Petrucci e i pericoli del 2020: "A Sepang i 4 piloti Yamaha si sono confermati molto forti, saranno lo squadrone da battere". Sul proprio futuro: "Ducati mi piace, è una grande chance per me, voglio sfruttarla al massimo. Ma più che al rinnovo penso a cercare di andare forte quest'anno"
Yamaha protagoniste delle ultime settimane di MotoGP: prima per gli annunci sulle coppie del futuro (dall'anno prossimo ci sarà Quartararo con Vinales nel team ufficiale, per Rossi pronta una Petronas), poi per i tempi ottenuti nei test (Quartararo leader dei tre giorni di Sepang). Petrucci non ha dubbi: "Nelle prove ufficiali ho visto i piloti Yamaha molto più cattivi del 2019. Saranno lo squadrone da battere, con 4 moto ufficiali, si sono confermati molto veloci dopo averlo fatto già nel finale della scorsa stagione. Dovremo impegnarci ancora di più per batterli". Sulla decisione legata al futuro di Rossi, il ducatista aggiunge: "Un po' mi ha sorpreso questa scelta, così come mi hanno sorpreso le mosse di chiudere subito per i prossimi 2 anni. Ma ho visto Rossi molto sereno, quindi penso che abbia massima libertà in ciò che vuole fare in futuro. Se dovesse continuare a divertirsi e ad essere veloce potrà continuare in Petronas, dove comunque i piloti hanno un assetto da ufficiali. Il team ha dimostrato di avere le idee molto chiare, sono molto pericolosi".
Il futuro
In questi giorni si è parlato di mercato anche al box Ducati, le ultime dichiarazioni sul team sono dell'Ad Domenicali ("Potremmo anche cambiare lo 0% dei nostri piloti"). Petrucci è chiaro: "A me farebbe sicuramente piacerebbe restare, ma più ancora vorrei andare forte, lottare per le posizioni che contano come abbiamo fatto l'anno scorso. Yamaha si è mossa prestissimo, prima dell'inizio del Campionato: faccio sempre un po' fatica a capire perchè si facciano queste scelte così presto, durante l'anno magari i valori cambiano. Ma l'unica cosa che mi interessa ora è andare forte, giocarmi il podio come nella prima parte del 2019". "La Ducati mi piace, è una grandissima opportunità per me, voglio sfruttarla al massimo - aggiunge Petrucci - è la squadra che negli ultimi 3 anni si è giocata il Mondiale, io stesso ho lottato per chiudere terzo fino a due gare dalla fine".
I test
In primo piano a Sepang le nuove gomme Michelin, proprio Ducati ha faticato nel trovare l'assetto giusto. "Le avevamo provate in alcune occasioni già l'anno scorso, ma durante la stagione si hanno altre priorità, era importante capire ora in che direzione andare", evidenzia Petrucci. Test particolarmente equilibrati: "I primi 18 erano raccolti in 8 decimi: a vederla da fuori è una situazione è esplosiva, viverla da dentro un è po' diverso...Ma è molto bello il fatto che oltre 10 piloti possano lottare per il podio. E' molto stimolante".