MotoGP, GP Austin: Iannone è il più veloce, 2° Marquez, 3° Vinales, 4° Rossi

Sandro Donato Grosso

Andrea Iannone è il più veloce nel venerdì di Austin (foto getty)

Iannone è il più veloce dopo la seconda sessione di Libere ad Austin (2:04.599). Alle sue spalle si piazzano Marquez (+0.056) e Vinales (+0.264). 4° Rossi, 8° Dovizioso. In Moto2 primo posto ad Oliveira. In Moto3 il migliore è Martin

AUSTIN, VITTORIA DI MARQUEZ

L'ORDINE DI ARRIVO

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

MOTO2, TRIONFO DI BAGNAIA

Marc Marquez che per la prima volta ad Austin non è li davanti a tutti è una notizia reale? Può essere questo un indizio che ci porta dritto ad una gara combattuta dove non avremo un solo protagonista annunciato? La risposa alle due domande è ni.... Nel senso che se è vero che lo spagnolo della Honda non ha utilizzato la gomma soft dopo la scivolata nella FP2 e di fatto non ha portato un vero e proprio attacco al tempo lasciando la prima posizione ad un brillante Andrea Iannone (che mai come in questo momento vuole mettersi in luce) è altrettanto vero che le Yamaha di Rossi e Vinales sono competitive cosi come le due Suzuki che possono puntare al podio. Rossi ha un buon passo gara Vinales sembra ha guidato aggressivo ed ha mostrato un’ottima progressione mentre Rins è una presenza ormai costante tra i pretendenti ad un posto al sole. A pesare sul piatto del risultato non scontato c’è la pioggia che può dare più possibilità alle Ducati evidentemente non a livello dei primi come previsto su un tracciato notoriamente indigesto. Non ultimo è il tema dello sfruttamento delle gomme Michelin che qui in Texas sembra essere un rompicapo soprattutto per le moto (ancora Ducati) che soffrono le carcasse più rigide. Aggiungiamo pure che i lavori di fresatura fatti sulla pista al fine di renderla più liscia hanno paradossalmente ottenuto l’effetto contrario generando piccole crepe e tante ondulazioni. Aldilà del voto, basso, a chi ha pensato all’opera rimale l’idea che è cosi per tutti e Marquez magari è quello che, in una situazione dove ci sono delle variabili da interpretare, è il primo a fare la differenza grazie anche ad un’ottima Honda RC213CV smentendo cosi le possibilità che abbiamo provato a costruire per gli outsider mettendo tutti gli avversari in fila... Come da pronostico a stelle e strisce.

La top ten della seconda sessione:

1 A. IANNONE 2:04.599
2 M. MARQUEZ +0.056
3 M. VIÑALES +0.264
4 V. ROSSI +0.359
5 C. CRUTCHLOW +0.489
6 A. RINS +0.853
7 J. LORENZO +0.888
8 A. DOVIZIOSO +1.048
9 A. ESPARGARO +1.140
10 D. PEDROSA +1.162
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Focus su Valentino Rossi

Sesta presenza ad Austin, tutte in MotoGP. Best in gara: 2° nel 2017. Best in griglia: 3° nel 2016 e nel 2017. E’ salito sul podio anche con il 3° posto del 2015. Un podio sinora per lui nel 2018: ha chiuso 3° a Losail. Nel 2017 (stagione in cui non ha corso a Misano, dopo la frattura di tibia e perone in allenamento) si è imposto ad Assen, conquistando in tutto sei podi. Il 2016 lo aveva invece visto vincente a Jerez (dove ha ottenuto l’hat-trick pole-vittoria-giro veloce che gli mancava dal GP di San Marino del 2009) e Montmelò. Nel 2016 in Catalogna e nel 2017 in Olanda ha tagliato il traguardo delle 10 vittorie su un circuito. La stagione 2015 lo aveva rivisto lottare a livelli altissimi, perdendo il Mondiale solo all’ultima gara. Ha chiuso 2° dietro a Lorenzo con 325 punti, 4 vittorie, 1 pole e altri 11 podi, andando inoltre a punti in tutte le gare (unico con Bradley Smith). Vincendo un GP a 38 anni e 129 giorni è diventato il vincitore più anziano della storia della MotoGP (battuto Bayliss che vinse il GP di Valencia 2006 a 37 anni e 213 giorni) e il vincitore italiano meno giovane di sempre nella top class (battuto Nello Pagani nel GP delle Nazioni, conquistato a 37 anni e 328 giorni). Nove titoli Mondiali vinti: 1 in 125, 1 in 250, 1 in 500 e 6 in MotoGP. In totale 367 GP, 115 vittorie, 64 pole, 228 podi e 95 giri veloci. Vincitore del Mondiale in MotoGP/500 nel 01,02,03,04,05,08,09. Detiene diversi record relativi alla top class: 89 vittorie, 54 pole (58 il record di Doohan, unico che gli manca), 75 giri veloci, 192 podi. Ha ottenuto almeno un giro veloce in tutti i suoi primi 21 anni nel Motomondiale, dal ‘96 al 2016. Ha vinto almeno una gara in 15 anni consecutivi (1996-2010) ed è andato sul podio per ben 23 stagioni consecutive, dal 1996 al 2018. Record assoluto, meglio delle 20 di Angel Nieto (1967-86).
- di Redazione SkySport24

