I 13 Mondiali piloti vinti di cui sette consecutivi tra il 1968 e il 1974, i 10 campionati del mondo costruttori. L'innovazione col Ford Cosworth DFV che avrebbe dominato in lungo e in largo. La Lotus e Jackie Stewart. McLaren, Williams e Schumacher, fino all'ultima vittoria di Fisichella nel 2004
- È arrivata anche la conferma ufficiale: Ford tornerà in Formula 1 dal 2026 in una partnership con Red Bull. L'annuncio nella parole del Presidente e Ad Domenicali: "La notizia odierna che Ford arriverà in Formula 1 dal 2026 è fantastica per lo sport. È un marchio globale con un'incredibile eredità nel mondo delle corse". Per il colosso americano è un ritorno nel Circus dopo oltre vent'anni.
- Nasce tutto da qui. Perché quella di Ford è una storia di motori, di passione e di vittorie, all'alba di un grande ritorno. Tutto parte da tra parole: il Ford Cosworth DFV (la sigla inglese per Double Four Valve), o più semplicemente: il più longevo motore della storia della Formula 1. Dominante dalla seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta.
- Il Ford Cosworth DFV si è imposto in oltre 150 Gran Premi. Concepito da Mike Costin e Keith Duckworth. I due tecnici e fondatori della Cosworth, l'azienda che di mestiere produceva i motori da corsa, vennero convocati dai vertici Ford e Lotus, obiettivo: lo sviluppo di un motore per correre in Formula 1. E vincere.
- A quel punto, parlano i numeri: il nuovo motore vinse subito alla sua prima apparizione, il Gran Premio d'Olanda con Jim Clark (qui in foto) sulla Lotus nel 1967. Dunque i 13 campionati del mondo piloti - 7 dei quali consecutivi tra il 1968 e il 1974 - e i 10 campionati del mondo costruttori.
- Un binomio vincente, come con nessun'altra. Qui si sono iscritti all'albo d'oro del Mondiale di Formula 1 quattro piloti campioni del mondo: Graham Hill, Jochen Rindt, Emerson Fittipaldi e Mario Andretti, rispettivamente nel 1968, 1970, 1972 e 1978.
- Ma soprattutto un legame indissolubile con chi, su una Lotus, non ci salì: Jackie Stewart. Tre titoli mondiali: 1969 con Matra; 1971 e 1973 su Tyrrell. Dopo la carriera al volante, Stewart della Ford ne divenne consulente e il suo team in F1 - lo Stewart Grand Prix - venne acquistato proprio dalla Ford (che divenne la Jaguar Racing) nel 2000.
- La storia della Ford in Formula 1 si intreccia anche col primo titolo McLaren. Il primo successo di sempre della scuderia britannica fu nel 1968 a Spa: il motore Ford spinse la macchina nel fondatore Bruce McLaren davanti alla BMR di Pedro Rodriguez e alla Ferrari di Ickx. Mentre il primo titolo iridato arrivò nel 1974 con Emerson Fittipaldi al volante.
- E lo stesso accadde qualche anno dopo su un'altra scuderia simbolo del Circus: la prima vittoria a Silverstone nel 1979 con Clay Regazzoni al volante. Il titolo piloti nel 1980: il motore Ford Cosworth DFV spinse Alan Jones davanti a tutti, come poi accadrà due anni dopo con Keke Rosberg, papà di Nico.
- Il ritorno è nei primi anni Novanta con una nuova versione, la HBA montata sulla Benetton che accompagnerà per mano l'uomo capace di riscrivere la storia del motorsport. Ford fu con Schumacher nei primi punti della sua carriera e nel primo successo di sempre a Spa nel 1992. E nel primo di quelli che poi sarebbero diventati sette Mondiali, nel 1994. Anche l'ultimo vinto da un motore Ford in F1.
- Era l'aprile del 2003, Gran Premio del Brasile. La Jordan correva su motore Ford RS1 e Fisichella chiuse davanti a Raikkonen e Alonso. Quasi vent'anni fa.
- Questa volta meno gloriosa: nel 2000 con il team Jaguar Racing, acquistando la scuderia proprio dal grande ex Jackie Stewart, la Stewart Grand Prix. Cinque Mondiali senza grandi successi: un nono, un ottavo e tre settimi posti costruttori con due podi: il terzo posto di Irvine a Monaco 2001 e a Monza nel 2002. La Ford decise di abbandonare la competizione nel 2004: la Jaguar Racing divenne Red Bull Racing. E con Red Bull, nel 2026, Ford tornerà. Un cerchio che si chiude.