MotoGP, test Jerez. Marquez il migliore: risultati e tempi della seconda giornata
Solo pochi giri nel secondo giorno di prove in Andalusia prima delle vacanze. Yamaha prova il nuovo motore sul bagnato, mentre il campione del mondo si ferma presto: per lui operazione alla spalla destra in vista
La stagione della MotoGP si è conclusa con Marc Marquez davanti nell'ultima giornata di test, ma la notizia più importante riguarda la spalla destra del pilota della Honda, che dopo la caduta nel primo giorno a Jerez è uscita aggravando un infortunio già subito a Sepang. Il campione del mondo dovrà così operarsi come già successo nella passata stagione, quando fu necessario un intervento alla spalla sinistra.
Poco da aggiungere dalla pista, purtroppo, perché le prove sono state condizionate dal meteo. La pioggia ha interrotto del tutto o quasi il lavoro di molti piloti già a ora di pranzo. Le moto che hanno girato di meno in assoluto sono state le Ducati, nonostante avessero alcune novità da provare. Ha preferito invece compiere qualche prova sul bagnato Valentino Rossi, che ha voluto conoscere il comportamento del nuovo motore Yamaha anche in queste condizioni. Un miglioramento c'è stato e lo hanno confermato tutti i piloti, ma la velocità di punta è ancora un punto debole rispetto per esempio alla Ducati, anche se, per quello che ha detto Meregalli, non è previsto alcuno stravolgimento in vista di Sepang, quando comunque è in programma l'introduzione di ulteriori novità per spingere più avanti la M1.
Gli altri piloti più attivi sul bagnato sono stati Brad Binder e Alex Marquez, che per la prima volta hanno guidato la MotoGP sotto la pioggia. Secondo giorno di test senza troppe novità invece per Aprilia, con Iannone influenzato, che si è concentrata sull'elettronica in attesa del prototipo 2020 che arriverà a Sepang, e per KTM, visto che Pedrosa aveva saltato per influenza la prima giornata e che è riuscito a compiere pochi giri.
La classifica e le indicazioni sono quindi relativamente poco importanti, anche se è giusto evidenziare che le Suzuki sono ancora lì davanti, proprio alle spalle di Marquez, mentre lavorano sull'erogazione del motore e su un telaio più efficace in frenata che non faccia perdere velocità di percorrenza in curva. Le Yamaha sono sempre nelle prime posizioni, con Rossi decimo a chiudere il pacchetto a mezzo secondo da Marquez. Dovizioso sesto, miglior italiano del turno davanti a Morbidelli.
Adesso i piloti non potranno più usare le loro moto da corsa fino a febbraio, quando in Malesia torneranno in pista con delle versioni più o meno definitive dei mezzi che useranno nel 2020. Qualcuno potrà riposarsi, senza far mancare l'allenamento. Qualcun altro aspetta l'ufficialità del suo ingaggio MotoGP 2020, come Zarco. Qualcun altro ancora, come Marquez, dovrà pensare a recuperare in fretta la forma migliore.
In questo momento tutti i piloti sono fermi ai box.