Rossi: "Un giorno mi siederò a parlare con Marc"

Valentino Rossi è tornato a parlare dopo il contatto con Marquez ricco di polemiche a Termas de Rio Hondo: "Quello che è successo in Argentina non ha avuto senso, perché Marc mi avrebbe superato alla curva successiva. Ma magari un giorno ci siederemo insieme e ne parleremo"
- di Redazione SkySport24

 

I problemi dell'asfalto

Per provare a livellare i tanti avvallamenti, circa l'80% circa della pista è stata "fresata", purtroppo con pessime conseguenze. Nella prima sessione sembra di correre sul bagnato, è difficile trarre conclusioni concrete in vista della gara. Lo hanno sottolineato tutti: dai piloti a Piero Taramasso, responsabile Michelin motorsport: "Non si possono fare valutazioni nè sulla moto nè sui pneumatici. Pista troppo sporca, c'è poco grip, c'è polvere dappertutto, si alzano addirittura dei sassolini. In queste condizioni non si può lavorare. Come buchi invece non c'è molta differenza rispetto all'anno scorso. E' come se fosse un turno mezzo bagnato. Bisognerà aspettare domani perchè si possa lavorare regolarmente".

 

Moto2, Oliveira in vetta

Il venerdì della Moto 2 si chiude come era cominciato, con Oliveira sempre al comando. Austin dice bene alle KTM, perché due posizioni più indietro troviamo anche Brad Binder e persino Lecuona, a fasi alterne si è messo in luce. In mezzo, Sam Lowes (secondo) e Alex Marquez. Bene Mir, quinto e in gran spolvero dal mattino, meno bene gli italiani, per vari problemi. Pasini ha praticamente saltato il turno del mattino per guai tecnici, ma ha spuntato comunque il nono posto in FP2, Bagnaia a causa di una caduta in FP1 ha compromesso il turno successivo, un po’ per i postumi fisici (dolore alla caviglia) e un po’ per la necessità di ripristinare la moto. In ombra anche Baldassarri (tredicesimo) e Marini (sedicesimo).

La top ten del secondo turno:

1 OLIVEIRA 2:11.104
2 LOWES +0.021
3 MARQUEZ +0.069
4 BINDER +0.235
5 MIR +0.346
6 VIÑALES +0.466
7 LECUONA +0.474
8 BARBERA +0.499
9 PASINI +0.524
10 NAVARRO +0.541

 

Moto3, il più veloce è Martin

C’è Martin davanti, con un super giro finale quasi in scia di Canet che chiude turno e giornata al secondo posto. Equilibri ristabiliti? Fino a un certo punto, perché gli italiani sono tutti lì, subito alle loro spalle. Di Giannantonio chiude la prima fila virtuale staccato di 287 millesimi. Bezzecchi c’è: quarto al mattino, stessa posizione al pomeriggio, primo delle KTM. La vittoria in Argentina gli ha messo le ali e il braccino, il timore di confrontarsi con i big della categoria per ora non si vede. Recupera posizioni Dalla Porta (quinto a 23 millesimi da Bezzecchi), e Bastianini si conferma a suo agio sulla pista che lo ha visto chiudere a una passo dal podio la gara del 2017: sesto nel secondo turno dopo il promettente secondo del mattino. E’ in crescita dalla gara in Argentina e si vede. Nei primi dieci c’è anche Antonelli (ottavo), peccato per Migno caduto nel finale: un brutto volo, senza conseguenze, ma la moto è andata in pezzi. Fuori dai primi venti sia Dennis Foggia che Nicolò Bulega. Migliorano le condizioni della pista: dal mattino al pomeriggio i tempi si sono abbassati di oltre due secondi.

La top ten del secondo turno:

1 J. MARTIN 2:17.423
2 A. CANET +0.283
3 F. DI GIANNANTONIO +0.287
4 M. BEZZECCHI +0.444
5 L. DALLA PORTA +0.467
6 E. BASTIANINI +0.598
7 P. OETTL +0.802
8 N. ANTONELLI +0.841
9 L. LOI +0.916
10 A. SASAKI +0.964