Gara incredibile in Texas: primo Kimi e Vettel 4°. Hamilton scattato dalla pole e terzo al traguardo. Subito testacoda di Seb, poi il finlandese della Ferrari riesce a prendere e tenere il comando della corsa. Sul podio anche un grande Verstappen. Il britannico della Mercedes fallisce il primo match point Mondiale, può diventare campione in Messico. Squalifiche per Ocon e Magnussen, penalità a Grosjean da scontare nel prossimo GP
Una gara favolosa, forse la più bella di questa stagione. Il GP di Austin, in Texas, lo vince Kimi Raikkonen su Ferrari, che torna sul gradino più alto del podio dopo 5 anni dall’ultima volta (con la Lotus, 9 con la Ferrari). La Rossa dà così un segnale di ripresa, mentre il finlandese, da poco 39enne, ha dimostrato grande tecnica e capacità di controllo anche nei momenti più difficili. La scena se la prende Kimi, ma la gara di oggi ha diversi risvolti. Hamilton, terzo al traguardo, deve rinviare la festa per il titolo Mondiale, complice il 4° posto di Vettel. Il britannico è stato molto prudente, preferendo perdere la battaglia – straordinario il duello con Verstappen nel finale – e rinviare ogni discorso alla prossima gara in Messico. Grande la prova del già citato Verstappen, scattato dal 18esimo posto e unico pilota Red Bull in pista dopo il ritiro di Ricciardo (problemi alla batteria, come in Bahrain). Al via il poleman Lewis mantiene la testa, poi arriva l’accelerata di Raikkonen. Il via è caotico, ci sono dei contatti. Tra questi quello tra Vettel e Ricciardo, con il tedesco che commette un (altro) errore e va in testacoda. Gara da ricostruire per limitare i danni, chiude quarto con un bel sorpasso nel finale su Bottas e per ora lascia la partita mondiale ancora aperta. Ma a Città del Messico Hamilton potrebbe accontentarsi anche di un settimo posto. Nel post gara è arrivata la squalifica ad Ocon della Force India e Magnussen della Haas: flussometro e consumi nel mirino dei commissari. Magnussen, in particolare, ha oltrepassato il consumo di 105kg nel corso della gara. Problemi anche per Grosjean, pilota dell'altra Haas: tre posizioni di penalità in griglia nella gara di Città del Messico e 1 punto sulla licenza (gliene restano 2). Il francese è stato punito dalla direzione gara dopo l’incidente con Leclerc al primo giro; aveva tamponato il monegasco dell’Alfa-Sauber in curva 12. Infine una curiosità: per la prima volta un GP corso il 21 ottobre non è decisivo per il mondiale. I precedenti nel 1984, 1990 e 2007.
Di seguito tempi e cronaca del GP
Statistiche post GP
- 21esima vittoria in carriera per Kimi Raikkonen, la prima da quella in Australia 2013 con la Lotus, cinque anni e sette mesi fa.
- Raikkonen non vinceva da 111 gare e 2044 giorni: è la striscia di GP da una vittoria a quella successiva più lunga di sempre.
- Raikkonen con questa vittoria stacca Hakkinen a quota 20, diventando il pilota finlandese più vincente di sempre.
- Hamilton interrompe una striscia di 4 vittorie consecutive, mancando l’aggancio al suo record personale di 5 successi in fila stabilito dal GP d’Italia al GP degli USA nel 2014.
- Questo è il 50esimo podio di Raikkonen su una Ferrari, diventa solamente il terzo pilota nella storia del Cavallino a riuscirci dopo Schumacher (116) e Barrichello (55).
- Per la Ferrari è la prima vittoria negli USA da 12 anni, quando Schumacher trionfò ad Indianapolis, e il primo successo ad Austin.
- Per Raikkonen è il decimo podio stagionale: era da 11 anni che non ne raccoglieva così tanti, vale a dire dal 2007 (anno in cui vinse il Mondiale) quando ne catturò ben 12.
- Verstappen completa la miglior rimonta della sua carriera, scalando 16 posizioni dal 18esimo posto di partenza al 2° finale. La più grande rimonta in precedenza risaliva al GP di Russia di quest’anno ed era di 14 posizioni, dal 19esimo al 5° posto.
- Con i punti conquistati oggi da Raikkonen e Bottas, la Finlandia sale a quota 3446,5 e scavalca il Brasile al terzo posto come nazione con più punti conquistati nella storia della F1 (lontanissime Gran Bretagna e Germania).
-Raikkonen interrompe oggi una sequenza di 30 podi consecutivi senza vittorie, la più lunga nella storia della F1: dall’ultimo successo in Australia 2013 a oggi aveva conquistato 14 secondi posti e 16 terzi posti.
# | Driver | Time |
---|---|---|
1 | RAIKKONEN | 0 |
2 | VERSTAPPEN | +1.281 |
3 | HAMILTON | +2.342 |
4 | VETTEL | +18.222 |
5 | BOTTAS | +24.744 |
6 | HULKENBERG | +87.210 |
7 | SAINZ | +94.994 |
8 | OCON | +99.288 |
9 | MAGNUSSEN | +100.657 |
10 | PEREZ | +101.080 |
11 | HARTLEY | +1 LAP |
12 | ERICSSON | +1 LAP |
13 | VANDOORNE | +1 LAP |
14 | GASLY | +1 LAP |
15 | SIROTKIN | +1 LAP |
16 | STROLL | +2 LAPS |
RIT | LECLERC | +25 LAPS |
RIT | RICCIARDO | +48 LAPS |
RIT | GROSJEAN | +54 LAPS |
RIT | ALONSO | +55 LAPS |