Horner: "Verstappen nervoso in Ungheria? Spinto da emozioni, è ciò che lo rende speciale"

RED BULL

Horner ha parlato a Sky al termine delle FP1 in Belgio, tornando al nervosismo di Verstappen in Ungheria: "Viene spinto da queste emozioni anche mentre guida, è ciò che lo rende speciale. Potrà usare il simulatore fino a tardi? Quando non ci sono più gare". Sulla penalità di 10 posizioni: "Deciso di incassarla qui perché è possibile superare". Infine, sul futuro di Perez: "È nelle sue mani, abbiamo bisogno che faccia punti". Il weekend è live su Sky e in streaming su NOW

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In Belgio sarà una gara fondamentale per Red Bull, che deve difendere il primo posto nella classifica costruttori, minacciato da una McLaren in ottimo stato di forma. Weekend che è iniziato con l'ufficialità della penalità a Verstappen per il cambio del quinto motore endotermico: all'olandese verranno quindi scontate 10 posizioni di penalità in griglia. Nell'ultimo Gran Premio ci eravamo lasciati con un Max particolarmente nervoso con il team; Max che è sembrato però più calmo durante la prima sessione di libere. Altro argomento che tiene banco nel paddock è il futuro di Perez, in bilico nonostante il rinnovo biennale a causa di prestazioni non convincenti. Di tutte queste tematiche ha parlato il team principal della Red Bull, Chris Horner a Sky Sport al termine delle FP1.

Christian, partiamo con la configurazione che avete scelto per questo Gran Premio: possiamo dire che siete tornati alla vecchia e usate due macchine diverse? Non è comune per un team usare due macchine diverse in una stagione, cosa succede?

“Stiamo usando dei componenti diversi soltanto nella copertura del motore e in quello che sta attorno, per il resto la macchina è la stessa. È sempre stato il piano per queste piste ad alta velocità, sarà lo stesso qui e a Monza, ma poi torneremo con la stessa carrozzeria di prima a Zandvoort e Singapore. Cambierà a seconda del circuito”. 

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Credo che Verstappen abbia ritrovato le prestazioni durante le libere 1, voi avete trovato un Max più calmo rispetto all’Ungheria. Sei stato sorpreso dalle sue reazioni dopo quello che è successo in gara?

“Innanzitutto, è stata una buona prima sessione oggi e questo è positivo. In Ungheria bisogna ricordare che Max è un personaggio molto determinato e fina dal primo giro quando è stato spinto fuori in curva 1 aveva già le emozioni molto alte. Max prospera su queste emozioni e passioni. Le cose però erano andate per il verso storto per lui e poi c’era stato anche quel tentativo di sorpasso su Hamilton, e via dicendo. La strategia puntava tanto sui sorpassi e probabilmente questi sono stati più difficili di quanto pensavamo. Sono sicuro che se si mettesse un microfono addosso ad un calciatore si sentirebbero parole non adatte ad un pubblico familiare; purtroppo, in F1 tutto viene trasmesso, in macchina, fuori dalla macchina e mentre si guida. Ovviamente lui viene spinto da queste emozioni anche mentre guida, ma è quello che lo rende il pilota speciale che è. Ne abbiamo discusso dopo la gara insieme a Lambiase e abbiamo esaminato tutto in privato. Ci sono sempre delle lezioni da imparare”.

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Max incasserà una penalità di 10 posizioni in griglia. Pensi che sarà più difficile che nelle stagioni precedenti rimontare in gara?

“Certamente, perché le altre macchine sono più vicine, le gare sono più combattute, non ci sono i distacchi che c’erano l’anno scorso. Quindi, strategicamente abbiamo deciso di incassare penalità qui perché è possibile superare. Ovviamente nelle gare successive, sarà più difficile. Vedremo quale sarà il meteo domani, domenica dovrebbe essere asciutto, ma sarà più difficile rimontare perché le macchine sono più vicine”.

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Quale sarà il futuro di Perez?

“Il futuro di Checo è nelle sue mani. Deve fare un bel weekend, abbiamo bisogno che faccia punti per il mondiale costruttori perché McLaren ha recuperato tantissimo nelle fasi precedenti e abbiamo bisogno che lui ritorni in forma, quella che aveva mostrato nelle prime gare”. 

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Parlando di futuro, con l’incognita riguardo Checo che potrebbe perdere anche il suo sedile e guardando i piloti disponibili, Ricciardo, Tsunoda, Lawson e un pilota di F3 Lindblad, che si sta preparando per la F1 e si dice anche che abbiate cambiato le regole per permettergli delle prove libere in F1. Guardando al futuro della Red Bull, pensi che come team sia meglio avere sangue fresco oppure un pilota con un po’ più di esperienza che possa collaborare con Max?

“Per le prossime 11 gare abbiamo bisogno di difendere il titolo costruttori, abbiamo bisogno che Max e Checo facciano punti. Per cui l’esperienza è importante in queste situazioni. Però stiamo anceh sui giovani piloti, abbiamo Lawson, Hadjar che sta facendo un ottimo lavoro in F2, Lindblad in F3, che sembra un talento davvero promettente. Quindi bisogna continuare a guardare al futuro, ma nel presente immediato il nostro pilota è Sergio ed è necessario che torni nella forma che aveva mostrato nelle prime gare”.

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Quegli incidenti a Monaco e nel weekend precedente di Perez, vi hanno reso un po’ più difficile rientrare nel budget cap?

“Aggiunge sempre pressione, il team sta lavorando sodo. Siamo nelle ultime settimane per fornire nuovi pezzi e quando ci sono gli incidenti aggiunge una pressione ulteriore sia sullo sviluppo sia sul budget cap in particolare. Il team ha fatto un grande lavoro per rimediare però ora stiamo attraversando una fase importante del campionato. Le prossime 4/5 gare saranno cruciali”.

Tornando a Max, si è parlato tanto del fatto che non debba stare al simulatore alle 3 del mattino, che dovrebbe andare a letto più presto. Lui si è difeso dicendo che ha vinto 3 titoli mondiali e che sa cosa fare. Pensi sia necessario proteggere Max in modo che possa affrontare meglio le cose oppure pensi che le affronti bene da solo?

“Ripeto, ne abbiamo parlato dietro le quinte. Poi ogni persona è diversa e quindi non si può paragonare Max ad altri. Max sa perfettamente cosa gli chiediamo e cosa è necessario da parte sua per fornire i risultati che prevediamo. Noi ci affidiamo al suo buon giudizio. Per me è una questione molto semplice”.

 

Quindi gli consentite di giocare tardi?

“Quando non ci sono più gare”. 

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