Valentino Rossi e Sebastian Vettel, il 2020 sarà comunque un bivio: le news sul futuro

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Vera Spadini

Vera Spadini

I due campioni si preparano a vivere una svolta nella propria carriera. "A me piacerebbe continuare, ma bisogna essere più competitivi dell’anno scorso, sennò è meglio smettere", ha detto Valentino alla Gazzetta dello Sport. Situazione diversa per il pilota della Ferrari, che ha tre diverse opzioni per il proprio futuro

Dalle elezioni presidenziali americane alla Brexit, il 2020 sarà un anno di grandi cambiamenti e colpi di scena: il sottofondo di suspense è la musica dei motori, in primo piano nella stagione sportiva.

 

In MotoGP, con la maggior parte dei contratti in scadenza, si scatenerà il gioco delle sedie, anzi delle selle, con i fari puntati su Valentino Rossi. Il Dottore è al bivio della sua carriera, avvolto nell'amletico dubbio del continuare o smettere. Lo spirito c'è, ma non basta: conteranno solo i risultati. Un altro anno come il 2019 (settimo posto in classifica al termine del Mondiale e 46 gare senza vittorie, record negativo assoluto per lui) equivarrebbe a una sentenza di addio senza appello. Ma non è così scontato: in Yamaha e nell'entourage del pilota c'è ottimismo sui progressi della M1 e sulla possibilità di tornare ai vertici.

 

Il problema è che il mercato si infiammerà molto presto, quindi i risultati devono arrivare subito. Rossi ha fissato a metà stagione la dead-line per la decisione che verrà presa da… Valentino. Sì, perché essere una leggenda vivente con 24 stagioni e 9 titoli mondiali all'attivo ti mette in una condizione privilegiata: "Da pilota è un lusso decidere quando smettere, di solito ti lasciano a piedi", ha detto il pilota Yamaha alla Gazzetta dello Sport. “Mio babbo e mia mamma vogliono che continui, ma anche gli altri. Però, dai, bisogna essere realisti. A me piacerebbe continuare, ma bisogna essere più competitivi dell’anno scorso, sennò è meglio di no. E va bene uguale”.

Il futuro di Vettel: ci sono 3 opzioni

Lusso di scegliere che invece non ha Sebastian Vettel, altro big atteso da una svolta importante. Un trivio in realtà, perché le opzioni sono 3. Il ritiro dopo 13 stagioni e 4 Mondiali, il cambio di team, o la conferma in Ferrari, magari con una riduzione dell'ingaggio. Nel suo caso però, a differenza di Rossi, la decisione dipenderebbe dalla Rossa.

La crescita di Quartararo e Leclerc

Un punto in comune tra Sebastian e Valentino è la nuova generazione che avanza veloce: l'arrivo di Leclerc, con la conferma-record fino al 2024, idolo dei tifosi dopo le vittorie nei GP di Belgio e Italia, ha indebolito la posizione di Vettel. Così come in MotoGP il rookie dell'anno Quartararo si è guadagnato la possibilità di passare alla Yamaha ufficiale, già occupata da Rossi e Vinales. In 3 per 2 posti insomma: "Una bega - commenta Vale - Mi piacerebbe più star dove sono, però... Non è male Petronas". Non c'è segnaletica agli incroci della vita: le scelte dei piloti potrebbero sorprenderci.