LA FOTOGALLERY. Parte tra meno di due settimane in Giappone la missione di Valentino: recuperare 52 punti a Marquez e tentare di conquistare il Mondiale. Ecco le carte del Dottore per arrivare ancora in gioco a Valencia e cercare di prendersi la rivincita dopo la beffa del 2015
Domenica 16 ottobre, Motegi. Partirà da lì l'operazione remuntada di Valentino Rossi, che a quattro gare dal termine del Mondiale deve recuperare 52 punti di svantaggio da Marc Marquez. Missione impossibile? Difficile certo, ma non impossibile: ecco come il Dottore può ancora sperare -
REGOLARITA' E VITTORIE. Rossi sta pagando a caro prezzo i tre zeri accumulati in stagione (Americhe, Mugello e Assen), cosa che non gli capitava dal 2011. In queste ultime quattro gare dovrà necessariamente salire sempre sul podio (già 8 quest'anno, con una striscia aperta di 4) e cercare di tornare a vincere. Gli unici due trionfi del 2016 sono ormai datati aprile e giugno -
UN PASSAGGIO A VUOTO DI MARC. Si è parlato tanto del nuovo Marquez in versione ragioniere. I risultati si vedono: 'solo' quattro vittorie ma tanti piazzamenti, sempre a punti anche in giornate difficili come a Le Mans. Non era mai accaduto nella carriera del 93 di non avere nemmeno uno zero in casella. La speranza di remuntada di Rossi passa anche da questa statistica -
L'ASPETTO PSICOLOGICO. Dopo quanto accaduto lo scorso anno, i rapporti tra i due sono freddi ma civili. Certo, Valentino ha dalla sua la carta della psicologia: con la sua straordinaria esperienza, sa che tasti toccare per tentare di minare qualche certezza del rivale. Che, ricordiamolo, è un classe 1993 -
IL FATTORE LORENZO. Su una cosa siamo certi: Jorge non farà gioco di squadra per aiutare il compagno-rivale a vincere il titolo. Ma Lorenzo è orgoglioso e in queste ultime quattro uscite con la Yamaha vorrà lasciare un ottimo ricordo. Il suo obiettivo, ora, è finire il Mondiale davanti a Valentino: un Jorge al 100% rischia di togliere punti al suo compagno ma anche a Marquez -
VINALES, IANNONE E GLI ALTRI. Nel Mondiale più pazzo di sempre, con 8 vincitori diversi in 8 gare, tutto può succedere. La Ducati è incostante ma veloce, Crutchlow un'incognita su ogni circuito, Vinales un talento che potrebbe aiutare il suo futuro compagno in Yamaha. Insomma, Marquez rischia di ritrovarsi come alleato solo il fidato Pedrosa -
LA CARICA DEI TIFOSI. Dopo tre settimane di stop, la MotoGP farà il suo ritorno a Motegi, circuito storico di proprietà della Honda. Peccato che le tribune saranno, come sempre in Giappone, una marea gialla paragonabile a quelle del Mugello e di Misano -
QUELLA VOLTA NEL 2006... Già dieci anni fa, Rossi aveva compiuto una clamorosa rimonta iridata su Nicky Hayden, poi vanificata a causa dello scivolone nella gara finale di Valencia. Un decennio più tardi, Valentino farebbe subito la firma per arrivare a giocarsi il match point con Marquez all'ultimo GP -
L'ISPIRAZIONE DELLE GRANDI RIMONTE DELLO SPORT. Bartali che recupera 21' di svantaggio al Tour 1948, le 5 stoccate in 13'' della Vezzali bronzo a Londra 2012, i 13 punti in 35'' di Tracy McGrady nella rimonta di Houston contro gli Spurs in Nba, il titolo iridato di Raikkonen con la Ferrari nel 2007, con 17 punti recuperati a Hamilton sui 20 disponibili, la Coppa America di vela vinta da Oracle per 9-8 dopo essere stata sotto 8-1, la Champions 2005 conquistata dal Liverpool, sotto 0-3 all'intervallo con il Milan. Lo sport ha regalato queste perle, cosa saranno mai 52 punti in quattro gare? -
PHILLIP ISLAND, TERRA DI ROSSI. L'ultimo trionfo, nel 2014, ha interrotto un digiuno di ben 9 anni in Australia. E pensare che nella terra dei canguri, Valentino ci sguazza, con ben 8 vittorie in carriera -
IN RICORDO DEL SIC. Il 30 ottobre si torna a Sepang, dove cinque anni fa perse la vita Marco Simoncelli. Da quel giorno, Valentino non è più riuscito a vincere in Malesia: che sia la volta buona? -
VALENCIA II, LA RIVINCITA. L'obiettivo di Rossi è quello di arrivare il prossimo 13 novembre al circuito Ricardo Tormo con ancora una possibilità matematica di titolo. A quel punto, sulla gara secca, tutto può succedere. La ferita del 2015 non si è ancora chiusa: l'unico modo per cicatrizzarla è portare a casa il Mondiale. Difficile certo, ma non impossibile... -