Elezioni USA 2024 - Lo speciale di Sky TG24
Arrow-link
Arrow-link

Test MotoGP Valencia, Guido Meda: la Honda ha una moto 2018, gli altri ci pensano su

MotoGp

Guido Meda

Il 2017 delle moto è ufficialmente chiuso o il 2018 è ufficialmente aperto; fa lo stesso, ma la pretesa di stabilire chi sia il favorito dopo i primi test è meglio metterla da parte. Solo il campione del mondo può dire di avere una moto realmente nuova. Gli altri avanzano cercando risposte

I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA DI TEST

PUIG POSSIBILE SUCCESSORE DI SUPPO

IL FILM DELLA STAGIONE

MARQUEZ, ECCO COME HA VINTO IL MONDIALE

LO SPECIALE MOTOGP

Valencia conferma che piccole differenze di temperatura fanno impazzire le gomme soprattutto e la loro performance. La cosa certa è che la Honda è l’unica casa realmente in anticipo, l’unica ad aver portato una vera moto 2018. Marquez e Pedrosa ci stampano i migliori tempi di giornata, Crutchlow il sesto. Il campione del mondo fa i numeri da circo, rimane il motivatore degli ingegneri nipponici, perché se lui fa l’impossibile loro devono eguagliarlo.

Il terzo tempo è per Zarco. Ancora. Il francese continua ad andare fortissimo con la Yamaha 2017 e non volere nient’altro che quella, anche se serve un po’ di prudenza in attesa di altri test come quello di Sepang dove la Yamaha andrà settimana prossima. Vinales e Rossi con il quinto e il settimo tempo - si distribuiscono lavori di scrematura tra tre tipi di motore e due telai rimettendo in gioco quello del 2016, anche se in Giappone i lavori per mettere in pista la nuova moto sono partiti e si spera che sia quella giusta alla luce dei dati emersi qui. Il telaio del 2016 funziona meglio con dentro il motore del 2018, ma resta il problema delle gomme che si consumano troppo.

A proposito di problemi permanenti la Ducati continua ad avere allargamenti in curva. Lorenzo chiude con il quarto tempo, contento di aver scoperto qualcosa che può migliorare la sua guida, ma con la sensazione che il nuovo progetto sia un po’ in ritardo; condivisa anche da Dovizioso, quindicesimo, che molla a metà giornata per raggiunti limiti di fatica. Gli stessi di Iannone e Rins, ammalati, che però promuovono il nuovo motore della Suzuki che li porta rispettivamente nono e quattordicesimo. Franco Morbidelli è sedicesimo, va bene, ma come Nakagami è un esordiente che ha già accarezzato tempi da vera Motogp al suo secondo giorno in pista.