Antonelli: "Io in Mercedes, ancora non ci credo. Voglio riportare in alto l'Italia in F1"

le prime parole

"Ancora non mi sembra vero", confessa un emozionato Kimi Antonelli dopo l'annuncio del suo futuro in Mercedes accanto a Russell, "Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura". Andrà a sostituire Hamilton: "Rimpiazzare Lewis non è possibile, io voglio essere visto come Kimi Antonelli". L'obiettivo è riportare l'Italia ad alti livelli in Formula 1. Di seguito, l'intervista completa a Sky. Il Mondiale è a Monza: tutto il weekend è live su Sky e in streaming su NOW

F1, GP ITALIA: LA DIRETTA DELLA GARA

Quello di Monza sarà un weekend che Kimi Antonelli difficilmente dimenticherà: in 24 ore ha esordito in F1 sulla Mercedes di Russell nelle FP1 ed è arrivata l'ufficialità del suo posto al fianco proprio di George per il 2025 al posto di Hamilton. "Ancora adesso non mi sembra vero", confessa a Sky il giovane pilota, "Ringrazio Mercedes e tutte le persone che lo hanno reso possibile". Kimi sostituirà Hamilton, ma non vuole essere il suo rimpiazzo: "Io voglio essere visto come Kimi Antonelli, l'obiettivo è riportare l'Italia ad alti livelli". Il grande sogno, "Vincere il primo GP e poi diventare campione del mondo".

F1, intervista a Kimi Antonelli

Kimi, come stai?

“Oggi sto molto meglio. Ho cercato di dimenticare, anche se mi sono divertito molto in quei pochi giri, mi sentivo veramente bene in macchina. Diciamo che ho cercato di dimenticare quello che è successo perché ho da fare due gare in F2 e quindi bisogna far bene”.

 

Kimi Andrea Antonelli, pilota Mercedes 2025. Ci farai l’abitudine sicuramente, ma un po’ impressiona?

“Sì, impressiona perché se ci ripenso tre anni fa avevo appena iniziato in F4 e non avrei mai pensato di arrivare così presto in F1. Ancora adesso non sembra vero. Però sono contentissimo. Ringrazio Mercedes e tutte le persone che lo hanno reso possibile. Non vedo l’ora di iniziare”.

 

Ci si allena ad affrontare con naturalezza e freddezza anche questi momenti? A mantenere un po’ le emozioni in cassaforte?

“Non è facile, però alla fine, anche grazie alla mia famiglia e a Mercedes, impari a gestire tutte queste emozioni, anche se certe volte è difficile tenerle dentro. Credo che grazie a Mercedes e alla mia famiglia sia diventato la persona che sono oggi e cerco sempre di non far vedere troppo le mie emozioni, specialmente nei momenti difficili, ma anche in momenti come questo. Io sono veramente emozionato anche se non lo sto facendo vedere molto”.

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Sei emozionato, è un weekend per cui vale la pena emozionarsi

“Sì, stamattina ero molto emozionato una volta sveglio. Vedere finalmente le notizie dell’ufficialità è stato un bel momento da condividere soprattutto con la mia famiglia. C’è stata molta emozione stamattina, ma ora sono tornato calmo perché c’è ancora una gara da fare”.

 

Noi vi vediamo crescere e ogni tanto ci dimentichiamo l’età che avete. Ti senti un diciottenne un po’ speciale, perché i tuoi coetanei in genere fanno altro?

“Mi sento un diciottenne molto speciale. La cosa bella è che ho avuto il mio primo contratto in F1 prima di avere la patente per la macchina. Sono molto contento e mi ritengo anche fortunato perché non è facile ricevere queste occasioni. La cosa importante sarà sfruttarla nel miglior modo possibile, però sono contentissimo e non vedo l’ora di iniziare”.

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Hai dormito meno la notte prima delle prime libere di ieri o ieri notte pensando all’annuncio di oggi?

“Tutte e due non ho dormito. Ho fatto molta fatica ad addormentarmi e poi ho fatto molti sogni sulle libere e sull’annuncio, tanti pensieri nella mia testa. Però anche se non sono riuscito a dormire, va bene così perché è stato bellissimo svegliarsi ieri sapendo che avrei fatto la FP1 e oggi sapendo che ci sarebbe stato l’annuncio”.

 

Sei un po’ arrabbiato con te stesso per quello che hai fatto ieri? Avresti fatto qualcosa di diverso?

