MotoGP, Lucio Cecchinello a Sky: "Dopo lo stop, chi voleva ritirarsi potrebbe ripensarci"

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Lucio Cecchinello, team manager della LCR, in esclusiva a Sky Sport: "Crutchlow ha iniziato a parlare del futuro con la Honda. Questa pausa ha aiutato i piloti che pensavano di ritirarsi a capire che senza moto ci si annoia troppo, magari ci ripensano...  Credo sia un pensiero valido anche per Rossi, non escludo che possa chiedere un anno di estensione alla Yamaha"

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Ciao Lucio, come stai e dove sei?

"Sto bene,  sono nel nostro reparto corse di San Marino. Un posto che rappresenta anche la memoria storica di quando correvo con l'Aprilia. Qui c'era uno dei loro capannoni e noi ci siamo rimasti". 

 

Cosa fate in questo periodo?

"Approfittiamo di questi giorni per fare ordine, sia in ufficio sia nell'area tecnica".

 

Come procede con gli sponsor? Per un team satellite, che più di altri deve far quadrare i conti, immagino sia dura...  

"È un problema generalizzato, ma ci tengo a dire che oggi la difficoltà della gestione di un team sportivo è nulla rispetto ai problemi di salute che stanno vivendo gli italiani e il mondo intero. Noi interloquiamo con i nostri clienti e concordiamo che tutto sarà da riprogrammare quando avremo la data certa della ripartenza".

 

Che stagione ti aspettava? 

"Una stagione competitiva, perché Crutchlow era andato fortissimo nei test in Malesia e con la Honda 2020 si era trovato molto bene. Non a caso aveva fatto il secondo miglior tempo. Abbiamo trovato più difficoltà in Qatar, dove avevamo individuato all'ultimo l'origine di alcuni problemi,  ma credo che avremmo potuto puntare ai primi cinque posti del Mondiale".

 

Che momento è per la LCR ed in che rapporti siete con la casa madre?

"La Honda è nostro partner strategico dal 2006. Da quell'anno infatti siamo assieme in MotoGP. Abbiamo già passato dei momenti difficili come la crisi economica nel 2009. Questa volta è altrettanto dura, se non più dura,  ma devo dire che c'è la massima attenzione, supporto e comprensione da parte loro. È una cosa al di sopra delle nostre possibilità immaginare di far fede a tutti gli impegni nonostante non si vada in pista. Siamo in una situazione d'attesa in questo momento".

 

In pratica la Honda ti ha detto: tranquillo Lucio, noi ci siamo...

"Siamo assolutamente allineati sul fatto che riprenderemo le nostre discussioni non appena avremo una data certa sulla ripartenza del campionato, anche perché in Europa l'economia è ferma e le aziende sono chiuse. Quindi è impensabile da parte nostra immaginare di riuscire a far fede ai nostri impegni con la Honda. Noi diamo un contributo per il noleggio dei materiali e per pagare lo stipendio di uno dei due piloti, però in questo momento siamo in stand by".

 

Quando inizia la stagione? Tu che idea hai? 

"Ci siamo illusi già diverse volte, se riuscissimo a cominciare a fine giugno o a inizio luglio sarebbe veramente molto positivo. Per noi è importante fare almeno metà del campionato. In termini di tempo, se riuscissimo a tornare in pista a luglio, penso che potremmo anche disputare 12/14 gare".

 

Te l'aspettavi il rinnovo di quattro anni di Marc Marquez? Per te cambia qualcosa?

"Per noi non cambia nulla. È stata una mossa che nessuno si aspettava, hanno fatto un gran lavoro sia Alberto Puig sia tutti i responsabili giapponesi dell'HRC. Si  sono assicurati probabilmente il miglior pilota presente nell'attuale MotoGP. Ci guadagnano entrambi, perché la Honda ha bisogno di Marc, che rappresenta una garanzia a colmare un piccolo gap tecnico che potrebbe esserci nel corso degli anni come si è visto in passato, e Marquez credo che sia ben pagato".

 

Questo ritardo aiuta la Honda a mettere a posto quello che non è andato bene nei test?

"Penso che questo periodo di pausa possa aiutare tutti, perché c'è più tempo per riflettere, per analizzare i dati e per lavorare da casa riferendomi agli ingegneri.  In Giappone i reparti corse di Honda, Yamaha e Suzuki sono operativi, per cui c'è la possibilità di sfruttare questo tempo per migliorare le moto".

 

Il mercato è fermo o no? Con Crutchlow parli?  Eravamo rimasti che doveva decidere se continuare o meno...

"Con Cal ci eravamo posti come obiettivo di fare le prime tre/quattro gare del campionato e poi fare una valutazione, per capire se ha ancora voglia di correre e soprattutto per capire se la Honda era disponibile a supportare il suo progetto. In questo momento Cal ha aperto dei contatti diretti con la Honda e spero di potervi dare presto delle notizie".

 

Intendi iniziare a parlare del futuro... È un segnale che continua?

"Essenzialmente si... Credo che questo periodo di pausa possa servire a ricaricare le pile un po' a tutti, soprattutto ai piloti che magari stavano pensando di smettere di correre. Penso che questo momento possa far sì che ci ripensino, perché si rendono conto che senza la moto si annoiano a stare a casa senza far nulla. Non escludo che anche Valentino Rossi possa chiedere l'estensione di un anno alla Yamaha".

 

Cosa ti ha scritto Crutchlow nell'ultimo messaggio che ti ha inviato su whatsapp? 

"Vi dico la verità, mi ha detto che aveva un'intervista programmata che ha fatto ritardare perché era in fila al supermercato per comprare la carta igienica...".

 

Il fatto che i giovani tipo Bagnaia, Morbidelli e Mir facciano capire di voler continuare lì dove sono, non rappresenta il rischio di rimanere spiazzati se Crutchlow non dovesse trovare l'accordo con la Honda?

"In questi giorni è avvenuto uno tsunami nel mondo dello sport. La scorsa settimana abbiamo lavorato principalmente sui piani operativi per la ripresa del campionato, da questa settimana pensiamo anche al 2021".

 

Nakagami è come un diamante, è per sempre? 

"Nakagami penso che continui con la nostra squadra, supportato dal progetto HRC. Tutto quello che sta succedendo non aiuta grossi movimenti di mercato, perché non ci sono grossi elementi di valutazione oggettiva per pensare di prendersi dei rischi, inoltre non esiste la motivazione di cambiare dei progetti che già funzionano. Per questo Nakagami  merita un rinnovo".

 

La nostra sensazione, a parte Rossi che magari avrà voglia di continuare come Crutchlow, è che gli altri tipo Morbidelli, Bagnaia e Mir rimangano nelle loro rispettive orbite Yamaha, Ducati e Suzuki...

"Mi trovi assolutamente d'accordo".

 

Lucio cosa ti manca della MotoGP? 

"Mi manca tutto: il paddock, il team che è come una famiglia, viaggiare.... Noi non siamo gente abituata a stare fermi nello stesso posto per più di 48 ore. Il nostro stile di vita è radicalmente cambiato, ma stiamo sfruttando il tempo per riordinare delle cose: sia quelle reali, sia quelle della nostra area interiore, perché ritengo che fermarsi a riflettere possa fare bene".