflitto d'interessi.
Business F1: "Coinvolti Toto e Susie Wolff"
A fare nomi è stato, invece, il media Business F1, secondo cui i responsabili dei team coinvolti in F1 avrebbero espresso internamente le loro preoccupazioni sul fatto che Toto Wolff, capo del team Mercedes, e sua moglie Susie Wolff, direttrice generale della F1 Academy - la competizione femminile gestita dalla Fom - potrebbero essersi scambiati informazioni che sarebbero dovute rimanere riservate. "Siamo completamente convinti che le accuse siano false - è la posizione espressa dalla F1 -, e disponiamo di processi e procedure robuste che garantiscono la separazione delle informazioni e delle responsabilità in caso di potenziale conflitto di interessi".
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Mercedes e Susie Wolff: "Respingiamo le accuse"
Reazioni sono arrivate anche dalla stessa Mercedes. "Prendiamo atto del comunicato stampa pubblicato dalla Fia che fa eco ad accuse infondate provenienti da un unico media - ha spiegato un portavoce del team in una nota -. La squadra non ha ricevuto alcuna informazione dal dipartimento di conformità della Fia su questo argomento ed è stata molto sorpresa di apprendere dell'esistenza di questa indagine attraverso i media. Respingiamo completamente queste accuse riguardanti l'integrità e la conformità del nostro team manager". A tal proposito si è espressa anche Susie Wolff, con un post su X-Twitter, dicendo di sentirsi "profondamente offesa, ma non sorpresa" da queste accuse. "È scoraggiante che la mia integrità venga messa in discussione in questo modo - prosegue la britannica -, soprattutto quando sembra essere radicata in comportamenti intimidatori e misogini, e si concentra sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Respingo le accuse con la massima fermezza".