“Sì, avrei sicuramente cambiato l’approccio. Ero veramente contento per l’opportunità, non ero nervoso perché volevo godermi il momento il più possibile. quando guidavo avevo confidenza con la macchina però purtroppo sono andato oltre il limite ed è finita presto. In ogni caso, la cosa incoraggiante è stata vedere il passo che avevo sin da subito. Ero molto deluso ieri soprattutto nei confronti del team e di Russell. Non è stato un bel momento però in quei pochi giri fatti me la sono goduta”.

 

Servono anche queste cose per crescere?

“Sì, ho imparato tantissime cose, soprattutto perché ieri sono andato in pista e volevo cercare subito il limite. Però non ho pensato che anche per le condizioni che c’erano ieri sarebbe stato meglio spingere progressivamente. Ieri ho fatto un errore da rookie, banale, però ho imparato la lezione, non nel miglior modo, però comunque l’ho imparata e sicuramente nel futuro non accadrà”.

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Hai parlato spesso della tua famiglia, si vede che rapporto speciale avete e quanto è stato importante per la mia crescita. Hai trovato una seconda famiglia e un papà sportivo in Toto Wolff?

“Sì, diciamo che Mercedes è una seconda famiglia. Con Toto ho un bellissimo rapporto, anche la mia famiglia lo ha. Sono molto contento di ciò. Mi hanno supportato sin dai tempi del kart, mi hanno aiutato nei momenti più difficili e mi hanno aiutato a diventare la persona che sono oggi. Sono molto contento di avere la possibilità di continuare con loro e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura con Mercedes”.

 

Questa fiducia che loro hanno riposto in te è già stata la svolta?

“Sapere che loro ci sarebbero stati in ogni caso, nel bene e nel male, dà tanta confidenza a livello mentale perché sai di avere il loro supporto sia nei momenti belli, ma soprattutto in quelli brutti. A livello mentale ti aiuta davvero tanto soprattutto a continuare ad andare avanti ma anche a fare meglio di quello che stai facendo adesso”.

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Si è detto già tanto di te, l’erede di Hamilton, il nuovo Max, il nuovo Sinner; c’è qualche espressione che ti ha colpito di più? Come vuoi vederti tu?

“Io voglio essere visto come il nuovo Kimi Antonelli. Credo che rimpiazzare Lewis Hamilton non sia possibile perché lui è una figura talmente grande nello sport, è riuscito ad ottenere tanti risultati nello sport, che credo non sia giusto essere considerato il rimpiazzo di Hamilton. Io voglio essere visto come Kimi Antonelli, un nuovo pilota italiano che correrà per Mercedes nel 2025. Non vedo l’ora di correre con la bandiera italiana e l’obiettivo è riportare l’Italia ad alti livelli nella Formula 1”.

 

Adesso farai ancora delle altre libere prima del debutto del 2025, probabilmente in Messico, come ti piacerebbe arrivare preparato al debutto nel 2025? In cosa vorresti essere migliore?

“Sicuramente nell’approccio. Sarà un fattore su cui lavorerò tanto, anche nelle prossime FP1. Anche tenere un po’ di margine alla fine delle libere per poi dare tutto in qualifica. Poi anche lavorare sulla tecnica e sulle procedure, perché rispettarle è un fattore importante in F1. Quindi devo lavorare ancora su questo perché è abbastanza complicato. Poi lavorare anche sul passo gara che è estremamente importante”.

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Di solito si arriva a Monza e le attese sono tutte su quello che farà Ferrari nella gara di casa. Invece, tu sei riuscito a rubare la scena a Ferrari a Monza. Adesso senti che i tuoi sogni di arrivare in F1 sono i sogni di una nazione intera che fa il tifo per te?

“È una sensazione bellissima spere di avere tutta la nazione che crede in te e realizzare che hai delle responsabilità. Ovviamente le aspettative dei tifosi saranno alte. Io cercherò di fare del mio meglio e ottenere il miglior risultato possibile per me è per il team e cercare di riportare l’Italia in alto. È bello vedere così tanti tifosi contenti per un nuovo pilota italiano”.

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È il grande sogno della vita che si realizza, il prossimo?

“Vincere il primo Gran Premio sicuramente”.

 

Quanto ti dai?

“Difficile da dire, spero già il prossimo anno. Sarebbe veramente un sogno. Non sarà facile perché il livello è altissimo e avrò tantissimo da imparare ma sarà quello l’obiettivo. Un sogno ancora più grande sarà diventare campione del mondo”.