Brivio in esclusiva: "Pronti ad aprire un ciclo in Suzuki"

ESCLUSIVA
Antonio Boselli

Antonio Boselli

Il Team Manager della Suzuki ha parlato della nuova stagione e degli obiettivi della sua squadra: "Sarà bello vedere il duello tra Mir e Rins". Sui protocolli da osservare per l'emergenza Coronavirus: "Dovremo essere come una famiglia in lockdown sapendo che il rischio zero non esiste"

Ciao Davide come te lo immagini l’inizio del mondiale?

Penso che in circuito, il team dovrà diventare una seconda famiglia perché per ovvi motivi sarà difficile rispettare il distanziamento sociale, immaginate solo per i meccanici che lavorano sulla moto. Ovviamente aspettiamo di vedere il protocollo ma il team dovrà comportarsi come una famiglia in lockdown partendo dal presupposto che il rischio zero non esiste.

Avete previsto degli scenari se risultassero dei casi di positività?

Sarà il protocollo che verrà approntato a dettare la linea, internamente stiamo facendo dei ragionamenti su cosa fare se uno dei membri del team risultasse positivo, se isolarlo o se ritirarci tutti, dovremo anche ragionare per i piloti, ma aspettiamo il protocollo della Dorna.

Riguardo al team satellite, avete fermato tutto o ci state ancora pensando?

Il pacchetto che la Dorna offre per allestire un team satellite è allettante e il reparto corse sta ancora pianificando di avere un team satellite nel 2022, ora però dobbiamo smaltire l’emergenza del coronavirus e poi sottoporremo il progetto al top management giapponese, ma noi continuiamo a ragionarci.

Con la Yamaha, la Suzuki ha già rinnovato i piloti per le prossime due stagioni

Le negoziazioni sono state semplici, l’anno scorso proprio verso aprile, sono andato in Giappone e con il top management giapponese avevamo già deciso di rinnovare i due piloti. Contestualmente, lo stesso Alex Rins ci ha comunicato la sua intenzione di rimanere con noi, ma dal Giappone hanno preferito aspettare il 2020 per firmare i contratti. Per Mir, la cosa è stata ancora più semplice perché avevamo un’opzione a nostro favore da esercitare.

Avete mai pensato a contratti quadriennali, come quello di Marquez e avevate piani alternativi a Rins e Mir?

In realtà no, preferiamo i contratti biennali come consuetudine, riguardo ai piloti non avevamo un piano 'B' considerando che eravamo intenzionati a rinnovare i nostri piloti, poi è chiaro che parlo con tutti i manager nel paddock perché è sempre meglio essere sempre pronti ad ogni evenienza.

Pensi che si possa aprire un ciclo?

Spero che questa squadra sia la più forte da quando siamo tornati in MotoGp, penso che potremo aprire un ciclo e aspirare a risultati importanti sapendo che gli avversari sono forti. Abbiamo una grande coppia di piloti, non vedo perché non possano lottare con i più forti.

Per quello che si è visto nei test, Mir può superare Rins?

Sarà il tempo a dirlo, di sicuro Joan ha il potenziale per competere con Alex e quello che eravamo molto curiosi di vedere in questo 2020 è la competizione tra i due, una competizione che può fare solo bene alle performance. Di sicuro Alex sa che Joan è un ottimo pilota e dovrà alzare il suo livello, partendo dal presupposto che non c’è un numero uno nel team, per noi loro sono due numeri uno.

Se fossi in Ducati, cosa faresti con i piloti?

Dovizioso ha ampiamente dimostrato di essere un pilota vincente, capace di stare vicino a Marquez, io me lo terrei come garanzia per il futuro. Magari cercherei di decidere chi può essere almeno il suo sostituto per il futuro così da affiancarglielo, se è Petrucci o un altro coì da farlo crescere con Dovizioso che io comunque terrei.