F1 in Austria: le caratteristiche del Red Bull Ring e la novità delle strisce di ghiaia
IL CIRCUITO
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Con i suoi 4.318 metri è uno dei circuiti più amati dai piloti. È mix di salite e discese “importanti”, con pendenze fino al 12%. Pista veloce, frenate violente, severa per il motore: ecco com'è fatta la casa della Red Bull. E quest'anno una novità: una striscia di ghiaia per risolvere il problema dei track limits. Tutto il weekend del GP d'Austria è live su Sky e in streaming su NOW: torna anche la Sprint Race!
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- Il Mondiale arriva al Red Bull Ring di Spielberg, in Austria. Si corre su una delle piste più apprezzate dai piloti, ma anche piuttosto complicato e insidioso. Ondulato, piuttosto corto e con decelerazioni forti. C'è poi una novità relativa ai track limits e tona anche la gara Sprint.
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- Il tracciato austriaco, lungo 4.318 m, è situato tra le Alpi ad una altezza sul livello del mare attorno ai 660 metri. È mix di salite e discese “importanti”, con pendenze fino al 12%. Pista veloce, severa per il motore e frenate violente (7 in totale).
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- Pista veloce, freni sotto stress. Circuito poco tortuoso, stop&go, da medio carico aerodinamico con elevata velocità media e alta velocità di punta. Offre sia curve lente da trazione che rettilinei da elevata velocità, con tre grandi frenate. Il tempo in cui i piloti rimangono con il piede sul freno è però relativamente basso: attorno ai 9 s. Le frenate sono ravvicinate e questo rende difficile il raffreddamento dei freni, anche per la presenza di aria leggermente rarefatta.
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- Quanto alle curve di Spielberg, le gomme tendono a surriscaldarsi molto sul lato destro, portando a un notevole consumo del battistrada, e a raffreddarsi sulla sinistra.
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- Il Red Bull Ring, a livello di percorrenza e in termini di tempo sul giro, è sicuramente uno dei tracciati più veloci.
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- Dopo le polemiche dello scorso anno, la questione dei track limits e dei tempi cancellati al Red Bull Ring dovrebbe aver trovato una soluzione con l'inserimento da parte della FIA di strisce di ghiaia in alcuni punti del tracciato. Nel VIDEO in descrizione la spiegazione di Matteo Bobbi
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