La scomparsa improvvisa del 13 volte campione del mondo spagnolo ha scosso il web. Da Brno, dove domenica si corre il GP della Repubblica Ceca, ecco la reazione di piloti e team. Ma tutto il mondo dello sport si è stretto intorno alla leggenda di Angel
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L'improvvisa morte di Angel Nieto, scomparso all'età di 70 anni per un'emorragia cerebrale causata dal grave incidente in quad dello scorso 26 luglio, ha sconvolto i piloti che si trovano a Brno in vista del GP della Repubblica Ceca. Jorge Lorenzo è stato tra i primi a rivolgere un pensiero al Maestro -
Anche Dani Pedrosa ha voluto ricordare il mito spagnolo, ricordando i suoi Mondiali: 12+1, al posto del 13, visto che Nieto era molto superstizioso (Foto Twitter) -
"Abbiamo sempre corso in categorie diverse e questo ha permesso che l'amicizia rimanesse intatta. Quando non c'e' rivalita' in pista... sono distrutto". Questa la reazione di Giacomo Agostini raccolta dall'Ansa, appena appreso della scomparsa di Angel Nieto. "Avevo sentito il figlio ieri e ci eravamo illusi che stesse migliorando, invece... Avevamo cenato insieme non piu' di un mese fa nella mia casa di Jerez de la Frontera, progettavamo un evento. Ora e' tutto finito". Negli anni Sessanta e Settanta le loro strade si sono sovrapposte. Era l'epoca in cui c'erano meno gare ed un pilota poteva partecipare a piu' mondiali contemporaneamente. "Angel mi diceva sempre che mi aveva preso a modello, voleva vedere come organizzavo la mia vita sia sportiva che non. Come mi comportavo con gli sponsor. Eravamo davvero legati". Agostini conclude: "Si', era superstizioso, non voleva dire di aver vinto 13 mondiali. Ripeteva sempre 12+1. Invece la sfiga l'ha trovato lo stesso. Incredibile che se ne sia andato cosi'" -