MotoGP, Yamaha 2019: presentata la moto di Rossi e Vinales

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Rossi e Vinales hanno tolto i veli alla M1 della stagione 2019. La nuova Yamaha è caratterizzata da colori decisamente più scuri: oltre al blu, adesso domina il nero del nuovo sponsor Monster

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FOTO: LA LIVREA DELLA YAMAHA 2019

Più aggressivi per tornare a vincere oppure cambiare per tornare a vincere! Potrebbero avere il gusto di due slogan a buon mercato da lanciare da un palco asiatico dove la Yamaha basa buona parte del suo mercato, ma non è cosi... La Casa del diapason sembra essersi strutturata per centrare l'obiettivo di una competitività quasi assente nelle ultime due stagioni e timidamente affiorata nelle ultime gare dopo la vittoria in Australia di Vinales. Un primo spunto in questo senso ce lo fornisce la nuova livrea, che onora il main sponsor Monster con tanto nero sulle fiancate e le tre strisce verde flou. La carena è bella da vedere, rende bene in tv ed è potente, quasi sfrontata nella sua gradazione di colori. Valentino Rossi dalla mazzetta dei pantoni ne sceglie due che fanno bene al cuore, il nero e l'azzurro della sua amata Inter. Ma la vera forza la Iwata l'ha messa in pista con una vera riorganizzazione tecnica e manageriale a più livelli, a partire dal nuovo project leader che si chiama Sumi (ex responsabile dell'area telaistica) e con un maggiore peso specifico della sede italiana di Gerno di Lesmo, in Brianza, dove lavorerà un pull di elettronici a stretto contatto con il Giappone. Nel riassetto un valore portante lo avrà la nuova squadra test con Jonas Folger a supporto dei collaudatori giapponesi. Insomma, la Yamaha prova a mettersi al passo di Ducati ed Honda nell'approccio generale alle corse.

Il duello Rossi-Vinales

La presentazione di Jakarta, in Indonesia, è stata divertente in alcuni passaggi, con Vinales che ha giocato con Rossi e viceversa. Frecciatine tra i due sul tema "essere più veloce del compagno di squadra", ma entrambi sanno bene che questo che non basta e che l'obiettivo può e deve essere andare ad insidiare Marquez, Dovizioso, Lorenzo, Petrucci. Lo sa bene Rossi, che sta per compiere 40 anni. Lui è davvero in forma, scherza, gioca con l'ironia figlia di un'intelligenza superiore che gli fa anche affermare che si diverte ancora quando riesce a trovare la giusta motivazione, che a sua volta è figlia del "potersela giocare", anche se alla sua età bisogna andare a letto presto. La sensazione che vola via con noi dall'Indonesia è che i presupposti pare ci siano perché aggressivi, neri ed azzurri, magari non lo si nasce ma lo si può sempre diventare... In questo caso nessun riferimento al calcio, è insito nelle parole dell'inviato.

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